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Progetto Turboespansore. Bocchio: “Servirà anche a smuovere l’economia agricola alessandrina”
Lunedì verrà presentato nel corso della commissione politiche Ambientali il progetto del Turboespansore. Bocchio: Servirà anche a smuovere leconomia agricola alessandrina, afferma il presidente della commissione in un comunicato stampa che spiega sul fronte tecnico il funzionamento e i vantaggi di questo impianto firmato Amag
Lunedì verrà presentato nel corso della commissione politiche Ambientali il progetto del Turboespansore. Bocchio: ?Servirà anche a smuovere l?economia agricola alessandrina?, afferma il presidente della commissione in un comunicato stampa che spiega sul fronte tecnico il funzionamento e i vantaggi di questo impianto firmato Amag
“Con il turboespansione della cabina (progetto Aulara), realizzato grazie al Gruppo AMAG, la città di Alessandria dimostra di essere veramente all’avanguardia”: è quanto afferma il presidente della commissione politiche Ambientali, Mario Bocchio.
“Quando ci attacchiamo a una media o alta pressione SNAM – sottolinea Bocchio – ad Alessandria abbiamo una pressione di 50 bar, molto alta e difficile da trovare altrove: dobbiamo ridurla a 5 bar per entrare a 0.5 bar in casa dei cittadini per la fornitura del metano. Con la riduzione della pressione del gas, quest’ultimo si raffredda e gela: per riscaldarlo, quindi, consumiamo del metano. Con questa realizzazione possiamo pensare di far girare una turbina che permetta la produzione di energia anzichè consumarla per riscaldare il gas stesso”. E prosegue: “Questo progetto, fornisce il massimo della contribuzione sia con i certificati verdi che con quelli bianchi (0,282 euro per KW/h per 15 anni) e necessita di oli particolari (palma, vegetali) inizialmente si era presentato il problema dei filtri, perchè bastava che cambiasse il tipo di olio processato perchè la macchina in questione si fermasse. Mistubishi invece ha sviluppato un filtro in grado di reggere diversi tipi di olio: questo permetterà anche la rotazione tra le colture nei terreni dedicati e potrà quindi essere impiegato. Il turboespansore, (il cui progetto ha una cadenza di 15 anni) permetterà la produzione di energia elettrica pari a 4 milioni e mezzo di KW/h per l’Aulara, tramite l’utilizzo di 700-750 tonnellate di olio vegetale, in una filiera corta (cioè con estensione massima pari a 70 km dall’impianto, pena l’aumento sconsiderato delle spese di trasporto degli oli stessi)”. Bocchio evidenzia con orgoglio, oltre ai dati appena snocciolati, “come questo progetto potrà servire a smuovere l’economia agricola alessandrina (saranno utilizzati tra i 1000 e i 2000 ettari di campi agricoli per la coltivazione, sostituendo queste colture alla barbabietola da zucchero). E’ previsto anche il coinvolgimento delle Associazioni degli agricoltori”.
“Quando ci attacchiamo a una media o alta pressione SNAM – sottolinea Bocchio – ad Alessandria abbiamo una pressione di 50 bar, molto alta e difficile da trovare altrove: dobbiamo ridurla a 5 bar per entrare a 0.5 bar in casa dei cittadini per la fornitura del metano. Con la riduzione della pressione del gas, quest’ultimo si raffredda e gela: per riscaldarlo, quindi, consumiamo del metano. Con questa realizzazione possiamo pensare di far girare una turbina che permetta la produzione di energia anzichè consumarla per riscaldare il gas stesso”. E prosegue: “Questo progetto, fornisce il massimo della contribuzione sia con i certificati verdi che con quelli bianchi (0,282 euro per KW/h per 15 anni) e necessita di oli particolari (palma, vegetali) inizialmente si era presentato il problema dei filtri, perchè bastava che cambiasse il tipo di olio processato perchè la macchina in questione si fermasse. Mistubishi invece ha sviluppato un filtro in grado di reggere diversi tipi di olio: questo permetterà anche la rotazione tra le colture nei terreni dedicati e potrà quindi essere impiegato. Il turboespansore, (il cui progetto ha una cadenza di 15 anni) permetterà la produzione di energia elettrica pari a 4 milioni e mezzo di KW/h per l’Aulara, tramite l’utilizzo di 700-750 tonnellate di olio vegetale, in una filiera corta (cioè con estensione massima pari a 70 km dall’impianto, pena l’aumento sconsiderato delle spese di trasporto degli oli stessi)”. Bocchio evidenzia con orgoglio, oltre ai dati appena snocciolati, “come questo progetto potrà servire a smuovere l’economia agricola alessandrina (saranno utilizzati tra i 1000 e i 2000 ettari di campi agricoli per la coltivazione, sostituendo queste colture alla barbabietola da zucchero). E’ previsto anche il coinvolgimento delle Associazioni degli agricoltori”.