Pavimentazione fotocatalitica e zone 30 contro l’inquinamento in centro

“Un lavoro di abbellimento ma con ricadute funzionali importanti”, questa in sintesi la ratio che ha portato alla realizzazione dei lavori di ripavimentazione che hanno coinvolto alcune vie del centro alessandrino e che proprio in questi giorni sono giunti alla fine. Un’opera realizzata in collaborazione con Amag e che si è affidata a materiali di ultima generazione, come il manto stradale in grado di provocare reazioni chimiche che contrastino l’inquinamento e luci a led al posto delle precedenti illuminazioni. Spiega il primo cittadino di Alessandria: “questi interventi ovviamente consentono la riduzione dell’inquinamento solamente in loco, grazie all’intervento della superficie fotocatalitica, che spezza le pm10 depositate sulla superficie delle piastrelle. Domani (cioè oggi, mercoledì 7 dicembre ndr) aprireremo anche l’ultimo pezzo di via Bergamo, rispettando i tempi promessi (i lavori erano da eseguire entro l’8 dicembre). Siamo intervenuti non solo sulla pavimentazione, grazie all’impegno di Amag, ma anche sull’illuminazione, grazie al supporto di Enel Sole e alla sostituzione dei vecchi lampioni con le piastre a led, perlopiù in tesata, cioè sospese a un cavo e centrali nella via, garantendo così un’illuminazione di gran lunga migliore rispetto a quella tradizionale e consentendo al contempo di ridurre i consumi. Il medesimo intervento è già stato realizzato anche in piazza Matteotti, che ha visto il rifacimento della pavimentazione delle due semiaree proprio con questo materiale. A noi pare che regga anche dal punto di vista dell’autopulitura”. Per diminuire ulteriormente l’impatto dell’inquinamento in città, il sindaco Fabbio ha annunciato un’ulteriore iniziativa: “vorremmo fare ancora un intervento di tipo viabile, cioè la riduzione della velocità di percorrenza delle auto in centro, passando dai 50 km orari attuali al limite dei 30. Quando si parla però di zone 30 bisogna ragionare anche di ostacoli fisici al raggiungimento di velocità maggiori, e il fatto che in centro si siano usate fioriere molto belle, con basse essenze e possibilità di orientarle in modo particolare consente non solo di fare arredo urbano ma anche di creare particolari chicane, come quelle presenti all’inizio di via Dante, proprio per ridurre forzatamente la velocità”.