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Presentata la riforma della legge urbanisitica
La legge del 1977 è ora in discussione con il nuovo disegno di legge sottoposto al Consiglio regionale. Confermato il ruolo centrale del piano regolatore generale comunale
La legge del 1977 è ora in discussione con il nuovo disegno di legge sottoposto al Consiglio regionale. Confermato il ruolo centrale del piano regolatore generale comunale
La Regione Piemonte è caratterizzata da 1206 comuni su un totale di 8094 in Italia, un dato particolarmente significativo se si tiene conto che solo 41 comuni superano i 15.000 abitanti e 597 sono quelli con meno di 1.000. Proprio in queste piccole realtà si dovranno gestire in forma associata tutte le funzioni, anche quelle del settore urbanistico.
Il ruolo della Regione in tal senso è anche quello di semplificare, coordinare e ascoltare le istanze degli oltre 10.000 professionisti dell’urbanistica, tra Uffici Tecnici Comunali e professionisti privati. Al fine di migliorare il sistema normativo urbanistico regionale, la “storica” legge 56 del 1977 è ora in discussione con il disegno di legge n. 153, attualmente sottoposto alle consultazione e analisi della seconda commissione del Consiglio regionale.
“Un disegno di legge che semplifica notevolmente la struttura delle legge attuale e che introduce nuovi strumenti come gli accordi territoriali e di pianificazione per la condivisione e la concertazione delle scelte delle politiche territoriali” commenta il vicepresidente della Regione Piemonte Ugo Cavallera che ha presentato i principali punti delle riforma alla giornata informativa organizzata giovedì 3 novembre ad Alessandria.
Tra le finalità l’aggiornamento del quadro di riferimento della pianificazione territoriale e paesaggistica, la modifica del sistema di formazione e approvazione degli strumenti di pianificazione e l’affermazione dell’istituto della copianificazione quale strumento “ordinario” e non più “sperimentale”. La riforma conferma il ruolo centrale del Piano regolatore con apertura a proposte anche innovative mediante idee maturate dal “basso” tramite proposte e sperimentazioni dei Comuni e dei loro tecnici. Inoltre si è parlato anche del Mude (modello unico digitale per l’edilizia), strumento specifico per la semplificazione amministrativa e la digitalizzazione delle pratiche della pubblica amministrazione.
Sulla linea della semplificazione normativa, durante la giornata informativa l’assessore Cavallera ha ricordato anche l’aggiornamento della “Legge Piano Casa Piemonte”, con la Legge regionale n. 1/2011 approvata in Consiglio regionale nel mese di marzo: “un modo operativo per semplificare ampliamenti, demolizioni e ricostruzioni, soprattutto per il patrimonio edilizio esistente”.
Il ruolo della Regione in tal senso è anche quello di semplificare, coordinare e ascoltare le istanze degli oltre 10.000 professionisti dell’urbanistica, tra Uffici Tecnici Comunali e professionisti privati. Al fine di migliorare il sistema normativo urbanistico regionale, la “storica” legge 56 del 1977 è ora in discussione con il disegno di legge n. 153, attualmente sottoposto alle consultazione e analisi della seconda commissione del Consiglio regionale.
“Un disegno di legge che semplifica notevolmente la struttura delle legge attuale e che introduce nuovi strumenti come gli accordi territoriali e di pianificazione per la condivisione e la concertazione delle scelte delle politiche territoriali” commenta il vicepresidente della Regione Piemonte Ugo Cavallera che ha presentato i principali punti delle riforma alla giornata informativa organizzata giovedì 3 novembre ad Alessandria.
Tra le finalità l’aggiornamento del quadro di riferimento della pianificazione territoriale e paesaggistica, la modifica del sistema di formazione e approvazione degli strumenti di pianificazione e l’affermazione dell’istituto della copianificazione quale strumento “ordinario” e non più “sperimentale”. La riforma conferma il ruolo centrale del Piano regolatore con apertura a proposte anche innovative mediante idee maturate dal “basso” tramite proposte e sperimentazioni dei Comuni e dei loro tecnici. Inoltre si è parlato anche del Mude (modello unico digitale per l’edilizia), strumento specifico per la semplificazione amministrativa e la digitalizzazione delle pratiche della pubblica amministrazione.
Sulla linea della semplificazione normativa, durante la giornata informativa l’assessore Cavallera ha ricordato anche l’aggiornamento della “Legge Piano Casa Piemonte”, con la Legge regionale n. 1/2011 approvata in Consiglio regionale nel mese di marzo: “un modo operativo per semplificare ampliamenti, demolizioni e ricostruzioni, soprattutto per il patrimonio edilizio esistente”.