Nuova perizia per l’omicidio di via Paolo Sacco
Il Gip ha disposto una nuova perizia per stabilire se Monia Nobile e Paolo Belardi erano capaci di intendere mentre uccidevano Gianpierluigi Cannetti
Il Gip ha disposto una nuova perizia per stabilire se Monia Nobile e Paolo Belardi erano capaci di intendere mentre uccidevano Gianpierluigi Cannetti
I due avevano aggredito la vittima, che era in stato di ubriachezza, al rientro da una cena, nell’abitazione di Cannetti. Davanti agli inquirenti, Nobile e Belardi hanno raccontato di aver reagito ad una serie di angherie messe in atto dal Cannetti. La coppia era originaria di Enna. Dopo la separazione, Monia si era trasferita ad Alessandria, dove era residente anche il patrigno, il Belardi. I rapporti tra i due coniugi non si erano però interrotti e il Cannetti veniva spesso in città dove aveva anche affittato un appartamento di via Paolo Sacco. La sera del 3 maggio, la donna avrebbe chiamato in aiuto il patrigno e, dopo aver colpito a morte il marito, hanno nascosto il cadavere in un bidone nel garage vicino all’abitazione del Belardi, fino a che non è stato scoperto.