Raccolta rifiuti, via libera alla parziale cessione di Amiu
Il tema principale del Consiglio comunale di ieri sera è stato quello relativo alla concessione ad Amiu di partecipare al bando di gara europeo con un partner pubblico, in seno alle nuove disposizioni sulle liberalizzazioni dei servizi pubblici locali. Per l'opposizione "troppa fretta, operazione fatta solo per sanare il bilancio"
Il tema principale del Consiglio comunale di ieri sera è stato quello relativo alla concessione ad Amiu di partecipare al bando di gara europeo con un partner pubblico, in seno alle nuove disposizioni sulle liberalizzazioni dei servizi pubblici locali. Per l'opposizione "troppa fretta, operazione fatta solo per sanare il bilancio"
La delibera per la partecipazione della società a questa gara come richiesto dalla Unione Europea con le nuove normative in materia di “liberalizzazione dei servizi pubblici locali”, trasformata ieri in ultima battuta con un emendamento del capogruppo Priano, ha visto la “non partecipazione al voto” in commissione dei due commissari dell’opposizione. La linea sembrava quella della “non partecipazione” per “cedere ogni responsabilità alla maggioranza nella votazione”.
In realtà, poi, nella votazione in Consiglio la minoranza ha optato per il voto, anche se ovviamente contrario. Ai banchi dell’opposizione, con voto sfavorevole si sono aggiunti anche i due consiglieri de La Desta, Rovito e Prigione, mentre il consigliere Udc, Bianchini, si è astenuto. Il provvedimento passa con esito favorevole con 1 astenuto, 11 contrari e 20 favorevoli.
L’assessore al Bilancio, Luciano Vandone, nel corso della presentazione ha più volte sottolineato la “necessità di questa operazione per non andare contro la legge“. Non solo entro marzo 2012 l’Unione Europea chiede che vengano attuate queste privatizzazioni dei servizi pubblici locali, ma nel caso specifico di Amiu la fretta dell’operazione è dettata “dalla cessione della concessione in house del servizio a fine dicembre 2011“. Senza contare che le concessioni in house, ormai sono l’eccezione, visto che il rinnovo di concessioni amministrative, passa solo più attraverso bandi di gare pubbliche.
Dai banchi della minoranza si contesta l’impostazione e il contenuto della delibera che si andava a votare, che i consiglieri Scagni, Ivaldi e Bellotti hanno più volte rimarcato essere un “copia e incolla” di una determina dirigenziale di qualche giorno precedente (27 ottobre 2011) firmata e con decisioni già prese dal ragionier capo Ravazzano. Viene contestata la mancanza di tempo (sottolineata anche in commissione dal Collegio dei Revisori), la “fretta” dell’amministrazione per un’operazione delicata che mette a rischio il futuro di Amiu e dei suoi dipendenti. E ancora la mancanza di una convenzione con gli altri 24 comuni del Consorzio di Bacino. Il tutto solo per avere delle “entrate” che vadano a sanare il riassestamento di bilancio di novembre. Questo il parere condiviso da molti della minoranza. Barberis poi, a ragion veduta chiede: “ma avete pensato alle conseguenze nel caso eventuale che Amiu non vinca la gara?”.
Ivaldi in più occasioni sottolinea la pericolosità e l’incognita che sta dietro a questa operazione, rimarcando più volte le “sorti” della società e dei lavoratori che la rappresentano, cercando soprattutto di far leva sulla Lega Nord, da sempre vicina ai cittadini e al bene della città.
Nulla ha potuto l’opposizione di fronte ad una maggioranza convinta nel valore dei tre punti che lo stesso Vandone ha elencato come obiettivi dell’operazione: “la salvaguardia dei 25 comuni di Amiu (Alessandria più i 24 del Consorzio di Bacino), la salvaguardia della vita stessa di Amiu (con il suo radicamento sul territorio e il lavoro dei suoi dipendenti) e la realizzazione di un raggruppamento integrato di imprese, tra cui una industriale con determinati requisiti, cioè pubblica, ma che abbia già partecipato a gara con esito positivo e sia iscritta all’albo”.