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Concessione bando di gara europea dell’Rsu. Se ne discute in Consiglio comunale
La commissione Bilancio si è riunita per discutere sulla delibera che riguarda il servizio Rifiuti solidi urbani (Rsu). "Massima trasparenza" secondo l'assessore Vandone. Critiche dall'opposizione che accusa "non possiamo votare atti che non ci conpetono e che sono stati inseriti nella delibera". Chi come Bellotti va anche oltre con le supposizioni...
La commissione Bilancio si è riunita per discutere sulla delibera che riguarda il servizio Rifiuti solidi urbani (Rsu). "Massima trasparenza" secondo l'assessore Vandone. Critiche dall'opposizione che accusa "non possiamo votare atti che non ci conpetono e che sono stati inseriti nella delibera". Chi come Bellotti va anche oltre con le supposizioni...
Nonostante l’attenzione sia concentrata sul maltempo, la “macchina comunale” non si ferma. Prosegue l’attività a Palazzo Rosso, soprattutto in vista del Consiglio comunale convocato per martedì 8 novembre, alle 21. E si torna quindi a parlare di bilancio e di provvedimenti che l’aula consigliare deve prendere e che saranno votati nella serata di domani.
Tra i provvedimenti imminenti sembra esserci quello relativo all’approvazione da parte del Consiglio comunale della concessione del bando di gara europea previsto dalla legge 148 dell’agosto 2011, articolo 4, per il trasporto e la raccolta dei rifiuti solidi urbani (Rsu) del nostro Comune e degli altri 24 comuni appartenenti al Consorzio smaltimento rifiuti.
La commissione Bilancio ha affrontato il tema alla presenza dell’assessore al Bilancio Luciano Vandone e al ragionier capo Carlo Alberto Ravazzano.
All’assessore Vandone il compito di spiegare il provvedimento: “Con l’articolo 4 della legge 148 si ritorna sul percorso di liberalizzazione dei servizi che era stato iniziato nel 2006, con la legge Prodi-Bersani. Viene richiesto, a livello di Comunità Europea, che i servizi pubblici locali vengano liberalizzati. E detta anche i tempi: la scadenza della gare è fissata entro la primavera 2012, 31 marzo 2012″. Il provvedimento che dovrebbe votare il Consiglio prevede l’autorizzazione a partecipare a questa gara del solo comune di Alessandria, con delega dei 24 comuni del Consorzio.
Vandone prosegue: “La gara prevede che la concessione sia affidata per 20 anni. Con questo provvedimento si autorizza l’Amiu a partecipare al bando con un partner pubblico (scelto dalla stessa azienda Amiu), cioè un partner industriale, che sia cioè iscritto all’albo di gestione dei rifiuti e che abbia già una concessione precedente, che abbia quindi partecipato ad una gara pubblica con risultato positivo”.
Le prime osservazioni “negative” che arrivano dai banchi di alcuni consiglieri della minoranza sono relative all’impostazione del documento di delibera. La consigliera Scagni, il vicepresidente Mazzoni e anche il consigliere Bellotti (Idv), recriminano la presenza di 20 punti all’interno dell’atto che comporrebbero tutta la documentazione che il Consiglio domani dovrebbe votare. In coro l’accusa è: “sono un elenco di atti, alcuni dei quali però non di competenza del Consiglio!”. Viene recriminata la presenza di una serie di documenti (non correlati però dagli allegati, quindi non spiegati nella loro consistenza testuale, ma con solo i titoletti) che il Consiglio non può votare, rispetto ai quali “non deve assumersi responsabilità”. Inoltre sembra che una “copia” uguale ed identica di questa delibera, cioè con gli stessi punti, fosse già stata presentata con un atto del 27 ottobre, quindi di pochi giorni prima, dal ragioniere capo Ravazzano. “Sono cose già decise e approvate dal ragioniere capo!”, accusano Mazzoni e Bellotti . Il consigliere Bellotti arriva persino a mettere il dubbio che sia stato fatto proprio per “lavarsene le mani in quanto amministrazione e far ricadere tutta la responsabilità su chi vota i provvedimenti, ovvero i consiglieri, qualora un domani si dovesse rispondere di fronte a qualcuno….”.
