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Vanni Lai: Atm senza soldi? “Controlli chi non paga il biglietto”
Autobus Atm "listati a lutto" per il mancato pagamento degli stipendi. Il Comune versa altri soldi a copertura del debito. Cabella "entro dopodomani dovremmo essere in grado di saldare novembre", ma non si placa la polemica tra l'azienda e il socio di maggioranza. L'assessore Vanni Lai contesta alcuni aspetti della gestione Atm
Autobus Atm "listati a lutto" per il mancato pagamento degli stipendi. Il Comune versa altri soldi a copertura del debito. Cabella "entro dopodomani dovremmo essere in grado di saldare novembre", ma non si placa la polemica tra l'azienda e il socio di maggioranza. L'assessore Vanni Lai contesta alcuni aspetti della gestione Atm
Un cartello con un fiocco nero, simbolo di lutto, e la scritta: “I dipendenti Atm nonostante tutto continuano ad espletare il servizio per i cittadini”. Viaggeranno addobbati in quel modo i mezzi di Atm, fino a che i lavoratori non riceveranno per intero la mensilità di novembre. Al momento, l’azienda di trasporti è stata in grado di garantire solo un acconto di 500 euro, uguale per tutti. “Dopo un primo versamento di 200 mila euro da parte del Comune di Alessandria, a copertura del debito per il contratto di servizio – spiega il presidente Giampaolo Cabella – l’amministrazione comunale dovrebbe provvedere oggi ad un nuovo versamento. Se tutto va bene, quindi, domani, martedì, o al più tardi dopodomani dovremmo essere in grado di versare lo stipendio mancante”.
Per il mese di novembre, la “pezza” sembra quindi essere stata messa. “Per dicembre vedremo. E’ nostro preciso impegno corrispondere tredicesime e stipendio. Oltre al versamento delle quote dovute da parte del Comune, siamo in attesa anche dei trasferimenti della Regione. Da Torino siamo fermi al mese di giugno, ma entro dicembre dovrebbe arrivare una nuova tranche”.
Quel che non si placa è invece la polemica tra presidenza Atm e Comune. Mentre Cabella dice di essere “in attesa di una convocazione da parte dell’amministrazione”, per conto di Palazzo Rosso interviene l’assessore ai trasporti Serafino Vanni Lai (foto in basso a destra): “non credo sia corretto che una società partecipata come l’Atm Spa non perda occasione per mettere in evidenza polemicamente il socio di maggioranza che con la crisi che ha investito il comune di Alessandria e tutte le amministrazioni comunali italiane fa di tutto per arrivare puntuale alle scadenze previste con tutti i lavoratori in merito all’erogazione degli stipendi”. L’assessore sembra, senza troppo nascondersi dietro un dito, sollevare osservazioni alla “gestione Atm”.
Aggiunge infatti Vanni Lai: “il presidente del Consiglio di Amministrazione Giampaolo Cabella, dichiara a mezzo stampa, che per sopperire alla mancanza di liquidità aziendale per far fronte agli impegni nei confronti dei lavoratori, dovrà usufruire degli incassi della vendita dei biglietti bus e parcheggi (Piazza Libertà, via Parma, Parcheggio Rovereto e proventi della sosta a tariffazione). Lo stesso dichiara inoltre che tale incasso dei parcheggi si aggira intorno ai € 20.000 al giorno. Moltiplicando tale importo per 26 giorni lavorativi si totalizzano € 520.000 mensili. Nella corretta gestione di politica amministrativa di una qualunque azienda, al primo posto viene il pagamento degli stipendi ai propri dipendenti. Solo in seconda battuta si può chiamare in causa il socio di maggioranza per tutte le attività disciplinate dai contratti di servizio”.
Fa presente inoltre che: “Regione Piemonte e la Provincia di Alessandria hanno ritardi cospicui verso l’intero scenario del Trasporto Pubblico Locale, e quindi nei confronti del Comune di Alessandria, il che va ad aggravare una situazione già stridente. Per dare modo all’Atm di aumentare gli incassi, sarebbe opportuno una volta per tutte, che venissero adottati i suggerimenti dell’amministrazione Comunale, cercando di limitare l’evasione sul trasporto pubblico locale attraverso un’efficace attività sanzionatoria volta a scoraggiare i trasgressori”.
Il presidente Atm dal canto suo, fa presente che con i soldi degli incassi “ci si deve pagare anche il gasolio per i mezzi”.
