Fabbio alla Corte dei Conti di Torino: “disposti ad apportare cambiamenti, ma senza ammissione di colpa”
E' durata un'ora circa l'audizione del sindaco di Alessandria Piercarlo Fabbio, con l'assessore al Bilancio Luciano Vandone e il ragioniere capo Carlo Alberto Ravazzano. Arriva la comunicazione ufficiale del primo cittadino, con un riferimento all'eredità delle precedenti amministrazioni
E' durata un'ora circa l'audizione del sindaco di Alessandria Piercarlo Fabbio, con l'assessore al Bilancio Luciano Vandone e il ragioniere capo Carlo Alberto Ravazzano. Arriva la comunicazione ufficiale del primo cittadino, con un riferimento all'eredità delle precedenti amministrazioni
“Siamo un ente, e come tali, disposti a cambiare ciò che ci viene chiesto sulla base di una interpretazione diversa dei dati e dei conti, ma non certo per un’ammissione di colpa o per sanare errori che non abbiamo commesso”. Con queste parole ufficiali del sindaco Fabbio si delinea la linea “politico amministrativa” seguita dal primo cittadino e dalla sua giunta nel corso dell’audizione di oggi alla Corte dei Conti di Torino. “Un colloquio franco e sincero, in un clima cordiale, favorevole al ragionamento” quello che nella mattinata di oggi ha visto il sindaco protagonista di fronte alla sezione di Controllo, che è stata l’occasione per spiegare ” le nostre macropolitiche di bilancio – ha detto Fabbio – , senza entrare nelle questioni puntuali sulle quali abbiamo prodotto nei giorni scorsi una dettagliata memoria”. Un riferimento preciso e dettagliato è stato fatto anche “all’indebitamento che abbiamo ereditato dall’amministrazione precedente, dal 2002 al 2005”.
14:00 Audizione terminata
E’ da poco terminata l’audizione del sindaco Piercarlo Fabbio, dell’assessore Luciano Vandone e del ragioniere capo Carlo Ravazzano davanti alla Corte dei Conti di Torino. Ancora frammentarie le indiscrezioni relative all’esito dell’incontro che è durato un’ora circa. Mentre il collegio della Corte ha ribadito le 25 osservazioni contenute nel documento già consegnato agli amministratori, il sindaco avrebbe rassicurato l’organo di controllo affermando che saranno recuperate le risorse necessarie mancanti, attraverso il recupero dell’evasione e l’alienazione di beni comunali. Fabbio e la giunta hanno quindi scelto la linea della difesa del proprio operato, portato avanti “per il bene della città”, accogliendo però solo alcune delle osservazioni. La Corte si sarebbe limitata a prendere atto delle risposte. Si attende nel pomeriggio un comunicato ufficiale da parte di Palazzo Rosso.
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Una mattinata lunga quella di ieri, mercoledì 16 novembre per il primo cittadino e la sua giunta, riunitasi nelle stanze di Palazzo Rosso per scegliere la “linea amministrativa” e inquadrare le risposte da fornire oggi alla Corte dei Conti di Torino. Anche quella di oggi, 17 novembre, infatti sarà una giornata impegnativa per Piercarlo Fabbio, per l’assessore al Bilancio Luciano Vandone e per il ragioniere capo Carlo Alberto Ravazzano, attesi in audizione dalla sezione di Controllo della Corte dei Conti di Torino (che era prevista per il 9 novembre ed è stata rimandata).
L’ipotesi auspicata da molti (compresi i media nazionali) è che la Corte dei Conti di Torino chieda “di rifare, di modificare” i capitoli di bilancio che sono critici. E per questo lavoro (che dovrebbe essere eseguito dal tanto agognato “gruppo di lavoro”, che però non si è ancora formato) la sezione Controllo darà un determinato tempo (piuttosto breve si presume), notificando questa sua “scelta” anche al Prefetto di Alessandria (Francesco Paolo Castaldo, nella foto) che dovrà verificare che tutto venga “eseguito secondo le procedure e le tempistiche” corrette. Ma forse il grande nemico è proprio il tempo: il termine ultimo per il bilancio preventivo 2011 è il 30 novembre. Quindi l’altra strada percorribile è quella che si superi la scadenza senza correzioni, che sarebbe come non adempiere ai termini temporali che la legge dà, e che comporterebbe l’intervento obbligatorio del Prefetto per dare un altro margine di giorni (20 circa) per un nuovo controllo. Qualora non vi fossero nuovamente correzioni, si passa allo scioglimento dell’amministrazione.
Tutte queste ipotesi sono accompagnate però da una strada parallela seguita dalla Procura di Alessandria, con un’indagine aperta in corso per “truffa ai danni dello Stato”. La perizia sembrerebbe essere già stata stilata e potrebbe far saltare tutto il percorso prima descritto, qualora intervenissero i “rilievi penali”, sia nei confronti degli amministratori che dei consiglieri che hanno approvato il bilancio. A questo punto tutto passerebbe nelle mani della terza sezione della Corte dei Conti, quella giurisdizionale, e si procederebbe con una formula uguale e identica a quella dei processi penali. Ma questa è un’altra storia…almeno per il momento.
Nei prossimi giorni si avrà “nero su bianco” la pronuncia (e le relative richieste) della Corte dei Conti, ma già domani pomeriggio magari sarà possibile avere un’idea di come è andata l’audizione per iniziare a capire quale sarà la strada da intraprendere.