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Turboespansione cogenerativa: inaugurazione a dicembre
La cabina di turboespansione progettata da Amag all'Aulara sarà accesa in questi giorni per prova. L'inaugurazione è prevista per il mese di dicembre. Innovazione e tecnologia che si fondono insieme in favore dell'ambiente, del risparmio energetico e dell'economia agricola locale. Presentata dal presidente Repetto in commissione politiche Ambientali
La cabina di turboespansione progettata da Amag all'Aulara sarà accesa in questi giorni per prova. L'inaugurazione è prevista per il mese di dicembre. Innovazione e tecnologia che si fondono insieme in favore dell'ambiente, del risparmio energetico e dell'economia agricola locale. Presentata dal presidente Repetto in commissione politiche Ambientali
La cabina dell’Aulara di turboespansione cogenerativa è quasi pronta per essere messa in funzione. “Un impianto il cui iter di realizzazione va avanti da circa un anno e mezzo – spiega il presidente del gruppo Amag che ha realizzato il brevetto – e che tra 5 o 6 giorni verrà acceso per le prime ‘prove in bianco’”. L’inaugurazione vera e propria del nuovo impianto di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, che riutilizza “vecchia” energia, avverrà tra il 10 e il 15 dicembre 2011. “L’Enel ha già dato corrente oggi, entro qualche giorno ci sarà anche il contatore per le accise e poi intorno al fine settimana si potranno iniziare a fare le prime prove per vedere se l’impianto funziona”, ha precisato Lorenzo Repetto.
Ma che cosa è in concreto il turboespansore? E a cosa serve? La presentazione è avvenuta in commissione consiliare politiche Ambientali, presieduta da Mario Bocchio.
E’ un impianto che permette di produrre energia elettrica grazie all’utilizzo di fonti rinnovabili, cioè olio vegetale come mais, girasole, grano, il cui residuo, ovvero i “fumi” vengono riutillizzati per produrre calore. Un modello che permette un grande risparmio energetico grazie alla produzione combinata di energia e calore.
Il fronte interessato da questo innovativo impianto, non è solo quello ambientale, di riduzione di emissioni di CO2 nell’aria, e quindi di diminuzione dell’inquinamento, ma è anche quello dell’economia agricola del nostro territorio. Infatti l‘utilizzo di oli vegetali non può che incentivare l’agricoltura dell’alessandrino.
700 tonnellate, pari a 2000 ettari di terreno, all’anno è il quantitativo di olio vegetale necessario al sistema di turboespansione, mentre 4 milioni 500 mila KWh elettici all’anno, pari al consumo di 1000 famiglie è il ricavato di produzione elettrica, che Amag venderà a Enel. Come spiega il presidente Repetto: “il grosso cambiamento è avvenuto anche grazie al filtro progettato da Mitsubishi, grazie al quale ora è possibile la miscela, la rotazione degli oli vegetali senza che il sistema si blocchi“. E parlando di numeri Repetto specifica: “si è passati dai 65 milioni ai 160 milioni di metri cubi di gas venduto”.
Un impianto di prestigio per la città di Alessandria, con il proposito di farlo diventare un progetto anche per altre zone d’Italia. Il costo di tutta l’operazione è di 1 milione 500 mila euro (oggi con leasing), recuperabili in tre anni. Che porterà però, a detta del presidente Amag, un domani ad un utile stimato in 1 milione 100 mila euro.
Ma che cosa è in concreto il turboespansore? E a cosa serve? La presentazione è avvenuta in commissione consiliare politiche Ambientali, presieduta da Mario Bocchio.
E’ un impianto che permette di produrre energia elettrica grazie all’utilizzo di fonti rinnovabili, cioè olio vegetale come mais, girasole, grano, il cui residuo, ovvero i “fumi” vengono riutillizzati per produrre calore. Un modello che permette un grande risparmio energetico grazie alla produzione combinata di energia e calore.
Il fronte interessato da questo innovativo impianto, non è solo quello ambientale, di riduzione di emissioni di CO2 nell’aria, e quindi di diminuzione dell’inquinamento, ma è anche quello dell’economia agricola del nostro territorio. Infatti l‘utilizzo di oli vegetali non può che incentivare l’agricoltura dell’alessandrino.
700 tonnellate, pari a 2000 ettari di terreno, all’anno è il quantitativo di olio vegetale necessario al sistema di turboespansione, mentre 4 milioni 500 mila KWh elettici all’anno, pari al consumo di 1000 famiglie è il ricavato di produzione elettrica, che Amag venderà a Enel. Come spiega il presidente Repetto: “il grosso cambiamento è avvenuto anche grazie al filtro progettato da Mitsubishi, grazie al quale ora è possibile la miscela, la rotazione degli oli vegetali senza che il sistema si blocchi“. E parlando di numeri Repetto specifica: “si è passati dai 65 milioni ai 160 milioni di metri cubi di gas venduto”.
Un impianto di prestigio per la città di Alessandria, con il proposito di farlo diventare un progetto anche per altre zone d’Italia. Il costo di tutta l’operazione è di 1 milione 500 mila euro (oggi con leasing), recuperabili in tre anni. Che porterà però, a detta del presidente Amag, un domani ad un utile stimato in 1 milione 100 mila euro.
Ovviamente sul versante agricolo, come ricorda Repetto, “non siamo certo noi ad andare dai singoli agricoltori”, ma il tramite tra l’azienda e il mondo agricolo è il Consorzio agricolo provinciale, che è una cooperativa di soci. “Proprio per creare sinergia con il Consorzio – spiega Repetto – faremo partire a breve una gara per la fornitura di olio vegetale in Italia, con la promozione della ‘filiera corta’ per sottrarre alti costi e incentivare la promozione locale”.