Sulla vicenda interviene anche il sindacato Usb, che tra i primi aveva denunciato la pesante situazione dei conti dell’azienda: “i lavoratori non sono disposti a tollerare inadempienze su quello che rappresenta un dovere aziendale e dell’amministrazione comunale.
Appunto perché si tratta della violazione di un ‘elementare dovere nei confronti dei lavoratori’, testuale dalla lettera aziendale, nel caso del mancato integrale versamento entro la settimana delle legittime spettanze economiche mensili, i lavoratori non si sentiranno più vincolati al rispetto delle regole.”
Secondo il segretario Maccarino, l’atteggiamento della presidenza, dei sindacati e dell’amministrazione, sarebbe una sorta di “manovre concordata” per “presentare a breve su un piatto d’argento la privatizzazione di Atm, come di Amiu-Cissaca-ecc., come panacea di tutti i mali”.
Per il mese di novembre, la “pezza” sembra quindi essere stata messa. “Per dicembre vedremo. E’ nostro preciso impegno corrispondere tredicesime e stipendio. Oltre al versamento delle quote dovute da parte del Comune, siamo in attesa anche dei trasferimenti della Regione. Da Torino siamo fermi al mese di giugno, ma entro dicembre dovrebbe arrivare una nuova tranche”.
Quel che non si placa è invece la polemica tra presidenza Atm e Comune. Mentre Cabella dice di essere “in attesa di una convocazione da parte dell’amministrazione”, per conto di Palazzo Rosso interviene l’assessore ai trasporti Serafino Vanni Lai (foto in basso a destra): “non credo sia corretto che una società partecipata come l’Atm Spa non perda occasione per mettere in evidenza polemicamente il socio di maggioranza che con la crisi che ha investito il comune di Alessandria e tutte le amministrazioni comunali italiane fa di tutto per arrivare puntuale alle scadenze previste con tutti i lavoratori in merito all’erogazione degli stipendi”. L’assessore sembra, senza troppo nascondersi dietro un dito, sollevare osservazioni alla “gestione Atm”.
Aggiunge infatti Vanni Lai: “il presidente del Consiglio di Amministrazione Giampaolo Cabella, dichiara a mezzo stampa, che per sopperire alla mancanza di liquidità aziendale per far fronte agli impegni nei confronti dei lavoratori, dovrà usufruire degli incassi della vendita dei biglietti bus e parcheggi (Piazza Libertà, via Parma, Parcheggio Rovereto e proventi della sosta a tariffazione). Lo stesso dichiara inoltre che tale incasso dei parcheggi si aggira intorno ai € 20.000 al giorno. Moltiplicando tale importo per 26 giorni lavorativi si totalizzano € 520.000 mensili. Nella corretta gestione di politica amministrativa di una qualunque azienda, al primo posto viene il pagamento degli stipendi ai propri dipendenti. Solo in seconda battuta si può chiamare in causa il socio di maggioranza per tutte le attività disciplinate dai contratti di servizio”.
Fa presente inoltre che: “Regione Piemonte e la Provincia di Alessandria hanno ritardi cospicui verso l’intero scenario del Trasporto Pubblico Locale, e quindi nei confronti del Comune di Alessandria, il che va ad aggravare una situazione già stridente. Per dare modo all’Atm di aumentare gli incassi, sarebbe opportuno una volta per tutte, che venissero adottati i suggerimenti dell’amministrazione Comunale, cercando di limitare l’evasione sul trasporto pubblico locale attraverso un’efficace attività sanzionatoria volta a scoraggiare i trasgressori”.
Il presidente Atm dal canto suo, fa presente che con i soldi degli incassi “ci si deve pagare anche il gasolio per i mezzi”.
Sulla vicenda interviene anche il sindacato Usb, che tra i primi aveva denunciato la pesante situazione dei conti dell’azienda: “i lavoratori non sono disposti a tollerare inadempienze su quello che rappresenta un dovere aziendale e dell’amministrazione comunale.
Appunto perché si tratta della violazione di un ‘elementare dovere nei confronti dei lavoratori’, testuale dalla lettera aziendale, nel caso del mancato integrale versamento entro la settimana delle legittime spettanze economiche mensili, i lavoratori non si sentiranno più vincolati al rispetto delle regole.”
Secondo il segretario Maccarino, l’atteggiamento della presidenza, dei sindacati e dell’amministrazione, sarebbe una sorta di “manovre concordata” per “presentare a breve su un piatto d’argento la privatizzazione di Atm, come di Amiu-Cissaca-ecc., come panacea di tutti i mali”.