Inaugurazione a distanza per l’ospedalino di Ayuub in Somalia
Taglio del nastro del sindaco Fabbio, insieme alla presidente dell'associazione "Stella Bianca- Laura Garavelli" e del dottor Luigi Sartore, oltre a due rappresentanti dell'associazione "Water for life" ,come gesto simbolico di inaugurazione del nuovo ospedale del villaggio di Ayuub in Somalia
Taglio del nastro del sindaco Fabbio, insieme alla presidente dell'associazione "Stella Bianca- Laura Garavelli" e del dottor Luigi Sartore, oltre a due rappresentanti dell'associazione "Water for life" ,come gesto simbolico di inaugurazione del nuovo ospedale del villaggio di Ayuub in Somalia
Un unico obiettivo: quello di richiamare l’attenzione sulla situazione di questa nazione, la Somalia, vittima di guerra e povertà e quello di realizzare un aiuto concreto con la creazione di strutture nel villaggio di Ayuub a Merka. Grazie alle numerose iniziative promosse dall’associazione Stella Bianca si sono raccolti 35 mila euro che hanno portato alla realizzazione di un ospedalino nel villaggio di Ayuub, che ora deve essere “mantenuto” attraverso fondi per i macchinari e per il personale che vi opera, una decina di persone tra medici, infermiere e ausiliari.
Nella giornata di ieri è stata inaugurata la struttura, che però è operativa già da qualche tempo, attraverso il tradizionale “taglio del nastro” a distanza da parte del primo cittadino di Alessandria, Piercarlo Fabbio e i rappresentanti di questa “avventura”.
“Si aveva l’obiettivo comune di costruire qualcosa per chi ha meno – ha sottolineato il sindaco – E’ stato realizzato un sogno, oggi divenuto realtà. Noi ci sentiamo fratelli di questa popolazione e abbiamo perseguito questi interventi nel villaggio di Ayuub non certo per dovere istituzionale, ma per una profonda amicizia che ci lega loro, i ‘figli’ di Laura Garavelli”.
Alla realizzazione di questo ospedale ha contribuito anche la Provincia di Alessandria, come ha dichiarato la vicepresidente Rita Rossa. “Questo è l’esempio concreto della cultura della condivisione: non pensare solo alla nostra comunità, perché il dolore non ha colore e nemmeno i diritti“. Che ha poi sottolineato come “non sia possibile non essere vicini a popolazioni come quella Somala, nonostante la reale distanza di chilometri che ci separa”.
Ma quale sarà il prossimo sogno, la prossima corsa? (facendo riferimento alle due staffette che l’associazione Stella Bianca aveva realizzato nel 2008 e nel 2010, per raccogliere fondi) “Abbiamo ancora muscoli e cuore caldi” ha affermato il sindaco.
“La prossima iniziativa sarà proprio una nuova staffetta – ha confermato Monica Gasparini – che partirà da Alessandria e che si andrà ad unire ad altri due eventi in programma prima del Natale: domenica 11 dicembre una staffetta di tre atleti in Cittadella e il 18 dicembre un pranzo sociale con lotteria”. Che sottolinea “il nostro impegno non avrebbe avuto questo risultato senza la partecipazione concreta di tutta la città di Alessandria, a 360 gradi”.
“Una costruzione semplice, ma che ha un valore di 30 mila euro e che rappresenta con la propria efficacia un valore ben superiore rispetto alla spesa che è stata investita per costruirla” ha affermato il padre di questo ospedale e della popolazione Somala, il dottore Luigi Sartore.
Importante presenza all’inaugurazione a distanza anche di un addetto militare dell’Ambasciata somala a Roma che ha delineato un quadro dell’attuale situazione vissuta in quella nazione, con la “pirateria delle coste” che disarma interi villaggi di pescatori.
A dare il loro contributo c’erano anche due rappresentanti dell’associazione Water for Life, di Trento e Ferrara, Giuliano Bortolotti e Giuliano Bilanceri che con le loro storie hanno sintetizzato quelli che sono i” tre elementi per non morire” in Somalia: acqua, cibo, sapere e salute. Oggi sono tutti presenti e attivi nel villaggio di Ayuub.