Prorogata la mostra “Fogli da un bestiario immaginario”
Continuerà fino al 19 novembre lesposizione di rappresentazioni a tema animale al Gabinetto delle stampe
Continuerà fino al 19 novembre l?esposizione di rappresentazioni a tema animale al Gabinetto delle stampe
“I percorsi espositivi del Gabinetto delle Stampe attraggono sempre i cultori di questa forma d’arte” – afferma il Vice Sindaco e Assessore alla Cultura Paolo Bonadeo – “Ma la rappresentazione del mondo animale, tema da sempre indagato in letteratura e nell’arte figurativa, suscita grande interesse in un pubblico più vasto ed in questo caso, buon segno, soprattutto nei più giovani”.
Adora i gatti anche la giovane artista ticinese Carla Ferrioli, che li ritrae con delicate e sintetiche xilografie cogliendo soprattutto aspetti caratteriali più pacati e intimisti.
Quasi con intenti favolistici nascono le litografie di Mario Surbone: le opere intitolate “Cervo”, “Cavallo” e “Toro” degli anni Sessanta hanno tratti disegnati in modo rapido e determinato che si collegano al modo di illustrare libero e giocoso tipico della genialità picassiana.
Molto particolare una stampa ricomposta a strisce di collage dal titolo “Anche la scimmia può cadere dall’albero”, opera dell’indimenticabile artista torinese Gigliola Caretti, che sembra affidare la vitalità all’immagine con taglio cinematografico–futurista, e raffinate le acqueforti “Grillo al sole”, “Farfalla” e “Cavalletta” di Franco Sassi: gli autori, entrambi alessandrini, dimostrano di saper disporre di tecnica minuziosa nel disegno, quasi a livello di riproduzione entomologa.
Le incisioni dello scultore-fabbro Giovanni Tamburelli ritraggono pesci di fantasia con caratteri inventivi assai vicini alla sua più nota e assodata produzione tridimensionale in ferro.
Espressionisticamente forti e incisive sono le linoleografie di Enrico Francescon e “Cicale” oltre a “Tartaruga” dimostrano come il giovane artista alessandrino sappia trarre, dalla tecnica di scavo, stimoli e idee di grande qualità.
L’arte incisoria di un maestro come Alberto Boschi è presente con quattro fogli, due tratti da una cartella dedicata al racconto di Marcello Venturi “I cavalli del Cinquale”, mentre la poesia montaliana ispira “Upupa”, rappresentazione del mondo delle api in termini quasi impressionistici.
Curiosa e anomala la xilografia su una pagina di libro de “Il cane nella cuccia” di Sergio Agosti; altrettanto interessanti sono le impressioni a secco, tecnica molto amata e usata dall’artista torinese: candidamente e con leggerezza ha dato vita al gatto, al pipistrello e al moscone.
Il lato fantastico e ironico del bestiario è rappresentato dall’inventività varia e multiforme di Gianni Baretta che con toni divertiti e tecniche personali dà vita a storie visive su “Il formichiere austriaco”, la “Zanzara fossile” e la “Giraffa sonora”.
Con lo stesso spirito sono stati coinvolti da Baretta in elaborati a quattro mani Mario Fallini ed Enrico Francescon.
Infine, una interpretazione grafica dello Snark di Roberto Sanesi efficacemente ripresa dallo scritto di Lewis Carroll “Caccia allo Snark” suggella un rapporto non marginale tra letteratura e arte.