Incognita Lega sul voto di riassestamento di bilancio
E' arrivato il pronunciamento della Corte dei Conti in merito al rendiconto 2010 e al bilancio preventivo 2011. La Lega detta le sue condizioni alla coalizione e la minoranza chiede la pubblicazione del pronunciamento sul sito del Comune. Intanto si pensa all' assestamento, da approvare entro il 30 novembre
E' arrivato il pronunciamento della Corte dei Conti in merito al rendiconto 2010 e al bilancio preventivo 2011. La Lega detta le sue condizioni alla coalizione e la minoranza chiede la pubblicazione del pronunciamento sul sito del Comune. Intanto si pensa all' assestamento, da approvare entro il 30 novembre
E’ arrivata la comunicazione della variazione all’ordine del giorno per il consiglio comunale di domani, mercoledì, con l’aggiunta dell’esame di riassestamento di bilancio. Resta però l’incognita della posizione del gruppo della Lega Nord che ieri aveva annunciato la “non partecipazione al voto” senza il parere unanime e favorevole alla manovra da parte del Collegio dei revisori dei conti. Oggi il capogruppo del Carroccio Roberto Sarti conferma e chiarisce la posizione: “parteciperemo ai lavori del consiglio ma valuteremo al momento del voto come comportarci. Chiediamo che il collegio dei revisori dei conti si pronunci favorevolemnte e all’unanimità sulla manovra di riassestamento. In caso contrario vedremo”. Le strade percorribili, nel caso in cui non arrivi il via libera del Collegio (a questa mattina i tre membri non si erano ancora pronunciati), sono l’astensione, il voto contrario o l’uscita dall’aula con il rischio di fare mancare il numero legale. Voci di corridoio indicavano nell’astensione la scelta più probabile. Aggiunge Sarti: “il tavolo di lavoro votato nel documento di maggioranza non è mai stato costituito, nonostante il presidente del Consiglio Cuttica di Revigliasco si sia speso in questa direzione, mantenendo fede agli impegni. Non voglio sindacare sul perchè il tavolo non si sia mai costituito, ma è evidente come si tratta di un documento disatteso da parte della giunta”.
Intanto a conferma dell’inserimento del riassestamento nella seduta del Consiglio del 30 novembre arriva da Palazzo Rosso anche la convocazione per la commissione Bilancio, domani alle 15, che dovrà discutere in materia finanziaria prima della votazione finale della sera.
Per questa sera, invece, l’ordine dei lavori si concentrerà sulla votazione (sospesa nel corso dell’ultimo Consiglio per la mancanza del numero legale in aula) della proposta del modello Isee (in seconda convocazione, quindi con il numero di 14 presenti per raggiungere il numero sufficiente). Poi il sindaco Fabbio, su richiesta questa mattina da parte dei capigruppo di minoranza, relazionerà sull’ultimo pronunciamento della Corte dei Conti e su questo tema si aprirà il dibattito. A seguire altre proposte e una serie di interpellanze. Il meglio sarà destinato al Consiglio di domani sera, mercoledì.
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Giornata intensa, quella di lunedì, per l’amministrazione Fabbio. Il pronunciamento della Sezione di Controllo della Corte dei Conti è arrivato in data 28 novembre e parla di una “criticità strutturale” determinata da alcuni elementi di “criticità di natura cronica” che l’Ente stesso ha ammesso. Attraverso la puntuale osservazione dei documenti del Rendiconto 2010 e del bilancio Preventivo 2011, insieme alle successive verifiche e alle dichiarazioni del sindaco e dell’assessore al Bilancio Vandone nel corso dell’audizione a Torino, che la Corte dei Conti definisce “non esaustive in base al fatto che l’istruttoria per ragioni di celerità si è concentrata solo su alcuni elementi“, comunque rileva una “situazione sicura di squilibrio finanziario“. Per queste ragioni la Corte detta una serie di misure correttive da apportare al documento di bilancio 2010 con data di consegna entro il 30 dicembre 2011.
