Passeggiando per le vie di Alessandria nel 1861
Il primo dei tre incontri organizzati alla biblioteca civica, omaggio ai 150 anni dell'Unità d'Italia. Un giro turistico d'eccezione guidato dall'architetto Annalisa Dameri, che ha immaginato di seguire il percorso di due architetti dellepoca: Leopoldo Valizone e Alessandro Antonelli
Il primo dei tre incontri organizzati alla biblioteca civica, omaggio ai 150 anni dell'Unità d'Italia. Un giro turistico d'eccezione guidato dall'architetto Annalisa Dameri, che ha immaginato di seguire il percorso di due architetti dell?epoca: Leopoldo Valizone e Alessandro Antonelli
A fare da guida in questo giro turistico particolare, attraverso le immagini dell’epoca, è stata l’architetto Annalisa Dameri, alessandrina, docente di Storia dell’Architettura presso il Politecnico di Torino, che ha immaginato di seguire il percorso di due architetti dell’epoca: Leopoldo Valizone e Alessandro Antonelli. Il primo era l’architetto municipale di Alessandria, figura che racchiudeva in sé i compiti dell’attuale ufficio tecnico, mentre il secondo, diventato famoso per la Mole torinese, era un enfant prodige dell’architettura e ad Alessandria progettò l’ampliamento dell’ospedale.
La prima tappa è stata la ferrovia alessandrina che, con suo il tetto fatto di centine in legno e metallo, gareggiava per innovatività solo con quella di Philadelphia, poi abbiamo seguito i due personaggi attraverso i giardini pubblici, spazio pensato come raccordo tra la ferrovia, simbolo di progresso, e il cuore della città. Una città che doveva soddisfare le esigenze del nuovo ceto sociale allora emergente, quello borghese.
Siamo dunque arrivati in Piazza Reale (l’attuale Piazza della Libertà), dove campeggiava l’allora teatro comunale, progettato solo in parte da Valizone e finito dall’architetto Caselli, per poi proseguire verso la Cattedrale, opera di Cristoforo Valizone, padre di Leopoldo, che aveva trasformato il preesistente convento dei domenicani. Anche l’attuale Biblioteca civica ha subito un profondo cambiamento nel tempo, da macello pubblico, come l’aveva pensata Valizone, fino alla riconversione in senso culturale. Il viaggio si è concluso in quelli che erano considerati «luoghi di segregazione del male», come ha spiegato l’architetto Dameri, ovvero il carcere, l’ospedale, il cimitero. E possiamo pensare che, come da noi del pubblico, sicuramente questa passeggiata sia stata molto apprezzata anche dal famoso Antonelli.
Il viaggio nella storia di Alessandria continua ancora per due lunedì, alle ore 18, sempre nella Biblioteca civica: il 14 novembre Roberto Livraghi e Cesare Manganelli parleranno dei Personaggi alessandrini dell’anno 1861, mentre lunedì 21 novembre Patrizia Bigi, responsabile della Biblioteca Civica, condurrà il pubblico Nella Biblioteca Civica di Alessandria,150 anni fa.