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“Giravamo armati perché avevamo paura”
Interrogatorio di garanzia per Gianfranco e Mattia Spinacorona, padre e figlio che mercoledì scorso sono stati protagonisti della sparatoria nel parcheggio del Penny Market. "Volevamo difenderci" avrebbero dichiarato al gip, Alessia Solombrino. Il giovane è agli arresti domiciliari già da sabato
Interrogatorio di garanzia per Gianfranco e Mattia Spinacorona, padre e figlio che mercoledì scorso sono stati protagonisti della sparatoria nel parcheggio del Penny Market. "Volevamo difenderci" avrebbero dichiarato al gip, Alessia Solombrino. Il giovane è agli arresti domiciliari già da sabato
La dinamica dell’aggressione di mercoledì scorso nel parcheggio del Penny Market ad opera di Gianfranco e Mattia Spinacorona, padre e figlio di 45 e 24 anni, residenti a Solero, inizia a prendere forma con il racconto dei due arrestati davanti al gip, Alessia Solombrino, nel corso dell’interrogatorio di garanzia.
Padre e figlio, insieme ai loro avvocati (Piero Monti e Massimo Taggiasco) avrebbero dichiarato al giudice “di aver sparato solo per difendersi”. “Quell’uomo ci terrorizzava da anni. Eravamo armati, ma solo perché avevamo paura”. Questo è quello che sembra essere emerso dal racconto di Gianfranco e Mattia Spinacorona.
Dalle prime ricostruzioni di quella giornata, sembra che il giovane Mattia, uscito dal supermercato abbia riconosciuto in G.M., fotografo alessandrino, l’uomo con cui padre e figlio avevano questioni in sospeso, probabilmente legate al mondo del calcio. Da qui sembra essere nata una discussione violenta che è subito degenerata. Ma a detta dei due, contro lo stesso Mattia che sarebbe stato aggredito. Il padre, nel frattempo uscito dal market, avrebbe impugnato la pistola che aveva in tasca, caricata con proiettili di plastica, e avrebbe sparato per “difendere il figlio”.
Gianfranco Spinacorona resta in carcere, mentre il figlio Mattia ha ottenuto gli arresti domiciliari nella giornata di sabato.
Padre e figlio, insieme ai loro avvocati (Piero Monti e Massimo Taggiasco) avrebbero dichiarato al giudice “di aver sparato solo per difendersi”. “Quell’uomo ci terrorizzava da anni. Eravamo armati, ma solo perché avevamo paura”. Questo è quello che sembra essere emerso dal racconto di Gianfranco e Mattia Spinacorona.
Dalle prime ricostruzioni di quella giornata, sembra che il giovane Mattia, uscito dal supermercato abbia riconosciuto in G.M., fotografo alessandrino, l’uomo con cui padre e figlio avevano questioni in sospeso, probabilmente legate al mondo del calcio. Da qui sembra essere nata una discussione violenta che è subito degenerata. Ma a detta dei due, contro lo stesso Mattia che sarebbe stato aggredito. Il padre, nel frattempo uscito dal market, avrebbe impugnato la pistola che aveva in tasca, caricata con proiettili di plastica, e avrebbe sparato per “difendere il figlio”.
Gianfranco Spinacorona resta in carcere, mentre il figlio Mattia ha ottenuto gli arresti domiciliari nella giornata di sabato.