Fabbio riapre alla Lega e ad altre forze politiche
Dopo la delega di assessore consegnata a Claudio Prigione de La Destra, il sindaco parla di "apertura verso nuovi equilibri politici" anche sul modello nazionale, fino al Terzo Polo. Ma allo stesso tempo rimarca come "in vista resti il chiarimento, se possibile, con la Lega". Forse già domani, prima del Consiglio. Intanto la minoranza parla col Prefetto
Dopo la delega di assessore consegnata a Claudio Prigione de La Destra, il sindaco parla di "apertura verso nuovi equilibri politici" anche sul modello nazionale, fino al Terzo Polo. Ma allo stesso tempo rimarca come "in vista resti il chiarimento, se possibile, con la Lega". Forse già domani, prima del Consiglio. Intanto la minoranza parla col Prefetto
Nel corso della conferenza stampa indetta dal sindaco Fabbio sul Piano di bonifica del Teatro comunale, non poteva certo essere tralasciata la questione Pdl-Lega e il conseguente nuovo rimpasto della Giunta a partire da questa mattina con la nomina di Claudio Prigione ad assessore. “Per la nostra idea di amministrazione è possibile aggregare il maggior numero di forze politiche. Ovviamente non è possibile muoversi a 360°, ma comunque all’interno di una specifica che arriva fino al Terzo Polo”, spiega il primo cittadino. Il riferimento è anche al quadro politico nazionale che si sta delineando: “Alessandria potrebbe essere il caso sperimentale di una nuova dimensione politica, di nuovi equilibri a livello nazionale”. Allo stesso tempo, però Fabbio, non chiude le porte del dialogo con la Lega, nonostante lo “strappo” di queste ore. “Rimane in vista un chiarimento con la Lega, con ogni probabilità già nella giornata di domani, prima del Consiglio comunale”.
Come preannunciato la minoranza questa mattina aveva chiesto un incontro con il Prefetto, dopo la situazione creatasi ieri sera in Consiglio comunale tra Pdl e Lega. Gianni Ivaldi, Diego Malagrino, Giorgio Barberis, Carlo Cattaneo e il vicepresidente Enrico Mazzoni al termine dell’incontro comunicano “il prefetto Francesco Paolo Castaldo ha dimostrato grande disponibilità ed attenzione alle nostre preoccupazioni. Siamo fortemente allarmati per la tenuta istituzionale del Comune, per un’amministrazione fallimentare ed una maggioranza che ancora ieri ha dimostrato di essersi liquefatta, per la terza volta consecutiva è venuto meno il numero legale”. Nonostante ciò, come risaputo, sembra che il Prefetto abbia confermato di non avere gli strumenti, al momento, per poter intervenire in nessun modo. Il gruppo dell’opposizione, unito, sostiene comunque che “La strada del commissariamento è l’unica strada percorribile e urgente. E’ condizione necessaria per fare chiarezza sui bilanci e consentire alla nuova amministrazione, che uscirà dalle elezioni di maggio, di voltare pagina”.
13:15 Prigione entra nella Giunta. Confermato l’assessorato a La Destra
E’ arrivato in questi minuti il comunicato della portavoce del sindaco Fabbio che annuncia l’incarico al consigliere Claudio Prigione de La Destra ad assessore con deleghe allo Sport, al Welfare Animale, al Decentramento, all’Arredo, al Decoro Urbano e al Verde. “Accogliendo la sollecitazione del coordinamento cittadino Pdl che, ieri sera, mi ha invitato a valutare un possibile allargamento e rafforzamento della maggioranza, questa mattina è stato raggiunto un accordo con La Destra di Aldo Rovito e Claudio Prigione”, scrive il primo cittadino. Il sindaco Piercarlo Fabbio ha subito iniziato i lavori di rimpasto della giunta, all’indomani della sospensione delle deleghe assessorili agli esponenti della Lega Nord Ugo Robutti, Evaldo Pavanello, Gian Paolo Lumi, “essendo venuta meno la fiducia politica”. Questo il commento dei due rappresentanti de La Destra: “Abbiamo accettato di dare l’appoggio alla giunta Fabbio – spiegano Rovito e Prigione – per senso di responsabilità al fine di assicurare il completamento del mandato amministrativo, considerate anche le azioni intraprese per garantire la correttezza della formazione dei bilanci. La Destra si sente parte integrante e importante dell’alleanza di centro destra in sede locale e nazionale“.
11:50 Il Sindaco non va dal Prefetto
Dall’ufficio del Sindaco viene la smentita riguardo l’appuntamento di Fabbio con il Prefetto Castaldo. Non ci sarà pertanto alcun incontro tra sindaco e Prefetto.
11:20 La minoranza dal Prefetto per chiedere commissariamento
Nella giornata di oggi, giovedì, il sindaco Fabbio dovrebbe andare dal Prefetto, ma anche la minoranza ha chiesto un incontro urgente con il rappresentante del Governo per chiedere un commissario ad acta. La richiesta di incontro, accordato da Francesco Paolo Castaldo alle 12,30, è arrivata dai consiglieri Gianni Ivaldi, Diego Malagrino, Giorgio Barberis, Giancarlo Cattaneo e Enrico Mazzoni, vicepresidente del Consiglio comunale.
