Cissaca: oggi la decisione che potrebbe preludere al commissariamento
Questo pomeriggio alle 16.30 presso la sede del Cissaca ci sarà l'assemblea pubblica dei sindaci dei comuni serviti dal Corsorzio per l'approvazione del riequilibrio di bilancio: in caso di mancato accordo quasi certa la via del commissariamento. Intanto l'Aias minaccia di ricorrere alla riscossione coatta per evitare il fallimento
Questo pomeriggio alle 16.30 presso la sede del Cissaca ci sarà l'assemblea pubblica dei sindaci dei comuni serviti dal Corsorzio per l'approvazione del riequilibrio di bilancio: in caso di mancato accordo quasi certa la via del commissariamento. Intanto l'Aias minaccia di ricorrere alla riscossione coatta per evitare il fallimento
Intanto cresce l’apprensione per quelle realtà che più di altre non posso più aspettare per ricevere i fondi che spettano loro, pena il collasso del sistema: prime fra tutte Azimut (che ha nel Cissaca praticamente l’unico committente, e per il quale gestisce moltissimi servizi, fra i quali alcune comunità per l’accoglienza di minori che necessitano di situazioni protette) e Aias, associazione che offre a persone non autosufficienti, anche con gravi disabilità, assistenza e ricovero presso strutture anche a carattere residenziale. Savino Di Donna, presidente dell’Aias, nei giorni scorsi ha inviato una lettera ufficiale per intimare il versamento delle quote arretrate dovute e minacciando in caso contrario, come estrema ratio, di avviare le procedure per la riscossione coatta dei crediti dovuti dal Cissaca, mediante il pignoramento dei beni. Anche in questo caso, se la macchina amministrativa non procederà abbastanza rapidamente, il rischio è che servizi vitali per la città e per tante persone in difficoltà vengano interrotti (con conseguenti gravi ripercussioni anche per i lavoratori delle cooperative e realtà associative coinvolte). Ma non sono solamente queste due realtà a trovarsi in difficoltà con i ritardi dell’Amministrazione comunale a pagare quanto promesso: basti pensare alla Caritas, che attende dal Comune circa 150 mila euro e nel frattempo si è trovata costretta per qualche giorno a ridurre il pasto della sua mensa “Tavola Amica” per le persone in difficoltà da due a una sola portata.
Una verifica del mantenimento delle promesse di attuare il piano di rientro nei confronti del Cissaca da parte della Giunta comunale è attesa, in ogni caso, per lunedì prossimo, 17 ottobre, in occasione del nuovo incontro convocato dal Prefetto, Francesco Paolo Castaldo.