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Processo Polo chimico, si attende la decisione del Gup
Davanti al giudice per l'udienza preliminare hanno parlato oggi gli avvocati della difesa che ancora non erano stati ascoltati. Si attende a breve in pronunciamento che stabilirà per chi dei 36 indagati proseguirà il processo
Davanti al giudice per l'udienza preliminare hanno parlato oggi gli avvocati della difesa che ancora non erano stati ascoltati. Si attende a breve in pronunciamento che stabilirà per chi dei 36 indagati proseguirà il processo
Sono riprese questa mattina, davanti al Gup, le udienze dei 36 tra dirigenti ed ex amministratori nell’ambito del procedimento sull’inquinamento del polo chimico di Spinetta Marengo. Oggi hanno esposto le loro ragioni gli ultimi due indagati, che ancora non erano stati ascoltati. La decisione di rinvio a giudizio per i 36 coinvolti, ovvero l’archiviazione, o la modifica dei capi di imputazione (al momento inquinamento doloso e mancata bonifica) era attesa in giornata ma, data la complessità del procedimento, la decisione, con le relative motivazioni, potrebbe arrivare solo fra qualche giorno.
L’indagine, condotta dal Pm Riccardo Ghio aveva portato all’individuazione di 36 persone, tutti dirigenti o ex amministratori della aziende che operano nel polo chimico di Spinetta, presunti responsabili dell’inquinamento prodotto nel tempo dagli scarti di lavorazione, stoccati nelle discariche dello stabilimento. Negli anni scorsi era stata riscontrata la presenza di diversi inquinanti anche nei terreni e nelle falde fuori dal perimetro del polo industriale.
Nel procedimento si sono costituiti una sessantina di parti civili tra sindacati, residenti di Spinetta, società ambientaliste, tutte ammesse.
Secondo l’accusa l’ipotesi di reato è quella di inquinamento doloso e mancata bonifica in quanto gli indagati sarebbero stati a conoscenza dei livelli di inquinamento.
L’indagine, condotta dal Pm Riccardo Ghio aveva portato all’individuazione di 36 persone, tutti dirigenti o ex amministratori della aziende che operano nel polo chimico di Spinetta, presunti responsabili dell’inquinamento prodotto nel tempo dagli scarti di lavorazione, stoccati nelle discariche dello stabilimento. Negli anni scorsi era stata riscontrata la presenza di diversi inquinanti anche nei terreni e nelle falde fuori dal perimetro del polo industriale.
Nel procedimento si sono costituiti una sessantina di parti civili tra sindacati, residenti di Spinetta, società ambientaliste, tutte ammesse.
Secondo l’accusa l’ipotesi di reato è quella di inquinamento doloso e mancata bonifica in quanto gli indagati sarebbero stati a conoscenza dei livelli di inquinamento.