Una “Nuova Alessandria” bella fuori e bella dentro
Libertà, cultura, sviluppo sono le tematiche alla base della nuova proposta "alternativa" di Corrado Parise che ha presentato ieri sera al cinema teatro Ambra la propria candidatura a sindaco di Alessandria. Fuori dalle primarie del centrosinistra Parise si affida ai cittadini e non ai "voti d'apparato"
Libertà, cultura, sviluppo sono le tematiche alla base della nuova proposta "alternativa" di Corrado Parise che ha presentato ieri sera al cinema teatro Ambra la propria candidatura a sindaco di Alessandria. Fuori dalle primarie del centrosinistra Parise si affida ai cittadini e non ai "voti d'apparato"
Così Corrado Parise (nella foto con in mano le 500 firme raccolte) presenta la propria “corsa diretta” alle elezioni amministrative 2012. Una candidatura a sindaco, dopo il ritiro dalle primarie del centrosinistra, per “ricominciare da capo”: non solo nella politica, ma anche nella morale e nei rapporti civili. Una “Nuova Alessandria”, alternativa alla vecchia destra, ma anche alla vecchia sinistra, che si fonda sul trinomio “etica-cultura-sviluppo”.
E Parise questi valori li ha presentati direttamente dalla voce e dalle parole della gente, dei suoi elettori. Quella di ieri sera al teatro Ambra non è stata una presentazione nella formula rituale della politica, ma più uno spettacolo, diretto ed eseguito direttamente dagli alessandrini.
“La società deve tornare unita, partendo e tornando ai valori principali della vita. Le nuvole (il riferimento è al simbolo di Parise, ndr) parlano: hanno musica e parole” questi sono stati alcuni dei concetti espressi nel monologo di Andrea De Onestis che ha “aperto le danze”. Ampio spazio è stato lasciato al pubblico, agli elettori: “Io sostengo Parise perché…” era il leitmotiv di tutti gli interventi in sala.
Un artista di una scuola di musical, un’ostetrica, un impiegato di uno studio di commercialisti, uno studente, un autista di autobus, una naturopata, tutti legati a due valori fondamentali, promossi da Corrado Parise: la cultura e la libertà. Di fronte ad “un’Italia che sparisce” – citando Pasolini in un testo del 1969 – ancora qualcosa si può fare: sostenere e promuovere la cultura in tutte le sue forme, nel sociale, nell’imprenditoria, nel lavoro. Dalla cultura parte la “Nuova Alessandria” che porta allo sviluppo di una società dove tutti sono cittadini di “serie A”. Quello che sostiene Corrado Parise è un “movimento democratico di libertà”: libertà politica, di culto, affettiva, nel lavoro. “Stiamo con Parise, stiamo con la libertà”.
Il direttore dei lavori di questa “presentazione-spettacolo”, Simone Lumina, ha invece spiegato alla sala “cosa è successo in questi due giorni: il finimondo!”.
“Qualcuno ha violato le regole? – domanda ironicamente Lumina – Probabilmente. Noi abbiamo chiesto firme ai cittadini (e ne abbiamo raccolte più delle 300 richieste da regolamento). Ma purtroppo le regole non le fanno i cittadini, ma i partiti e le assemblee. Contano più le firme di partiti che quelle del popolo elettore“.
“E’ risaputo – prosegue Lumina – che i regolamenti di partito non vengono mai infranti, mentre noi siamo stati deficitari in questo. Da qui la ‘scomunica’ (ironizza)”. E’ la serata stessa a presentare la forma alternativa della candidatura di Parise: ” stasera qui non si veniva per stringere mani a politici o sindaci o cariche istituzionali”. Poi Lumina, nel motivare il cambio “obbligato” di location per la presentazione della candidatura di Parise (dal teatro Parvum, all’Ambra), lascia trapelare una leggera “puzza di bruciato” per come si sono svolti i fatti: “solo ieri il teatro Parvum ci ha comunicato che è severamente vietato parlare di politica (minacciando anche di chiamare le forza dell’ordine nel caso si fosse verificato “il proibito”). Poi però nella giornata di domani lo stesso teatro ospita l’associazione “Punto di svolta” con Aldo Rovito, consigliere comunale de La Destra, presidente della commissione Politiche Sociali a Palazzo Rosso”. Lumina ironicamente allora si chiede: “cosa pensano (al Parvum) che farà domani l’avvocato Rovito? Ballerà forse?”.
La musica e le parole di Giorgio Gaber “io non mi sento italiano, ma per fortuna o purtroppo lo sono”, inno del comitato che sostiene la sua candidatura, hanno lasciato il posto al protagonista della serata, al candidato sindaco di Alessandria, Corrado Parise.