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L’appello dei sindacati: “approvate il bilancio Cissaca”
Cgil, Cisl e Uil chiedono ai sindaci, convocati oggi per l'assemblea del Cissaca, di votare il bilancio del consorzio per non rischiare il commissariamento e per garantire servizi ai cittadini e lavoro ai dipendenti
Cgil, Cisl e Uil chiedono ai sindaci, convocati oggi per l'assemblea del Cissaca, di votare il bilancio del consorzio per non rischiare il commissariamento e per garantire servizi ai cittadini e lavoro ai dipendenti
Tornano a riunirsi oggi pomeriggio i sindaci dei 22 Comuni che fanno parte del consorzio servizi Cissaca (nella foto il direttore Laura Mussano) per l’approvazione del bilancio. Un atto dovuto per legge e senza il quale l’ente che eroga servizi socioassistenziali rischia di essere commissariato. Alla base delle difficoltà c’è il mancato trasferimento delle quote da parte del comune di Alessandria, principale socio, per circa 8 milioni di euro.
Intanto, ieri i sindacati sono tornati ad esprimere preoccupazione per la situazione del Cissaca e per chiedere ai primi cittadini di votare il bilancio. Il mancato pagamento delle quote da parte di palazzo Rosso sta mettendo in crisi di liquidità l’ente e la conseguente erogazione dei servizi socio assistenziali, ma anche il futuro lavorativo dei 56 dipendenti e dei 250 lavoratori presso le cooperative di lavoro ad esso collegate. Tra queste, preoccupa in particolare la cooperativa Bios che conta 23 dipendenti collocati a “zero ore lavorative”. Giovedì le parti sociali si incontreranno davanti al Prefetto.
L’attenzione dei sindacati è rivolta non solo alla gestione contingente, seppure critica, (il Cissaca potrebbe avere una autonomia nei pagamenti solo fino al 31 dicembre) ma anche per il futuro prossimo: all’orizzonte c’è infatti la data del novembre 2012 entro la quale i consorzi dovranno essere sciolti e i comuni saranno chiamati a scegliere a chi affidare i servizi.
Il primo passo per salvare l’ente e proseguire con i serivizi di assistenza è comunque l’appovazione del bilancio preventivo 2012.
Intanto, ieri i sindacati sono tornati ad esprimere preoccupazione per la situazione del Cissaca e per chiedere ai primi cittadini di votare il bilancio. Il mancato pagamento delle quote da parte di palazzo Rosso sta mettendo in crisi di liquidità l’ente e la conseguente erogazione dei servizi socio assistenziali, ma anche il futuro lavorativo dei 56 dipendenti e dei 250 lavoratori presso le cooperative di lavoro ad esso collegate. Tra queste, preoccupa in particolare la cooperativa Bios che conta 23 dipendenti collocati a “zero ore lavorative”. Giovedì le parti sociali si incontreranno davanti al Prefetto.
L’attenzione dei sindacati è rivolta non solo alla gestione contingente, seppure critica, (il Cissaca potrebbe avere una autonomia nei pagamenti solo fino al 31 dicembre) ma anche per il futuro prossimo: all’orizzonte c’è infatti la data del novembre 2012 entro la quale i consorzi dovranno essere sciolti e i comuni saranno chiamati a scegliere a chi affidare i servizi.
Il primo passo per salvare l’ente e proseguire con i serivizi di assistenza è comunque l’appovazione del bilancio preventivo 2012.