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Trasporti: “situazione pesante”
I delegati di Cgil, Cisl e Uil sotto un unico striscione: in arrivo altri tagli, trasporti (e stipendi) a rischio, non solo per Atm
I delegati di Cgil, Cisl e Uil sotto un unico striscione: in arrivo altri tagli, trasporti (e stipendi) a rischio, non solo per Atm
Non c’è chi sta peggio e chi meno peggio: “la situazione è pesante per tutto il comparto”. A dirlo sono i delegati di Cgil, Cisl e Uil che hanno manifestato insieme ai dipendenti della aziende di trasporto locale davanti alla prefettura. Arfea, Cit, Atm, tutti sotto un unico ombrello per tentare di ripararsi dalla scure dei tagli che li sta per investire. “La Regione ha già annunciato un taglio del 15% dei trasferimenti e lo spostamento del 35% dei fondi che avrebbero dovuto arrivare entro dicembre nel 2012. Fondi che sarebbero dovuti andare a coprire spese già sostenute dalle varie aziende”, spiegano Enzo Burrone di Cgil e dipendente Arfea insieme a Daniele Coloris del Pd.
La situazione di Atm è balzata agli onori della cronaca più volte nell’ultimo periodo per gli stipendi dilazionati e arrivati in ritardo. A ruota il Cit di Novi. Arfea aveva avuto i suoi bei problemi negli anni scorsi. La paura non è passata: “il problema è solo economico. Ora il governo ha deciso di sopperire ai tagli accingendo dall’aumento delle accise su gasolio e benzina. Dei 2 miliardi al settore il governo ne garantisce solo 400 milioni; un altro milione potrebbe derivare dalle accise ma all’appello ne mancano ancora 600”, spiega Burrone. Si naviga, anzi si viaggia, a vista.
Aggiunge Coloris sulla situazione di Atm: “dicono che i bilanci sono a posto, a noi risulta che a prescindere dai mancati trasferimenti comunali, non sia proprio così. Cercheremo di fare un’analisi approfondita”.
La situazione di Atm è balzata agli onori della cronaca più volte nell’ultimo periodo per gli stipendi dilazionati e arrivati in ritardo. A ruota il Cit di Novi. Arfea aveva avuto i suoi bei problemi negli anni scorsi. La paura non è passata: “il problema è solo economico. Ora il governo ha deciso di sopperire ai tagli accingendo dall’aumento delle accise su gasolio e benzina. Dei 2 miliardi al settore il governo ne garantisce solo 400 milioni; un altro milione potrebbe derivare dalle accise ma all’appello ne mancano ancora 600”, spiega Burrone. Si naviga, anzi si viaggia, a vista.
Aggiunge Coloris sulla situazione di Atm: “dicono che i bilanci sono a posto, a noi risulta che a prescindere dai mancati trasferimenti comunali, non sia proprio così. Cercheremo di fare un’analisi approfondita”.