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Lega: “riassestamento di bilancio illegittimo. Fabbio ci ripensi”
Tutto lo stato maggiore della Lega annuncia: non parteciperemo al consiglio di questa sera, la manovra di riassestamento va contro le indicazioni della Corte dei Conti. E ancora: inspiegabile la scelta di Fabbio di ritirare le deleghe ai nostri assessori. Tra Lega e Pdl, "solo una questione tecnica, non politica". Da Torino sarebbe già arrivato l'ordine: "ricompattatevi"
Tutto lo stato maggiore della Lega annuncia: ?non parteciperemo al consiglio di questa sera, la manovra di riassestamento va contro le indicazioni della Corte dei Conti?. E ancora: ?inspiegabile la scelta di Fabbio di ritirare le deleghe ai nostri assessori?. Tra Lega e Pdl, "solo una questione tecnica, non politica". Da Torino sarebbe già arrivato l'ordine: "ricompattatevi"
Mentre a palazzo Rosso la commissione bilancio, che avrebbe dovuto esaminare il riassestamento è andata semi deserta (erano presenti solo il presidente Carmine Passalacqua e il commissario Luca Taverna), a pochi metri di distanza, nella sede provinciale della Lega Nord in piazza della Libertà, lo stato maggiore del Carroccio ha voluto ricostruire “in maniera inequivocabile” lo strappo con la giunta Fabbio. “C’è stato un problema tecnico, non politico”, esordisce il segretario provinciale Riccardo Molinari. Ossia: “una diversità di vedute sulla linea da adottare per il risanamento di bilancio, alla luce delle osservazioni fatte dalla corte dei Conti”. Inevitabile, quindi, la scelta di “non partecipare al voto”, né in commissione, né, tanto meno, in aula. Questa sera, pertanto, “i consiglieri della Lega non saranno in consiglio Comunale”, convocato in seconda seduta.
Secondo la Lega, la strada che Fabbio e Vandone avrebbero dovuto percorrere per risanare i conti era quella di “non procedere con il riassestamento che, così come è, è illegittimo perché senza parere del Collegio dei revisori. Bastava prima seguire le indicazioni della corte dei conti apportando le modifiche richieste. Questa è stata la nostra proposta fatta al Pdl e all’amministrazione, avanzata in più sedi.”
“Incomprensibile”, secondo il Carroccio, la decisione del sindaco Fabbio di congelare le deleghe degli assessori leghisti.
La Lega si aspetta a questo punto, “che Fabbio ci ripensi e ritiri la manovra di assestamento”. Solo a quel punto il dialogo potrà riprendere. “Non chiediamo che ci vengano restituiti gli assessorati – assicura Oreste Rossi – siamo pronti a tornare a votare i documenti contabili quando saranno fatte le correzioni richieste dalla Corte dei Conti”. Intanto, Rossi qualche sassolino dalla scarpa se lo toglie: “naturalmente faremo controllare le correzioni da nostri tecnici, poichè di Fabbio e Vandone non ci fidiamo più”.
Parole pesanti, che tenta di chiarire il segretario cittadino della Lega Nando Tempesta: “noi portiamo avanti coerentemente i nostri programmi, non saremo noi la causa dell’eventuale caduta di questa amministrazione”. Eppure Rossi e Molinari insistono: “problema tecnico, solo a livello locale. I rapporti con la Pdl non sono compromessi a livello regionale dove l’alleanza c’è e sta lavorando bene”. E c’è già chi assicura che i vertici regionali dei due partiti si sono incontrati a Torino in mattinata in cerca di una mediazione. L’ordine di scuderia è quindi “ricompattarsi”.
Fabbio, quindi, questa sera in consiglio comunale si gioca molto, se non tutto: in aula potrebbe contare, sulla carta, dei numeri sufficienti per votare il riassestamento, anche senza Lega. Ma qualche assenza tra le fila della maggioranza allargata a La Destra, potrebbe far mancare il numero legale. L’opposizione sembra intenzionata e presentarsi in aula, accarezzando l’idea di poter contare su un numero di presenze maggiore di quello in appoggio all’amministrazione.
Secondo la Lega, la strada che Fabbio e Vandone avrebbero dovuto percorrere per risanare i conti era quella di “non procedere con il riassestamento che, così come è, è illegittimo perché senza parere del Collegio dei revisori. Bastava prima seguire le indicazioni della corte dei conti apportando le modifiche richieste. Questa è stata la nostra proposta fatta al Pdl e all’amministrazione, avanzata in più sedi.”
“Incomprensibile”, secondo il Carroccio, la decisione del sindaco Fabbio di congelare le deleghe degli assessori leghisti.
La Lega si aspetta a questo punto, “che Fabbio ci ripensi e ritiri la manovra di assestamento”. Solo a quel punto il dialogo potrà riprendere. “Non chiediamo che ci vengano restituiti gli assessorati – assicura Oreste Rossi – siamo pronti a tornare a votare i documenti contabili quando saranno fatte le correzioni richieste dalla Corte dei Conti”. Intanto, Rossi qualche sassolino dalla scarpa se lo toglie: “naturalmente faremo controllare le correzioni da nostri tecnici, poichè di Fabbio e Vandone non ci fidiamo più”.
Parole pesanti, che tenta di chiarire il segretario cittadino della Lega Nando Tempesta: “noi portiamo avanti coerentemente i nostri programmi, non saremo noi la causa dell’eventuale caduta di questa amministrazione”. Eppure Rossi e Molinari insistono: “problema tecnico, solo a livello locale. I rapporti con la Pdl non sono compromessi a livello regionale dove l’alleanza c’è e sta lavorando bene”. E c’è già chi assicura che i vertici regionali dei due partiti si sono incontrati a Torino in mattinata in cerca di una mediazione. L’ordine di scuderia è quindi “ricompattarsi”.
Fabbio, quindi, questa sera in consiglio comunale si gioca molto, se non tutto: in aula potrebbe contare, sulla carta, dei numeri sufficienti per votare il riassestamento, anche senza Lega. Ma qualche assenza tra le fila della maggioranza allargata a La Destra, potrebbe far mancare il numero legale. L’opposizione sembra intenzionata e presentarsi in aula, accarezzando l’idea di poter contare su un numero di presenze maggiore di quello in appoggio all’amministrazione.