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Cabella risponde a Lai
Il presidente dell'Atm ribatte all'assessore comunale ai Trasporti sulle contestazioni in merito al pagamenti degli stipendi, alle multe e alla mancanza di liquidità dell'azienda
Il presidente dell'Atm ribatte all'assessore comunale ai Trasporti sulle contestazioni in merito al pagamenti degli stipendi, alle multe e alla mancanza di liquidità dell'azienda
Il Presidente del Consiglio di Amministrazione dell’Atm Giampaolo Cabella (nella foto) risponde alle contestazioni dell’assessore comunale ai Trasporti Serafino Vanni Lai sulla gestione dell’azienda di trasporti.
“Sono accusato di essere un cattivo comunicatore e di voler screditare il socio di maggioranza ma io agisco col pieno appoggio del Cda” scrive Cabella in una lettera indirizzata a Lai.
“Da quando sono Presidente del Cda non ho fatto altro che inseguire i funzionari responsabili del Comune per ottenere il pagamento delle nostre fatture per avere a disposizione le somme per gli stipendi perché per lo stretto necessario per la conduzione dei mezzi cerchiamo, non sempre con successo, di provvedere con le nostre entrate”: così Cabella risponde a Lai sul problema dell’accantonamento delle risorse per gli stipendi.
Cabella ribatte anche alle considerazioni sulle entrate. L’introito mensile è di 400.000 e non 560.00 euro, come ha calcolato Lai. Anche le contravvenzioni elevate dagli ausiliari del traffico sono di competenza del Comune e non dell’Atm.
I controlli sui viaggiatori senza biglietto a bordo dei mezzi è effettuato con personale addetto: “non ha alcun senso attribuire la mancanza di liquidità dell’azienda ai cattivi comportamenti degli alessandrini: non se lo meritano proprio”.
“Sono accusato di essere un cattivo comunicatore e di voler screditare il socio di maggioranza ma io agisco col pieno appoggio del Cda” scrive Cabella in una lettera indirizzata a Lai.
“Da quando sono Presidente del Cda non ho fatto altro che inseguire i funzionari responsabili del Comune per ottenere il pagamento delle nostre fatture per avere a disposizione le somme per gli stipendi perché per lo stretto necessario per la conduzione dei mezzi cerchiamo, non sempre con successo, di provvedere con le nostre entrate”: così Cabella risponde a Lai sul problema dell’accantonamento delle risorse per gli stipendi.
Cabella ribatte anche alle considerazioni sulle entrate. L’introito mensile è di 400.000 e non 560.00 euro, come ha calcolato Lai. Anche le contravvenzioni elevate dagli ausiliari del traffico sono di competenza del Comune e non dell’Atm.
I controlli sui viaggiatori senza biglietto a bordo dei mezzi è effettuato con personale addetto: “non ha alcun senso attribuire la mancanza di liquidità dell’azienda ai cattivi comportamenti degli alessandrini: non se lo meritano proprio”.