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Quest’anno niente mercatino natalizio in piazza della Libertà. Colpa della crisi
Non ci saranno quest'anno le "casette di legno" a ravvivare l'atmosfera natalizia del centro cittadino. A darne conferma è l'assessore al Commercio Lumi nel corso della commissione Politiche dello Sviluppo che affrontava il tema dei mercatini, della loro organizzazione e delle norme comportamentali cui attenersi
Non ci saranno quest'anno le "casette di legno" a ravvivare l'atmosfera natalizia del centro cittadino. A darne conferma è l'assessore al Commercio Lumi nel corso della commissione Politiche dello Sviluppo che affrontava il tema dei mercatini, della loro organizzazione e delle norme comportamentali cui attenersi
Il caratteristico mercatino di Natale con le “casette di legno” di piazza della Libertà che da qualche anno accompagnava lo shopping del periodo di festa degli alessandrini, quest’anno non ci sarà. A darne conferma è stato l’assessore al Commercio Gian Paolo Lumi nel corso della commissione consiliare Politiche dello Sviluppo.
“Ho voluto uscire fuori dagli schemi tradizionali di organizzazione, facendo un bando di gara, per evitare situazioni di monopolio merceologico – spiega Lumi – Ad ottobre era uscita una gara a progetto alla quale però non sono pervenute adesioni da parte dei privati mercatini o dalle associazioni”. Ma l’assessore prosegue: “allora si è deciso per trasformare il tutto in una trattativa privata, sempre interessando le associazioni di categoria, nella quale il Comune chiedeva un’offerta proprio per il classico mercatino della piazza antistante Palazzo Rosso”. Ma anche in questa forma, non è stata presentata nessuna offerta. “Così la decisione della Giunta si è dovuta indirizzare sulla strada del non fare questo mercatino”.
Un Lumi (nella foto a destra) dispiaciuto, che ammette “vi assicuro che ce l’ho messa tutta“, sottolinea però quale alternativa è stata scelta al posto del mercatino natalizio in legno affinché si crei quel trait d’union tra via Dante e l’altra parte del centro cittadino. “Ci sarà una giostra vicino alla libreria Fissore e altre due saranno posizionate in piazza Santo Stefano e in piazza Marconi”. Ma Lumi espone all’aula della commissione la sua idea, ancora in fase di valutazione, di un trenino, con fermata proprio vicino alla giostra di piazza della Libertà per creare un continuum con via Dante. Tutta colpa della crisi? Così sembra. “Purtroppo le difficoltà economiche non riguardano solo l’amministrazione comunale, ma anche i privati dei mercatini che non hanno avanzato offerte, con un atteggiamento di disinteresse” ha aggiunto Lumi. Mentre la consigliera Vittoria Poggio, madre della delibera del Consiglio comunale sul tema dei mercatini, interviene così: “è andata buca la gara! Possibilità non poi tanto remota, considerato il periodo di crisi economica che costringono anche le associazioni di categoria a fare delle scelte e a prendere delle decisioni”.
“Ho voluto uscire fuori dagli schemi tradizionali di organizzazione, facendo un bando di gara, per evitare situazioni di monopolio merceologico – spiega Lumi – Ad ottobre era uscita una gara a progetto alla quale però non sono pervenute adesioni da parte dei privati mercatini o dalle associazioni”. Ma l’assessore prosegue: “allora si è deciso per trasformare il tutto in una trattativa privata, sempre interessando le associazioni di categoria, nella quale il Comune chiedeva un’offerta proprio per il classico mercatino della piazza antistante Palazzo Rosso”. Ma anche in questa forma, non è stata presentata nessuna offerta. “Così la decisione della Giunta si è dovuta indirizzare sulla strada del non fare questo mercatino”.
Un Lumi (nella foto a destra) dispiaciuto, che ammette “vi assicuro che ce l’ho messa tutta“, sottolinea però quale alternativa è stata scelta al posto del mercatino natalizio in legno affinché si crei quel trait d’union tra via Dante e l’altra parte del centro cittadino. “Ci sarà una giostra vicino alla libreria Fissore e altre due saranno posizionate in piazza Santo Stefano e in piazza Marconi”. Ma Lumi espone all’aula della commissione la sua idea, ancora in fase di valutazione, di un trenino, con fermata proprio vicino alla giostra di piazza della Libertà per creare un continuum con via Dante. Tutta colpa della crisi? Così sembra. “Purtroppo le difficoltà economiche non riguardano solo l’amministrazione comunale, ma anche i privati dei mercatini che non hanno avanzato offerte, con un atteggiamento di disinteresse” ha aggiunto Lumi. Mentre la consigliera Vittoria Poggio, madre della delibera del Consiglio comunale sul tema dei mercatini, interviene così: “è andata buca la gara! Possibilità non poi tanto remota, considerato il periodo di crisi economica che costringono anche le associazioni di categoria a fare delle scelte e a prendere delle decisioni”.
