Zona 30 in centro città: Alessandria come Londra?
Con un'ordinanza permanente il Comune di Alessandria istituirà a partire dal 27 dicembre 2011 la Zona 30 nell'arco di spazio urbano che dagli spalti va verso il centro cittadino. Un provvedimento a vantaggio della sicurezza, dell'ambiente e della fruibilità del centro storico sia per i mezzi che per i pedoni
Con un'ordinanza permanente il Comune di Alessandria istituirà a partire dal 27 dicembre 2011 la Zona 30 nell'arco di spazio urbano che dagli spalti va verso il centro cittadino. Un provvedimento a vantaggio della sicurezza, dell'ambiente e della fruibilità del centro storico sia per i mezzi che per i pedoni
Non si tratta di una Ztl, cioè di una Zona a traffico limitato, nella quale l’accesso è limitato ai soli veicoli autorizzati, ma è “un’anticipazione di Zone 30 – come ha spiegato il sindaco – che verranno poi istituite nelle vie interne del centro, sul modello di corso Acqui al quartiere Cristo, con dossi e rallentamenti, ma che per ora non si è ancora deciso dove istituire“.
L’obiettivo che si indirizza sulla strada di una maggiore sicurezza stradale viene perseguito con l’allineamento delle velocità di percorrenza delle diverse utenze della strada, in modo da permettere una più facile convivenza tra i veicoli a motore e gli altri utenti della strada, come pedoni e biciclette. “La riduzione ai 30 Km/h porta ad una riduzione di oltre la metà dello spazio di arresto delle autovetture, da 27 a 13 metri”, sottolinea Piercarlo Fabbio.
La questione “sicurezza” viene messa in evidenza anche dal comandante della Polizia Municipale, Pier Giuseppe Rossi. “La Zona 30 deve diventare una questione di cultura. A Londra ci sono ben oltre 400 zone con limitazione di velocità ai 30 Km/h, con un abbattimento dell’incidentalità del 46%“. Con questo provvedimento si cerca di abbattere il numero degli incidenti stradali, sia tra veicoli a motore che tra questi ultimi e i pedoni o ancora le biciclette, “cercando di incentivare l’utilizzo della ‘spicciola’, come la chiamano gli alessandrini in dialetto”, precisa il comandante che riprendendo il discorso del sindaco riporta l’attenzione su un altro fattore, quello ambientale. “Vuole essere un abbraccio tra sicurezza e salute”, che il sindaco ha indicato come altra motivazione che ha spinto in questa direzione, cioè il problema dell’inquinamento. “E’ ovvio che con la limitazione di velocità ai 30 Km/h si agisce solo su un 15-20% del problema delle Pm10, ma è appurato che i mezzi in movimento ad una bassa velocità inquinano meno, per via delle ridotte fasi di accelerazione e di conseguenza di una riduzione dei consumi di carburante e delle emissioni inquinanti, oltre che dell’inquinamento acustico. In queste settimane saranno si collocheranno le nuove segnaletiche stradali orizzontali e verticali, ad opera dell’Atm. Quanti cartelli “Zona 30”? E i costi? “Non sappiamo ancora il numero totale preciso dei cartelli e per le stime stiamo ancora aspettando risposta dal Ministero, per una nostra richiesta di deroga a quelle che sono le indicazioni del Codice della strada, per poter utilizzare cartelli di dimensione più piccola (da 60 centimetri di diamentro di quelli tradizionali, a 45 centimetri)”, spiegano il comandante Rossi e l’architetto Paola Testa, che è stata coinvolta nel provvedimento in qualità di responsabile dell’ufficio del Disability e Mobility Manager.
Questo perché nuovi provvedimenti sono stati presi anche a favore dei disabili, per l’abbattimento delle barriere architettoniche in centro città. “Grazie alla collaborazione con Paolo Bolzani dell’Associazione italiana ciechi – spiega la Testa – abbiamo cercato di individuare le problematiche che ancora rendono difficoltoso il transito in città alle persone disabili“. Tra i provvedimenti che sono in “corso d’opera” troviamo: la rimozione delle fioriere, dei vasi, dei paletti dove ci sono i marciapiedi “a raso”, che erano state posizionate per evitare la sosta illecita delle automobili. Poi ancora l’installazione di pannelli con il numero e la lettera degli autobus sul fronte e sul fianco del mezzo nei due colori blu-giallo, che sono quelli più facilmente riconoscibili dai non vedenti e dagli ipovedenti. Allo stesso modo per facilitare il riconoscimento di ostacoli, come i dehors, le fioriere, i paletti, saranno posizionate delle apposite strisce gialle, quelle prodotattili, in prossimità di questi luoghi, mentre le strisce con le zigrinature saranno posizionate dove si trovano gli attraversamenti pedonali e alle fermate dei bus.
Ultima motivazione a vantaggio del provvedimento, non per minore importanza, è quella della “fruizione e attrazione verso il centro storico e commerciale”, che come ha spiegato il neo assessore al Decoro urbano, Claudio Prigione, deve essere uno spazio di interesse e di coinvolgimento sia degli enti pubblici, che dei cittadini e anche dei commercianti. Dei 450 vasi contenenti piccole piante che erano state distribuite lo scorso anno ai negozi del centro per abbellire e decorare le principali arterie commerciali, 43-44 sono andate “a morire”. Come ha ironizzato il sindaco “sia per mancanza di pollice verde, sia perché altre sono state sradicate. Ma sono solo un 10%”. Allora si è pensato di indire un concorso, “Pianta il Natale” per tentare di farle tornare “a nuova vita” grazie ai commercianti stessi. “E’ stato un pretesto, quello del concorso a premi per l’abbellimento dei vasi davanti ai negozi, per attivare un maggiore coinvolgimento di tutta la città, commercianti in primis“, spiega Prigione. Che spera che questo gesto posta essere anche vissuto come “azione propedeutica” per gli alessandrini, per fermarsi con orgoglio davanti alle vetrine della propria città. I vasi e le fioriere addobbate saranno fotografate e il 10 gennaio il sindaco premierà i 10 primi qualificati che saranno giudicati da 5 giudici scelti tra l’amministrazione comunale e le associazioni del Commercio.