10:00 Barosini smentisce il coinvolgimento di un consigliere Udc
Il “toto-assessori” ha già scatenato alcune reazioni e polemiche. Questa mattina il segretario provinciale dell’Unione di Centro, Giovanni Barosini, ha contattato la nostra redazione per smentire categoricamente, “anche un po’ indignato” che un suo consigliere, in questo caso Giuseppe Bianchini, possa essere il soggetto destinato a uno degli assessorati sospesi. “Non ci vendiamo così, né a destra, né a sinistra”.
Altro Consiglio comunale record, forse anche più di ieri sera. Ma questa volta il gesto in aula si può definire decisamente “volontario”. Alla seconda votazione, sempre di verbali di sedute consiliari precedenti, il tabellone luminoso segnava 8 presenti e votanti (numero legale 21). Peccato che questa volta non si possa parlare di assenteismo, perché l’aula era gremita, quasi al completo.
Questa volta “lo sgambetto” reciproco è all’interno della stessa coalizione di maggioranza: uno “strappo” ormai sicuro quello tra Pdl e Lega Nord. La Giunta (con l’assessore al Bilancio Luciano Vandone e il sindaco in testa), così come il resto dei consiglieri della maggioranza non sembrano aver gradito il gesto della Lega in commissione Bilancio.
Dopo il parere di “impossibilità” ad esprimersi con un giudizio, comunicato dal Collegio dei Revisori dei Conti per “documentazione non esaustiva” ( “solo martedì è stata ricevuta la documentazione, integrata oggi con altra richiesta da noi revisori”) e per il fatto che “bisogna tenere conto delle irregolarità di cui parla ancora nell’ultimo pronunciamento la Corte dei Conti, da modificare entro un mese”, i membri hanno spiegato di potersi esprimere solo dopo le modifiche apportate ai bilanci, cioè dopo il 31 dicembre. Questo parere, come già confermato da un paio di giorni, ha di conseguenza indirizzato la Lega (nella figura di Vittoria Poggio in commissione Bilancio) ad astenersi dal partecipare alla votazione (presumibilmente non solo in commissione ma anche in consiglio), che, insieme al mancato voto anche dei due commissari di minoranza, ha fatto mancare il numero legale in commissione. Così facendo la delibera di riassestamento non poteva essere discussa nemmeno in Consiglio.
E allora “come ricambiare con la stessa moneta”? Facendo “volontariamente venire meno il numero legale all’inizio del Consiglio”. Ma forse questo non bastava a far capire che ora lo strappo tra la coalizione è profondo e così il sindaco, mezzo comunicato stampa, dopo 10 minuti ha dichiarato: “Per carenza di fiducia politica, ho deciso di sospendere le deleghe assessorili di Ugo Robutti, Evaldo Pavanello e Gian Paolo Lumi”, cioè quelli espressione della Lega Nord. Aggiungendo che maggiori chiarimenti vengono affidati ai gruppi politici di maggioranza.
Una decisione che poteva sembrare essere stata presa a caldo, visto l’atteggiamento della Lega Nord nei confronti dell’amministrazione. Ma in realtà la decisione era già stata presa prima dell’inizio del Consiglio con il’ consenso dei consiglieri di maggioranza, dopo ciò che era accaduto in commissione Bilancio. Il comunicato del sindaco si conclude con “le funzioni sospese saranno assunte ad interim da Piercarlo Fabbio”, ma in realtà c’è gia un vero e proprio “toto assessori“.
Sembra che per due delle tre deleghe sospese si pensi ad un consigliere de La Destra, forse Claudio Prigione, per riallacciare rapporti anche con questa parte politica, e ad un consigliere dell’Udc, con tutta probabilità Giuseppe Bianchini, perfetto per l’assessorato alla Protezione Civile, in sostituzione di Pavanello. Questo gesto da parte dell’amministrazione servirà a far “tornare sulla vecchia strada” la Lega? La coalizione cercherà di tornare ad un punto di accordo? O bisogna pensare ad uno “strappo” definitivo?
Quel che è certo è che il presidente del Consiglio Cuttica di Revigliasco, parecchio infastidito dall’atteggiamento in aula che ha fatto chiudere i lavori dopo pochi minuti, ha convocato il Consiglio (in seconda convocazione, per avere un numero legale più basso, di soli 14) per venerdì 2 dicembre. Vedremo cosa succederà, anche prima di questa data.
Intanto però, nei brevi ma intensi 10 minuti di Consiglio, dal loggione il pubblico di spettatori era sempre più numeroso: sindacati, Parise e parisiani, Sel, dipendenti Atm e molti altri semplici alessandrini che ancora più sconcertati di ieri hanno iniziato ad urlare contro alla sala del Consiglio e contro l’amministrazione. “Un’ennesima farsa della maggioranza e della Giunta, un’ennesima offesa alla città. Il segnale è chiaro: la maggioranza non da’ più la fiducia a sindaco e giunta, che a questo punto avrebbe un solo dovere: dimettersi. E se non lo fa il sindaco, devono dimettersi i consiglieri di maggioranza. Delle due l’una: o si prendono le loro responsabilità e votano. O se ne vanno, liberando questa città”. Questo è il commento di Corrado Parise a margine del Consiglio comunale.
Stupore, misto ad una sempre maggiore consapevolezza che la maggioranza non esiste più arriva da alcuni rappresentanti dell’opposizione. Se già ieri sera Bellotti chiedeva le dimissioni di Vandone, stasera, dopo il gesto in Consiglio, anche Giorgio Barberis ribadisce che “se ne devono andare subito tutti! E smetterla di prendere in giro la città. Dimissioni immediate!”.