Nel corso della commissione, presieduta da Foglino, sono state presentate dall’amministrazione anche due bozze: una relativa all’elenco di mercatini e delle attività volte alla partecipazione e al coinvolgimento cittadino (soprattutto nelle ricorrenze festive), come era stato richiesto dalla minoranza nell’ultima seduta, l’altra relativa alle norme di comportamento cui devono attenersi questi mercati ambulanti.
Alcune polemiche, ma costruttive, sulla collocazione all’interno della città di queste attività “che potrebbero animare alcune zone più desolate”, è stato fatto notare da Giorgio Abonante (nella foto a sinistra). E’ il consigliere del Pd che rimarca anche la contrarietà alla collocazione di una delle tre giostre in piazza Santo Stefano, “con rischio di rovinare il sagrato della chiesa”. Perché non un mercatino? Delle bancarelle? “Perché non ho ricevuto risposte nemmeno per il mercato che l’anno scorso era collocato nella piazza in fondo a via Milano”, risponde l’assessore.
Su numerose annotazioni del consigliere Abonante si trova d’accordo anche Vittoria Poggio (nella foto a destra) che rimarca la necessità di “una maggiore collaborazione con le associazioni del settore, che possono dare consigli e spunti utili all’amministrazione”. Il consigliere Paolo Bellotti domanda invece se le attività nell’elenco presentato all’aula non comprendano anche eventi che vanno ben oltre le competenze della Giunta fino a fine mandato: “il calendario dei mercati e delle fiere per tutto il 2012?”. “E’ un mero elenco, una bozza, che come premesso – risponde Lumi – è suscettibile di modifiche. Non è un mettere le mani avanti, anche perché c’è ancora da fare il riassestamento di Bilancio e bisogna vedere quali sono le prospettive previsionali per il 2012″. E aggiunge sorridendo: “Non sono solito, e nemmeno voglio, fare voli pindarici io!”.
Un’osservazione interessante arriva dal rappresentante dell’Ascom presente in commissione. “La necessità di sancire un regolamento comportamentale si riferisce alle attività presenti nell’elenco, ma deve interessare anche quelle iniziative collaterali che qui non sono citate, ma che devono essere integrate agli eventi di maggiore peso organizzati in città”. Secondo l’Ascom è necessario creare una sinergia per meglio integrare tutti gli eventi, senza lasciare le attività più piccole “libere”, per evitare che tutto ciò, alla fine, vada a discapito del commercio.
Alcune polemiche, ma costruttive, sulla collocazione all’interno della città di queste attività “che potrebbero animare alcune zone più desolate”, è stato fatto notare da Giorgio Abonante (nella foto a sinistra). E’ il consigliere del Pd che rimarca anche la contrarietà alla collocazione di una delle tre giostre in piazza Santo Stefano, “con rischio di rovinare il sagrato della chiesa”. Perché non un mercatino? Delle bancarelle? “Perché non ho ricevuto risposte nemmeno per il mercato che l’anno scorso era collocato nella piazza in fondo a via Milano”, risponde l’assessore.
Su numerose annotazioni del consigliere Abonante si trova d’accordo anche Vittoria Poggio (nella foto a destra) che rimarca la necessità di “una maggiore collaborazione con le associazioni del settore, che possono dare consigli e spunti utili all’amministrazione”. Il consigliere Paolo Bellotti domanda invece se le attività nell’elenco presentato all’aula non comprendano anche eventi che vanno ben oltre le competenze della Giunta fino a fine mandato: “il calendario dei mercati e delle fiere per tutto il 2012?”. “E’ un mero elenco, una bozza, che come premesso – risponde Lumi – è suscettibile di modifiche. Non è un mettere le mani avanti, anche perché c’è ancora da fare il riassestamento di Bilancio e bisogna vedere quali sono le prospettive previsionali per il 2012″. E aggiunge sorridendo: “Non sono solito, e nemmeno voglio, fare voli pindarici io!”.
Un’osservazione interessante arriva dal rappresentante dell’Ascom presente in commissione. “La necessità di sancire un regolamento comportamentale si riferisce alle attività presenti nell’elenco, ma deve interessare anche quelle iniziative collaterali che qui non sono citate, ma che devono essere integrate agli eventi di maggiore peso organizzati in città”. Secondo l’Ascom è necessario creare una sinergia per meglio integrare tutti gli eventi, senza lasciare le attività più piccole “libere”, per evitare che tutto ciò, alla fine, vada a discapito del commercio.