Altro dubbio sollevato dal vicepresidente Mazzoni e dalla consigliera Scagni è quello relativo alla convenzione che i 24 comuni avrebbero firmato per cedere al solo comune di Alessandria la partecipazione alla gara. “Non mi risulta ci sia questa convenzione, nero su bianco”, incalza la Scagni.
Le risposte dell’assessore sono spesso interlocutorie o sviano il discorso. Nessuna risposta secca (si o no), mentre gli animi si scaldano tra rappresentanti della Giunta e minoranza.
C’è anche chi, come il consigliere Giorgio Barberis, cita la volontà “del popolo” con il referendum di giugno sulla privatizzazione dei servizi pubblici locali. Ma Vandone risponde “se volete essere fuori dall’Europa, basta dirlo. Altrimenti bisogna sottostare alle regole che ci vengono date dalla Commissione europea. Così come ci vuole poco ad essere sinceri e ammettere che si è contro alla liberalizzazione dei servizi pubblici, senza mettere in dubbio questi documenti o la nostra trasparenza su questa operazione”. Vandone esprime più volte la volontà di “trasparenza” compiuta inserendo tutte le voci che costituiscono l’iter procedurale per arrivare poi al bando di gara pubblica. Non solo, ma sottolinea che i Comuni del Consorzio, all’unanimità dei presenti (ammettendo l’assenza di qualcuno, 2 o 3) hanno votato in assemblea questo “affidamento” al comune di Alessandria. Ma la convenzione, comunque non c’è. Vandone sottolinea poi l’atteggiamento di “rispetto e fiducia” con gli altri comuni, con i quali non si è voluto esercitare il potere decisionale solo perché l’amministrazione di Alessandria detiene il 72% di proprietà.”Questo a dimostrazione della collaborazione che ha portato i comuni del Consorzio a decidere di affidare a noi il bando di gara”.
Molte polemiche, qualche incomprensione (linguistica?) e nessuna decisione finale. Il capogruppo Ivaldi propone di proseguire la commissione, con allegati della documentazione alla mano e convenzione dei 24 comuni nero su bianco, nel pomeriggio di domani, martedì 8, prima della votazione in Consiglio comunale.
Domani, quindi, la commissione Bilancio si riunirà per chiarire alle 15 a Palazzo Rosso. E forse si capirà la reale possibilità e soprattutto volontà del Consiglio di votarla (che pare di capire non avverrò tra le fila della minoranza).
Tra i provvedimenti imminenti sembra esserci quello relativo all’approvazione da parte del Consiglio comunale della concessione del bando di gara europea previsto dalla legge 148 dell’agosto 2011, articolo 4, per il trasporto e la raccolta dei rifiuti solidi urbani (Rsu) del nostro Comune e degli altri 24 comuni appartenenti al Consorzio smaltimento rifiuti.
La commissione Bilancio ha affrontato il tema alla presenza dell’assessore al Bilancio Luciano Vandone e al ragionier capo Carlo Alberto Ravazzano.
All’assessore Vandone il compito di spiegare il provvedimento: “Con l’articolo 4 della legge 148 si ritorna sul percorso di liberalizzazione dei servizi che era stato iniziato nel 2006, con la legge Prodi-Bersani. Viene richiesto, a livello di Comunità Europea, che i servizi pubblici locali vengano liberalizzati. E detta anche i tempi: la scadenza della gare è fissata entro la primavera 2012, 31 marzo 2012″. Il provvedimento che dovrebbe votare il Consiglio prevede l’autorizzazione a partecipare a questa gara del solo comune di Alessandria, con delega dei 24 comuni del Consorzio.
Vandone prosegue: “La gara prevede che la concessione sia affidata per 20 anni. Con questo provvedimento si autorizza l’Amiu a partecipare al bando con un partner pubblico (scelto dalla stessa azienda Amiu), cioè un partner industriale, che sia cioè iscritto all’albo di gestione dei rifiuti e che abbia già una concessione precedente, che abbia quindi partecipato ad una gara pubblica con risultato positivo”.
