Balduzzi: “lavoreremo con impegno generoso e disinteressato”
Il neo ministro della Salute sarà oggi a Roma per la fiducia: "Monti ci ha chiesto di fare squadra e di lavorare con impegno generoso e disinteressato", ha detto
Il neo ministro della Salute sarà oggi a Roma per la fiducia: "Monti ci ha chiesto di fare squadra e di lavorare con impegno generoso e disinteressato", ha detto
Il professore di diritto costituzionale che vive da tempo in città, si dice pronto “a lavorare con impegno generoso e disinteressato”, insieme alla squadra che oggi si recherà davanti al Parlamento per la fiducia. Balduzzi, nelle sue prime dichiarazioni, ha messo in evidenza come intenda preservare e promuovere il diritto alla salute dei cittadini.
Presso l’Università del Piemonte Orientale “A. Avogadro” Balduzzi (foto a destra) è stato dal 2008, coordinatore del dottorato di ricerca su “Autonomie locali, servizi pubblici e diritti di cittadinanza” e, dal 2007, direttore del Centro di Eccellenza Interfacoltà di servizi per il Management Sanitario. Solo nelle ultime settimane ha accettato una cattedra presso l’Università Cattolica di Milano.
Vogherese di nascita, consegue nel marzo 1979 la laurea in Giurisprudenza presso l’Università degli studi di Genova discutendo con il prof. Lorenzo Acquarone una tesi sul tema “Il controllo della Corte dei conti sui decreti-legge e sui decreti delegati” (massimo dei voti e dignità di stampa), ha compiuto, sotto la guida del prof. Federico Sorrentino, studi di diritto costituzionale europeo presso la Commissione della Comunità economica europea (1981-1982) e l’Istituto universitario europeo e di diritto costituzionale comparato presso l’Università di Paris X – Nanterre (1985-1986), sotto la guida del prof. Michel Troper.
È stato consigliere giuridico dei Ministri della difesa (1989-1992), della sanità (1996-2000) e delle politiche per la famiglia (2006-2008). Ha ricoperto l’incarico di Capo dell’ufficio legislativo del Ministero della sanità dal 1997 al 1999, presiedendo altresì la Commissione ministeriale per la riforma sanitaria. Dal 2009 è presidente del Nucleo di valutazione dell’Azienda ospedaliero-universitaria “Maggiore della Carità” di Novara e, dal 2006, del Comitato di Indirizzo dell’Azienda ospedaliero-universitaria Policlinico Sant’Orsola-Malpighi di Bologna. È presidente, dal febbraio 2007, dell’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (Age.na.s). È componente del Comitato scientifico delle riviste “Quaderni regionali”, “Amministrazione in cammino”, Politiche sanitarie”,“Dialoghi” e “Studium”.
Dal 2002 al 2009 è stato presidente nazionale del Movimento ecclesiale di impegno culturale (MEIC, già Movimento Laureati di Azione Cattolica) e attualmente è componente per l’Italia dello European Liaison Committee di Pax Romana-Miic (Mouvement international des intellectuels catholiques) – Icmica (International Catholic Mouvement for Intellectual and Cultural Affairs).
È direttore, dal 2003, del bimestrale culturale “Coscienza”. Ha fondato e diretto, dal 1989 al 1992, la rivista culturale “Nuova politeia”.
Insieme alla nomina, sono arrivati anche i primi commenti, in particolare da parte dell’area Pd. Dopo il segretario provinciale Daniele Borioli, è infatti intervenuto l’onorevole Mario Lovelli: “Con la nomina di Renato Balduzzi, Elsa Fornero e Francesco Profumo la rappresentanza “piemontese ” nel Governo appare certamente di alto profilo sia per la specifica competenza scientifica, accademica e professionale, sia per l’esperienza più propriamente legata ai ruoli dagli stessi rivestiti nelle istituzioni in cui hanno avuto ed hanno incarichi di rilievo. In particolare è significativo che siano stati nominati ministri della Salute e dell’Istruzione due personalità del mondo universitario legate all’esperienza sviluppata in provincia di Alessandria dall’Università del Piemonte Orientale e dal Politecnico di Torino. A loro va pertanto un particolare incoraggiamento nel momento in cui esprimo pieno appoggio al presidente Mario Monti e al suo governo che si apprestano a chiedere la fiducia alle Camere. Quello che serve è un programma per la ricostruzione, la crescita e l’equità sociale a cui il PD intende assicurare il suo sostegno nell’interesse del Paese”.