Spinetta, fuga dalla scuola media
Tracima il rio Lovassina, via Genova allagata, scuole evacuate. I genitori: dovevano tenerle chiuse, come ieri. La protezione civile è intervenuta per distribuire sacchi di protezione. Ruspe e idrovore in azione
Tracima il rio Lovassina, via Genova allagata, scuole evacuate. I genitori: ?dovevano tenerle chiuse, come ieri?. La protezione civile è intervenuta per distribuire sacchi di protezione. Ruspe e idrovore in azione
I mezzi dell’Amag hanno proseguito per tutta la giornata i lavori di pulizia e svuotamento delle cantine allagate nella zona Quartieruzzi. In strada anche tanti residenti intenti a ripulire chi il negozio, chi la zona antistante alla propria abitazione. Sulla chiusura della scuola media l’amministrazione fa presente che: “l’evacuazione non è strettamente legata all’emergenza maltepo ma ad un problema strutturale della scuola stessa che presenta sostanzialmente un ‘buco’ nello scantinato. L’ordinanza di chiusura del giorno precedente era legata, come già reso noto, alla necessità di lasciare libertà di azione e movimento ai mezzi della protezione civile. Oggi non c’era questa esigenza e non si potevano tenere chiuse scuole che non erano a rischio”.
Il Lovassina non ha risparmiato neppure questa volta i sobborghi di Litta e Spinetta. Dopo una notte di pioggia intensa, già alle 8 del mattino le strade risultavano invase dall’acqua color terra. Il livello ha iniziato a salire nel corso della mattinata e, al quel punto, dalla scuola media Alfieri sono partite le telefonate ai genitori, chiedendo di venire a riprendere i propri figli. “L’acqua che esce da un tombino, presumibilmente che scarica dal Lovassina, ha invaso la piazza Maino, antistante la scuola – dice la responsabile della media Alfieri – c’è il rischio che l’acqua possa entrare nei locali e, dopo esserci consultati con il Comune, abbiamo chiamato i genitori affinché venissero a riprendere i figli poiché non sappiamo come sarà la situazione all’una, orario di uscita”. Sul posto sono arrivati gli uomini della protezione civile e di Amag con le idrovore. Il rischio è quello che l’acqua possa invadere il locale caldaia e mandare il blocco il riscaldamento. “Devo dire che lo sgombero è avvenuto con la massima calma e ordine”, dice la responsabile. I genitori, tuttavia, non hanno risparmiato critiche: “hanno tenuto la scuola chiusa ieri, avrebbero duvuto prolungare la chiusura anche per oggi, visto che si sapeva che sarebbe piovuto?”
Anche i residenti e i negozianti di via Genova, ai quali la protezione civile aveva distribuito sacchi sabbia di protezione, sono esasperati: “siamo andati a bagno già sabato, per non parlare del passato”, dicono. “Da quando hanno incubato il Rio è sempre peggio. E’ possibile che sia così difficile farlo deviare?”, dice il titolare del negozio di bici, proprio di fronte a piazza Maino. “Da quando abito a Spinetta non ho mai visto un disastro del genere”, commenta un anziano. Alcuni negozi hanno preferito chiudere, altri si sono attrezzati con sacchi di sabbia. “Hanno chiuso le scuole ieri, quando l’acqua non c’era. E oggi invece sono aperte. Mi devono spiegare perché” dice il padre di una alunna, prima di salire in auto.