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Corrado Parise si ritira dalla competizione per le primarie
A seguito della combattuta riunione di ieri sera dell'Assemblea cittadina del Pd, Corrado Parise sceglie la strada del ritiro. "Non possiamo partecipare a queste primarie. Non ci sono né le condizioni politiche né quelle regolamentari per proseguire". Si candiderà a sindaco con una "strada propria"?
A seguito della combattuta riunione di ieri sera dell'Assemblea cittadina del Pd, Corrado Parise sceglie la strada del ritiro. "Non possiamo partecipare a queste primarie. Non ci sono né le condizioni politiche né quelle regolamentari per proseguire". Si candiderà a sindaco con una "strada propria"?
Si ritira dalla competizione per le primarie del Partito Democratico Corrado Parise. Ad annunciarlo è un suo comunicato stampa nel quale si legge “non possiamo partecipare a questa primarie. Con questa nota avremmo dovuto annunciare di aver raccolto cinquecento firme di cittadini di Alessandria a sostegno della nostra candidatura, ben oltre le trecento previste dal regolamento. E invece…”.
Sembra infatti che tra le cause del ritiro abbia notevolmente influito la “battagliera” assemblea cittadina del Pd tenutasi nella sera di mercoledì 12 ottobre, nel corso della quale sembrano essere state rilevate delle incongruenze sul piano delle regole.
“Siamo costretti, con grande rammarico, a rilevare che non vi sono oggi le condizioni né politiche né regolamentari per la nostra partecipazione alle elezioni primarie. Si è deciso, con una procedura totalmente inventata e in barba al regolamento per le primarie approvato all’unanimità dalla stessa assemblea, di ‘validare’ l’unica candidatura sottoscritta da soli iscritti del partito e di considerare nulle quelle sottoscritte dai cittadini di Alessandria, operando così una scomunica di fatto per coloro che, come noi, hanno scelto fin dall’inizio di cercare il consenso popolare e la massima apertura ai cittadini, al di là della loro provenienza”.
Parise parla di “forzature regolamentari”, operate senza “alcun raziocinio”, a “totale vantaggio di una parte” e con la sola volontà di “imporre un candidato di nomenclatura”.
“Un ennesimo segnale di debolezza e di arroccamento nel palazzo e l’ennesimo misconoscimento non solo per la parte che rappresentiamo ma per tutti i cittadini di Alessandria – continua Parise – Queste condizioni ci costringono a evitare una lotta che, in qualunque caso, sortirebbe effetti di conflitto e non di pace: siamo per le primarie vere e utili, non per quelle ‘alla napoletana’”.
Le firme raccolte saranno consegnate simbolicamente ai cittadini e alla stampa alla presentazione pubblica della candidatura che avverrà venerdì 14 ottobre alle 19,30 al Cinema Teatro Ambra di Alessandria, “a quei cittadini che, dandoci fiducia, ci stanno tutti dicendo la stessa cosa – conclude Parise – non vogliamo la padella di Palazzo Rosso, ma nemmeno la brace di una vecchia sinistra”.
Ora resta da capire se si candiderà a sindaco da solo o quale lista eventualmente appoggerà.
Sembra infatti che tra le cause del ritiro abbia notevolmente influito la “battagliera” assemblea cittadina del Pd tenutasi nella sera di mercoledì 12 ottobre, nel corso della quale sembrano essere state rilevate delle incongruenze sul piano delle regole.
“Siamo costretti, con grande rammarico, a rilevare che non vi sono oggi le condizioni né politiche né regolamentari per la nostra partecipazione alle elezioni primarie. Si è deciso, con una procedura totalmente inventata e in barba al regolamento per le primarie approvato all’unanimità dalla stessa assemblea, di ‘validare’ l’unica candidatura sottoscritta da soli iscritti del partito e di considerare nulle quelle sottoscritte dai cittadini di Alessandria, operando così una scomunica di fatto per coloro che, come noi, hanno scelto fin dall’inizio di cercare il consenso popolare e la massima apertura ai cittadini, al di là della loro provenienza”.
Parise parla di “forzature regolamentari”, operate senza “alcun raziocinio”, a “totale vantaggio di una parte” e con la sola volontà di “imporre un candidato di nomenclatura”.
“Un ennesimo segnale di debolezza e di arroccamento nel palazzo e l’ennesimo misconoscimento non solo per la parte che rappresentiamo ma per tutti i cittadini di Alessandria – continua Parise – Queste condizioni ci costringono a evitare una lotta che, in qualunque caso, sortirebbe effetti di conflitto e non di pace: siamo per le primarie vere e utili, non per quelle ‘alla napoletana’”.
Le firme raccolte saranno consegnate simbolicamente ai cittadini e alla stampa alla presentazione pubblica della candidatura che avverrà venerdì 14 ottobre alle 19,30 al Cinema Teatro Ambra di Alessandria, “a quei cittadini che, dandoci fiducia, ci stanno tutti dicendo la stessa cosa – conclude Parise – non vogliamo la padella di Palazzo Rosso, ma nemmeno la brace di una vecchia sinistra”.
Ora resta da capire se si candiderà a sindaco da solo o quale lista eventualmente appoggerà.