I racconti dei primi sfollati, fra sollievo e frustrazione

Stanno tutti bene gli sfollati giunti finora al Centro Polifunzionale dei Volontari della Protezione Civile che ha sede presso il Forte Acqui in via Casalcermelli, 49 ad Alessandria, nei locali appena rinnovati. Hanno cominciato ad arrivare sabato nel pomeriggio, ma altri potrebbero essere ospitati nelle prossime ore. Sono gli alessandrini che abitano le aree golenali e le prime aree raggiunte dalla piena della Bormida e prelevate dai mezzi di soccorso della Protezione Civile e dei Pompieri in via precauzionale. Fra loro diverse persone anziane. Alcuni, la maggior parte, sono rimasti nel centro solamente per poco, trovando poi riparo per la notte da parenti o amici. I visi provati di coloro che sono rimasti esprimono più delle parole la loro frustrazione e il senso di impotenza e rabbia che li pervade.

Eppure non manca chi ha voglia di raccontare, per ringraziare gli operatori e i volontari della protezione civile ma anche per lamentarsi di qualche confusione nelle operazioni di soccorso e per l’apparente impossibilità di evitare situazioni di emergenza che si ripetono nel tempo. Accolte nella struttura le persone sfollate hanno potuto comunque contare su un ricovero tempestivo, un luogo riparato e riscaldato, i primi pasti di fortuna in attesa che la macchina organizzativa vada a regime, nella speranza che non ce ne sia bisogno. Nei video allegati il racconto di alcuni di loro e le parole rassicuranti di Gualtiero Esposito, del Servizio di Emergenza Radio, che ribadisce il grande lavoro di monitoraggio che la Protezione Civile sta svolgendo in queste ore e di come al momento, per fortuna, non ci siano situazioni di pericolo per le persone.