In questi 30 giorni l’Ente deve: “riapprovare il Rendiconto 2010, inserendo i residui passivi relativi ad alcuni impegni per una cifra pari a quasi 7 milioni, che hanno portato ad un risultato negativo per l’amministrazione di 3 milioni di euro; di conseguenza, rideterminare i risultati del 2010, rispettando gli obiettivi del Patto di stabilità per il 2010; poi modificare anche il Preventivo 2011 e il relativo impegno per il Patto di stabilità di quest’anno che comporta una rivisitazione della gestione 2011 dell’Ente e verificare la sussistenza dell’effettivo equilibrio di parte corrente del 2011″. A questo la Corte aggiunge: “predisporre un piano per la progressiva riduzione dell’anticipazione di tesoreria entro il 2012; verificare l’effettiva consistenza delle previsioni di entrata con l’evasione fiscale e ridurre gli oneri di urbanizzazione già a partire dal 2011″. Sul tema complesso delle partecipate e della situazione debitoria nei confronti del Comune o viceversa, la Sezione chiede di “rideterminare le modalità di cessione dei beni patrimoniali dell’Ente e di verificare la possibilità di messa in liquidazione di alcune società come Svial e Valorial; inoltre chiede anche che si verifichi l’entità del debito che il Comune ha verso alcune municipalizzate per determinare se c’è la possibilità di sanarlo entro l’esercizio 2012”. Questo è quello che compare nel documento firmato dalla Corte che ha deciso per il 19 gennaio del nuovo anno la data utile per verificare che l’amministrazione abbia attuato tutte le modifiche comunicate. Ma nel frattempo il primo cittadino, ai media, manda un comunicato nel quale si dichiara “soddisfatto per il pronunciamento che dimostra lo spirito di collaborazione da parte del Comune”. Inoltre Piercarlo Fabbio sottolinea il minor numero di voci contestate, che si sarebbero ridotte ad un unico invito, quello di apportare le modifiche al rendiconto 2010 entro il 30 dicembre. Ma sembra che a portare un clima sereno sia stato anche il “ridimensionamento della cifra di dissesto economico“, non più di oltre 5 milioni, ma di appena tre.
Tutto questo ottimismo e questa soddisfazione non si legge nelle dichiarazioni della minoranza. Se Ivaldi, Malagrino e Barberis in una nota stampa sottolineano la “situazione di grave squilibrio finanziario” espresso dalla Corte, chiedendo che l’intero pronunciamento venga pubblicato sul sito del Comune, cosicché tutti i cittadini lo possano leggere e valutare, altri dai banchi dell’opposizione parlano di comunicato, quello del sindaco di questa mattina, che sminuisce la gravità delle osservazioni che la Corte continua a fare. E in molti si chiedono: ” se era così semplice modificare questi punti, perché non si è fatto già da prima?” Perché non ci sono le condizioni finanziarie per farlo, sostiene la minoranza di Palazzo Rosso.
E in tutto questo contesto, la Lega cosa dice? Sembra che il comunicato mandato ieri dai rappresentanti comunali del Carroccio, nel quale venivano prese posizioni dure e forti contro l’amministrazione di cui fanno parte, fosse in realtà precedente alla comunicazione scritta della Corte dei Conti. Resta ancora in dubbio, quindi, “l’astensione dal partecipare alle votazioni del Consiglio in materia finanziaria, in assenza del parere favorevole, e unanime, dei Revisori dei Conti”. Almeno questo è quello che trapela dalla presenza di alcuni esponenti della Lega Nord nel corso della riunione di ieri, nel tardo pomeriggio, della maggioranza dopo le decisioni prese dalla Giunta, riunitasi alle 17.
Posizioni ancora poco chiare, ma con una serie di punti da modificare (probabilmente tra il 15 e il 20 dicembre) ben delineati. E intanto manca solo un giorno al termine utile, per legge, per presentare il riassestamento di bilancio. Sarà votato nella serata di mercoledì in Consiglio? Con ogni probabilità, come già aveva assicurato l’assessore Vandone, sì, si farà.
Per il momento il riassestamento sarà portato in aula con i “numeri attuali, ossia quelli del riequilibrio di settembre con l’aggiunta di nuovi provvedimenti, cioè ulteriori tagli e l’inserimento dei 12 milioni del Piano integrato di sviluppo urbano della Regione”. Alla delibera del riassestamento sarà aggiunta una premessa, nella quale verrà precisato che ulteriori cambiamenti saranno da registrare in seguito alle modifiche apportate entro fine anno ai punti segnalati dalla Corte dei Conti. Riassestamento parrebbe obbligatorio, non solo per legge, ma perché l’amministrazione ha già presentato una serie di determine dirigenziali con impegni di spesa che rimandano al riassestamento di fine novembre, cioè una serie di finanziamenti, che non permettono di non poter non fare questa operazione di riassestamento.
Intanto questa mattina si riunirà la capigruppo “generale” per decidere “l’ordine dei lavori” delle due serate di Consiglio comunale.