Bilanci comunali: due esperti dell’Ifel (Anci) per il gruppo di lavoro
Il tavolo di lavoro composto da tre "saggi" in materia di bilanci non è stato ancora formato a causa della mancata disponibilità dei due esperti nominati dal primo cittadino. A sostituirli saranno due professionalità dell'Istituto per la Finanza e l'Economia locale, ma il tempo stringe
Il tavolo di lavoro composto da tre "saggi" in materia di bilanci non è stato ancora formato a causa della mancata disponibilità dei due esperti nominati dal primo cittadino. A sostituirli saranno due professionalità dell'Istituto per la Finanza e l'Economia locale, ma il tempo stringe
E infatti, anche se non si conoscono ancora nomi e cognomi, sembra che i due nuovi “saggi” siano stati individuati. Sono due professionalità dell’Ifel, l’Istituto per la Finanza e l’Economia locale, proposti al sindaco Fabbio direttamente dal vicesegretario generale dell’Anci (Associazione nazionale comuni italiani), socio fondatore di questo istituto, Alessandro Gargani. Secondo quelli che sono gli obiettivi della Fondazione Anci, di tutela e rappresentanza degli interessi dei Comuni italiani, l’Ifel è un istituto che vanta numerosi esperti, di competenza e professionalità, in materia di bilanci e di conti comunali.
Un tavolo di lavoro, di tecnici, che parte un po’ in ritardo sulla tabella di marcia, ma che entro la fine di novembre, obbligatoriamente, deve riuscire a stilare una serie di punti sui quali lavorare per apportare le dovute modifiche ai bilanci “criticati” dalla Corte dei Conti.
Allo stesso tempo, dopo l’audizione del sindaco Fabbio (nella foto a destra) giovedì 17 novembre alla Corte dei Conti di Torino nel corso della quale si dovrebbero avere risposte da parte dell’amministrazione sulla serie di voci “anomale” riscontrate nell’ultimo documento della sezione di Controllo, entro una settimana si dovrebbero avere anche le richieste di modifica dei bilanci 2010 e 2011 da parte della stessa Corte dei Conti.
Ricordando che i punti sottolineati dalla Corte dei Conti, per il rendiconto 2010 e il bilancio preventivo 2011, sono 25 si può facilmente dedurre come il più problematico sia sicuramente il bilancio consuntivo 2010. Anche perché per l’anno in corso è ancora previsto un riassestamento di bilancio, nel quale si prevedono “nuove entrate” per la liberalizzazione dell’Amiu e per alcune cartolarizzazioni (per un totale di quasi 20 milioni). Mentre il più importante da “sistemare” è il rendiconto 2010, considerando inoltre la possibilità di una “uscita fuori dal Patto di Stabilità”, che comporterebbe conseguenze a catena anche per il 2011.