Nasce il turboespansore. All’inaugurazione il ministro Romani
Presentato dal sindaco Fabbio e dal presidente Amag, Lorenzo Repetto, il progetto della nuova cabina di turboespansione del gas in località Aulara, al Cristo. All'inaugurazione di inizio novembre sarà presente anche il ministro allo sviluppo economico, Paolo Romani
Presentato dal sindaco Fabbio e dal presidente Amag, Lorenzo Repetto, il progetto della nuova cabina di turboespansione del gas in località Aulara, al Cristo. All'inaugurazione di inizio novembre sarà presente anche il ministro allo sviluppo economico, Paolo Romani
Così si presentano l’impianto di cogenerazione ad alto rendimento, con produzione di energia termica ed elettrica e l’impianto di turboespansione, con produzione di energia elettrica sfruttando la differenza di pressione del gas, e utilizzando una fonte rinnovabile, ovvero l’olio vegetale, che compongono la cabina in zona Aulara al Cristo, progettata da Amag. Il presidente Lorenzo Repetto, martedì 18 sarà in commissione Territorio del senato proprio per parlare, insieme a tecnici e progettisti del settore, di fonti di energie alternative.
La cabina per la distribuzione del gas metano, il primo turboespansore che permetterà di produrre elettricità sfruttando l’energia che si crea dalla decompressione del gas prima di immetterlo in rete, che sorgerà a lato della strada per Casalcermelli, dovrebbe essere inaugurato a metà novembre alla presenza del ministro allo Sviluppo economico, Paolo Romani. Mentre i primi test pilota sull’impianto sono previsti già per i prossimi giorni.
E’ la partecipata comunale Amag Spa, che per mezzo di una sua società Alegas, ha realizzato il progetto al costo di un milione e mezzo che verrà ammortizzato in due anni, con una successiva “produzione di utili per Amag, per la città, i servizi e il lavoro nei prossimi 13 anni”, come ha spiegato il presidente Repetto nel corso della conferenza stampa di giovedì.
Questo progetto, messo a punto da Amag, vuole sfruttare la differenza di pressione tra la rete nazionale (dai 40 ai 70 bar) del metano e quella che deve esserci nei tubi che lo portano sia in città (5 bar), che nelle case (0,02). Oggi queste riduzioni avvengono con delle “strozzature” che non consentono però il recupero di energia, cosa che verrà invece effettuata dal nuovo impianto che muoverà delle turbine, raffreddate da olio vegetale, di colza o girasole.
Ed è proprio a questo punto che Amag intende coinvolgere la realtà agricola locale, recuperando l’olio vegetale proprio dalle produzioni alessandrine: saranno necessarie 700 tonnellate, pari a una produzione di 2.000 ettari, con possibilità di crescita per l’agricoltura e con successiva possibilità di futuri ampliamenti e collaborazioni. Tra le ipotesi portate avanti da Repetto, infatti, qualora l’impianto portasse i risultati auspicati, c’è quella di una seconda cabina con lo stesso funzionamento da creare nella zona della Fraschetta.
Un risparmio energetico con una produzione di energia elettrica annua di 4500 kwh pari al consumo di mille famiglie, che sarà accompagnato anche dalla riduzione di inquinamento nell’aria: una riduzione all’anno di 1700 tonnellate di anidride carbonica (CO2) con un risparmio di 130 mila metri cubi di gas.