Le prime osservazioni “negative” che arrivano dai banchi di alcuni consiglieri della minoranza sono relative all’impostazione del documento di delibera. La consigliera Scagni, il vicepresidente Mazzoni e anche il consigliere Bellotti (Idv), recriminano la presenza di 20 punti all’interno dell’atto che comporrebbero tutta la documentazione che il Consiglio domani dovrebbe votare. In coro l’accusa è: “sono un elenco di atti, alcuni dei quali però non di competenza del Consiglio!”. Viene recriminata la presenza di una serie di documenti (non correlati però dagli allegati, quindi non spiegati nella loro consistenza testuale, ma con solo i titoletti) che il Consiglio non può votare, rispetto ai quali “non deve assumersi responsabilità”. Inoltre sembra che una “copia” uguale ed identica di questa delibera, cioè con gli stessi punti, fosse già stata presentata con un atto del 27 ottobre, quindi di pochi giorni prima, dal ragioniere capo Ravazzano. “Sono cose già decise e approvate dal ragioniere capo!”, accusano Mazzoni e Bellotti . Il consigliere Bellotti arriva persino a mettere il dubbio che sia stato fatto proprio per “lavarsene le mani in quanto amministrazione e far ricadere tutta la responsabilità su chi vota i provvedimenti, ovvero i consiglieri, qualora un domani si dovesse rispondere di fronte a qualcuno….”.
Altro dubbio sollevato dal vicepresidente Mazzoni e dalla consigliera Scagni è quello relativo alla convenzione che i 24 comuni avrebbero firmato per cedere al solo comune di Alessandria la partecipazione alla gara. “Non mi risulta ci sia questa convenzione, nero su bianco”, incalza la Scagni.
Le risposte dell’assessore sono spesso interlocutorie o sviano il discorso. Nessuna risposta secca (si o no), mentre gli animi si scaldano tra rappresentanti della Giunta e minoranza.
C’è anche chi, come il consigliere Giorgio Barberis, cita la volontà “del popolo” con il referendum di giugno sulla privatizzazione dei servizi pubblici locali. Ma Vandone risponde “se volete essere fuori dall’Europa, basta dirlo. Altrimenti bisogna sottostare alle regole che ci vengono date dalla Commissione europea. Così come ci vuole poco ad essere sinceri e ammettere che si è contro alla liberalizzazione dei servizi pubblici, senza mettere in dubbio questi documenti o la nostra trasparenza su questa operazione”. Vandone esprime più volte la volontà di “trasparenza” compiuta inserendo tutte le voci che costituiscono l’iter procedurale per arrivare poi al bando di gara pubblica. Non solo, ma sottolinea che i Comuni del Consorzio, all’unanimità dei presenti (ammettendo l’assenza di qualcuno, 2 o 3) hanno votato in assemblea questo “affidamento” al comune di Alessandria. Ma la convenzione, comunque non c’è. Vandone sottolinea poi l’atteggiamento di “rispetto e fiducia” con gli altri comuni, con i quali non si è voluto esercitare il potere decisionale solo perché l’amministrazione di Alessandria detiene il 72% di proprietà.”Questo a dimostrazione della collaborazione che ha portato i comuni del Consorzio a decidere di affidare a noi il bando di gara”.
Molte polemiche, qualche incomprensione (linguistica?) e nessuna decisione finale. Il capogruppo Ivaldi propone di proseguire la commissione, con allegati della documentazione alla mano e convenzione dei 24 comuni nero su bianco, nel pomeriggio di domani, martedì 8, prima della votazione in Consiglio comunale.
Domani, quindi, la commissione Bilancio si riunirà per chiarire alle 15 a Palazzo Rosso. E forse si capirà la reale possibilità e soprattutto volontà del Consiglio di votarla (che pare di capire non avverrò tra le fila della minoranza).