Mille sfratti entro l’anno: è emergenza sociale
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Irene Navaro - irene.navaro@alessandrianews.it  
13 Dicembre 2011
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Mille sfratti entro l’anno: è emergenza sociale

Entro fine anno saranno a quota 1000 gli sfratti esecutivi nel comune di Alessandria. Un dato preoccupante portato all’attenzione del prefetto Paolo Francesco Castaldo questa mattina dai sindacati degli inquilini Sunia, Sicat e Uniat

Entro fine anno saranno a quota 1000 gli sfratti esecutivi nel comune di Alessandria. Un dato preoccupante portato all’attenzione del prefetto Paolo Francesco Castaldo questa mattina dai sindacati degli inquilini Sunia, Sicat e Uniat

Entro fine anno saranno a quota 1000 gli sfratti nel comune di Alessandria. Un dato preoccupante portato all’attenzione del prefetto Paolo Francesco Castaldo questa mattina, dopo un presidio davanti agli uffici di palazzo Ghilini dai sindacati degli inquilini Sunia, Sicat e Uniat.
“L’80% degli sfratti avvengono per morosità. La gente non riesce più a pagare i canoni di affitto – spiega Bruno Pasero del Sunia – Oggi è un giorno di mobilitazione in tutta Italia. La situazione è grave ovunque ed Alessandria non fa eccezione. Al Prefetto chiediamo, come rappresentante dello Stato, di farsi portavoce della nostra richiesta di un blocco degli sfatti esecutivi. Chiederemo anche che il gettito di una parte della nuova imposta comunale, l’Imu, venga destinata a piani casa concreti e fattibili ”. Gli sfratti riguardano, anche se in percentuale minore, le case di edilizia pubblica: “L’aumento delle utenze costringe le famiglie a destinare parte degli stipendi per acqua, luce e gas, rinviando magari il pagamento dei canoni, sebbene calmierati”, spiega Pasero. “Almeno nel caso di edilizia pubblica, si deve e si può intervenire per bloccare gli sfratti”.

Secondo i sindacati, “la cedolare secca introdotta non ha dato i risultati sperati. Gli inquilini, ai quali si chiedeva di registrare il contratto di affitto, non lo hanno fatto forse per timore di ritorsioni da parte dei padroni di casa. Il sommerso non è emerso”. Accanto a questo dato, c’è il fatto che non mancherebbe l’offerta di appartamenti sfitti. “Per indurre i proprietari ad affittare occorre però calmierare il mercato”. Un tentativo in tal senso era stato fatto dalla Provincia di Alessandria che aveva messo attorno ad un tavolo diversi soggetti, tra cui le Fondazioni bancarie che si erano impegnate a versare finanziamenti per alimentare un fondo affitti. “Un’ottima iniziativa che però è rimsta lettera morta”.

Intanto, proprio questa mattina, il movimento della Rete per la Casa è intervenuta per bloccare uno sfratto.

Nella giornata di protesta dei sindacati degli inquilini Sunia, Sicet e Uniat, la Rete Sociale per la Casa è stata impegnata questa mattina ad Alessandria nel blocco di uno sfratto a carico di una famiglia di migranti. Una casualità che proprio nel giorno in cui i sindacati degli inquilini costruiscano la loro manifestazione spot “una tantum”, i movimenti che da anni lottano contro gli sfratti e per il diritto all’abitare garantito a tutti si trovino ad opporsi ad uno delle centinaia di sfratti che avvengono nella città. Certamente è più comodo fare qualche ora di presidio ed essere accolti dal Prefetto invece che fare qualcosa di concreto cercando di fermare l’Ufficiale Giudiziario intento a sfrattare dalla loro casa una famiglia con bambini piccoli. Lo sfratto in questione è stato rimandato al 16 Gennaio, così come ieri altri cinque sfratti a cui si è opposta la Rete per la Casa hanno ricevuto una proroga al 6 Febbraio.
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