25 novembre: Giornata nazionale contro la violenza sulle donne
In occasione di questa giornata, nella sala Giunta del Comune di Alessandria si terrà venerdì 25 novembre alle 18,30 un convegno sul rapporto "lavoro-mamma-lavoro". Domande e risposte sulla discriminazione di molte donne al rientro sul luogo di lavoro dopo la maternità
In occasione di questa giornata, nella sala Giunta del Comune di Alessandria si terrà venerdì 25 novembre alle 18,30 un convegno sul rapporto "lavoro-mamma-lavoro". Domande e risposte sulla discriminazione di molte donne al rientro sul luogo di lavoro dopo la maternità
“La violenza sulle donne – spiega l’assessore Teresa Curino – non è solo quella fisica. Esiste anche quella più fine, cioè quella psicologica”. E prosegue: “in questa giornata l’intento è quello di guardare a 360 gradi la figura della donna, come figlia, come mamma, come dome donna sposata o che ha un compagno, come donna che lavora”.
Nel corso del convegno, che si terrà nella sala Giunta di Palazzo Rosso venerdì 25 novembre alle 18,30, con libero ingresso a tutti, verranno affrontate alcune delle tematiche che fanno riferimento alle più frequenti problematiche che le donne mamme si trovano ad affrontare al rientro sul luogo di lavoro, passato il periodo della maternità. L’allontanamento dal posto di lavoro per la gravidanza determina di fatto nel contesto lavorativo alcuni cambiamenti: spostamento di sede o ufficio, ridimensionamento delle mansioni e delle competenze. “Questo dibattito – sottolinea l’assessore alle Pari Opportunità – vuole portare esperienza di come, nonostante tutto, si possa essere mamme e lavoratrici attente, riprendendo il proprio posto e ruolo nell’ambiente di lavoro con serenità“.
Stesso discorso che viene ripreso anche dalla presidente della Consulta comunale Pari Opportunità, Rosa Mazzarello Fenu. “E’ un dato di oggi che le violenze fisiche sulle donne raggiungono ancora un’alta percentuale, 20 mila casi nell’ultimo scorcio di anno”. Ma sottolinea: “in occasione della giornata internazionale del 25 novembre, abbiamo scelto di portare una riflessione su un’altra forma di violenza, ancora troppo sottovalutata, che è quella psicologica, soprattutto in riferimento al periodo pot-maternità di quelle donne che rientrano a lavorare“.
Come spiega infatti la dirigente Avvocatura del Comune, Orietta Bocchio, “nei casi più gravi, si parla in termini giuridici di ‘mobbing di genere’ che determina l’isolamento all’interno del contesto lavorativo, la dequalificazione professionale e talvolta anche l’obbligo a subire comportamenti persecutori e critiche psicologiche”. Una vera e propria forma di mobbing nei confronti della donna-mamma, che al rientro al lavoro deve già sostenere una situazione piuttosto difficile a livello emotivo-psicologico: “da un lato sente la distanza dal figlio, vissuta come forma di separazione o addirittura abbandono, dall’altro vive la condizione di ‘re-inserita’ nel mondo del lavoro, dopo la pausa della maternità”. Nel corso del convegno, quindi, l’avvocato Bocchio chiarirà sotto l’aspetto giuridico, la normativa vigente a tutela delle donne-mamme che rientrano a lavorare, dando alcune risposte concrete sul “cosa si può fare e come reagire” in caso di atteggiamenti di marginalizzazione sul posto di lavoro.
Anche l’aspetto prettamente psicologico sarà trattato nel convegno di venerdì. Sul “come combattere la discriminazione da un punto di vista psicologico” le risposte arriveranno dalla dottoressa Mara Guanti che proverà a delineare i cambiamenti della donna-mamma, dall’inizio della maternità al momento del rientro al lavoro. “La focalizzazione della psicologa – come ha spiegato la sua collaboratrice Cristina Pesce nel corso della conferenza stampa – sarà proprio sul doppio ruolo di ‘madre e lavoratrice’. Come si può conciliare l’aspetto di mamma con la voglia di crescita sotto il profilo professionale?”.
Proprio per l’importanza che si vuole dare a questo tema, soprattutto incentivandone il coinvolgimento della città di Alessandria, l’assessorato alle Pari Opportunità insieme all’università “A.Avogadro”, Facoltà di Giurisprudenza, ha promosso 2 borse di studio del valore di 1000 euro l’una. Una commissione ad hoc è stata formata per giudicare i due migliori lavori sul tema della violenza sulle donne, affrontati nelle tesi di laurea. “La commissione si è già riunita, dovrà visionare i lavori e a breve ci sarà anche la consegna delle due borse di studio”, ha concluso Teresa Curino.