Presente e futuro del Cissaca in commissione politiche sociali
La situazione economica con il Cissaca e i rapporti finanziari del consorzio con l'Amministrazione Comunale di Alessandria. È stato questo il tema al centro della commissione politiche sociali del 2 dicembre. A parlare in aula sono stati chiamati il presidente del Cissaca Mauro Lombardi e la direttrice Laura Mussano.
La situazione economica con il Cissaca e i rapporti finanziari del consorzio con l'Amministrazione Comunale di Alessandria. È stato questo il tema al centro della commissione politiche sociali del 2 dicembre. A parlare in aula sono stati chiamati il presidente del Cissaca Mauro Lombardi e la direttrice Laura Mussano.
“È avvenuta da poco l’approvazione dell’assestamento di bilancio del Cissaca – ha iniziato la sua relazione il presidente Lombardi- Il punto di equilibrio per il 2011 si aggira intorno ai 13 milioni di euro. Le entrate che abbiamo per raggiungere questa stabilità sono a carattere ordinario e il 99% delle uscite sono in conto esercizio. Non facciamo grandi investimenti per una precisa scelta fatta 4 anni fa”.
Nella sua articolata analisi Lombardi ha proseguito spiegando come può sopravvivere economicamente il Cissaca. “Come tutti i consorzi, il Cissaca è un ente a finanza derivata, non ha entrate proprie ma derivanti da contributi di Comune, Regione e le integrazione dell’Asl. In un momento in cui tutte le risorse pubbliche sono carenti anche noi ne risentiamo. Questa situazione ha ispirato scelte di carattere gestionale, come il non aver fatto mutui quest’anno. L’unica operazione che abbiamo portato avanti è stata, con l’Asl, l’accordo di cedere dei crediti che vantavamo verso loro, in questo modo abbiamo avuto l’anticipo di alcune somme che possono arrivare a 1 milione di euro. Abbiamo adottato tutte le iniziative possibili per garantire i servizi sociali per le deleghe ricevute”. Ma quali sono questi interventi delegati al consorzio? A spiegarlo ancora Lombardi “Il Cissaca ha 4 deleghe: aiuto ai minori abbandonati, assistenza dei disabili, sostegno degli anziani e, ultimo, a favore di persone in difficoltà che non rientrano nelle precedenti tre categorie. In realtà gli interventi sono stati ampliati con l’autorità giudiziaria che ci affida le tutele. Tutto questo insieme di cose per il Comune ha un costo di 29 euro all’anno per abitante, in totale circa 2,9 milioni di euro all’anno. A questo va aggiunto il servizio di assistenza educativo-scolatica per 530 mila euro all’anno. In totale si arriva a circa 3,4 milioni di euro in quota del Comune”.
Come si è detto, però, a dare contributi al Cissaca non è solo il Comune ma anche la Regione Piemonte e l’Asl. A quanto ammontano i fondi stanziati da questi enti? “Oltre ai 3,4 milioni dati dall’Amministrazione Comunale, cui vanno aggiunti 40-50 mila euro per altre iniziative, la Regione contribuisce per 5,4 milioni di euro e l’Asl tra gli 1,6 e 1,7 milioni di euro – ha detto ancora il presidente del consorzio – Il Cissaca è in grado di erogare servizi per 13 milioni di euro circa. Il contributo dato dal Comune è importante, anche se è tra i più bassi del Piemonte. È la Regione il primo nostro finanziatore attraverso i contributi che stanzia in due modi: una parte attraverso fondo indistinto creato con fondi nazionali, una parte legata ai progetti portati avanti, e quest’anno questo secondo modo ci ha concesso di ricevere sui 3 milioni di euro. In ogni caso i Comuni sono tenuti a rimanere ad essere i principali garanti dei servizi sociali. E più un Comune contribuisce nella cifra per questi servizi più, proporzionalmente, contribuisce la Regione”.
Proseguendo nel suo resoconto Lombardi ha illustrato la parte finanziaria per l’anno in corso del suo ente “Il Comune ha, ad oggi, erogato 3,6 milioni di euro, e, di fatto, questa cifra corrisponde agli impegni assunti. Il sindaco Fabbio ha affermato di voler arrivare a 4,2 milioni di euro entro la fine dell’anno. Senza debiti pregressi sarebbe pienamente rispettato l’impegno. La situazione debitoria è però di circa 8,1 milioni di euro che scenderebbero a 7,5 qualora venissero dati quegli ulteriori 600 mila euro entro il 31 dicembre che il sindaco ha promesso. C’è l’intenzione in ogni caso di azzerare la situazione debitoria entro il giugno 2013, ma bisogna fare una programmazione dei pagamenti per rispettarla. In ogni caso il Cissaca è dotato di autonomia finanziaria fino a febbraio 2012”.
A fornire i dati di quanto debbano ancora gli altri entri al Consorzio è intervenuta la direttrice Laura Mussano: “8,750 milioni ci sono arrivati dalla Regione, ad oggi, ne mancano ancora 2,6. L’Asl ce ne deve 3,870 milioni e ne abbiamo incassati 3,1. Le nostre entrate dirette sono pari a circa 80 mila euro al mese”.
Infine il presidente Lombardi ha prospettato gli scenari futuri per i servizi sociali allorché il Cissaca dovrà sciogliersi in quanto consorzio di funzioni (secondo quanto prevede la nuova norma nazionale) “a scadenza del cda, il 4 ottobre 2012, il Consorzio si scioglierà. Vi è però una norma statutaria interna al nostro ente che prevede che il cda decada quando si rinnova l’amministrazione comunale. L’orizzonte temporale è quindi di 6 mesi circa. Dopo la nostra soppressione la necessità dei servizi sociali rimarrà immutata per i cittadini e occorre perciò programmare come organizzarli. Ci sono quattro forme possibili delle modalità con cui potranno essere gestiti: unione di comuni per gestione di servizi sociali, conferimento deleghe all’Asl, azienda speciale consortile, gestione diretta da parte del Comune”.
Dopo la lunga disamina iniziale a intervenire in aula è stato il commissario Paolo Berta (Pd) che ha chiesto delucidazioni “sulle imprese e le associazioni in difficoltà a cui avete appaltato servizi. Avete debiti oltre che crediti?”. Lombardi ha spiegato che “I debiti verso imprese ci sono. Se ci devono alcuni milioni di euro tra Regione e Comune è innegabile che questo si ripercuota anche su chi lavora con noi. Queste imprese sono una parte importante per noi e per la città, anche del tessuto economico. Facendo programmazione noi dobbiamo tenere conto anche dei debiti verso ditte che più hanno sofferto. È giusto pensare che le loro spalle non possano sobbarcarsi un carico infinito”.
Il commissario Ezio Brusasco (Pd) ha voluto fare un’analisi sulla relazione portata in aula “Chiederei di entrare un po’ più nel dettaglio per i debiti degli anni pregressi – ha sottolineato – Nell’anno 2005 il dovuto era di 3,7 milioni e ne erano stati erogati 3,1, la stessa cosa per il 2006. Nel 2007 il debito pregresso era stato tutto liquidato. Da lì in poi, escluso il 2008 che è stato un buon anno, è storia nota”. Lombardi si è limitato a dire come “L’analisi fornita da Brusasco sia condivisibile e la sofferenza sia aumentata negli ultimi anni”.