Rattazzo: “siamo stanchi dei professionisti della politica”
Lavoro, commercio, ambiente e sicurezza le priorità della lista civica Crescere Insieme. Che con Giovanni Rattazzo va alla conquista di Palazzo Rosso, e lancia una sfida ai partiti tradizionali: avete rovinato Alessandria, noi la salveremo
Lavoro, commercio, ambiente e sicurezza le priorità della lista civica Crescere Insieme. Che con Giovanni Rattazzo va alla conquista di Palazzo Rosso, e lancia una sfida ai partiti tradizionali: ?avete rovinato Alessandria, noi la salveremo?
Ispettore Rattazzo, che le è saltato in mente?
Guardi, ci abbiamo pensato a lungo, con gli altri fondatori e promotori della nostra lista civica. Il momento è serio, in Italia e ad Alessandria: siamo allo sfascio, e la gente dei professionisti della politica non ne può più. E’ il momento che i cittadini prendano in mano la situazione, prima che sia troppo tardi.
Il senatore Brina, in un’intervista di qualche tempo fa, ha dichiarato più meno: “diffido delle liste civiche: è tutta gente alla ricerca di seggiole e poltrone”. Lei cosa risponde?
(sorride, ndr). Mi verrebbe da dire “da che pulpito”, ma oggi mi sento buono. Quindi rispondo che sono in parte d’accordo. Quelle citate dal senatore però non sono liste civiche, ma liste civetta. Stanno cercando, per quanto ne so, di metterne in piedi diverse proprio in questi mesi, sia a destra che a sinistra. Noi siamo un gruppo di persone vere, in carne ed ossa, che tutti conoscono e che da quattro anni si battono su questioni concrete, anche direi con qualche risultato nella nostra circoscrizione, ossia al Cristo. E alle provinciali del 2009 siamo andati benissimo, facendo il bis rispetto alla nostra prima competizione elettorale, ossia le comunali del 2007.
Ma allora stavate ancora con il centro sinistra. Ora invece?
Corriamo da soli, e davvero. In questi mesi, resisi conto che siamo una realtà vera e “pesante”, ci hanno cercati un po’ tutti, per sondarci e capire le nostre intenzioni. Noi siamo stati chiari: abbiamo un nostro programma per salvare Alessandria dal baratro, e lo portiamo avanti. Vengano gli altri con noi, se sono d’accordo sui temi.
Quattro priorità?
Lavoro, rilancio del commercio, ambiente (viabilità inclusa) e sicurezza.
Rattazzo, non sono i temi citati un po’ da tutti?
Forse, ma chi ha già governato questa città, cosa ha combinato nei fatti? Vogliamo dirlo che la giunta Fabbio è vergognosa, e che al confronto la Calvo fece miracoli? L’attuale sindaco è riuscito a scontentare tutti, continuando a sperperare denaro in consulenze inutili. Noi diciamo agli alessandrini: cambiare si può, e tra l’altro si deve. Io, se dovessi diventare sindaco, sa cosa faccio come prima cosa? Appendo il bilancio del Comune fuori dal portone, e su tutti i giornali. Oggi gli alessandrini non sanno quanti sono i debiti reali dell’ente, quale la situazione vera. E invece si deve partire da lì, se si vogliono poi chiedere, e anzi imporre, sacrifici alla cittadinanza.
Cosa in particolare non le è piaciuto di questa amministrazione?
Non hanno legami reali con la gente, non si rendono neanche conto del malcontento reale, delle difficoltà. Hanno abbattuto un ponte, per dire, che tra l’altro sono davvero curioso di capire se, e in che tempi sarà ricostruito. E come lo pagano. Ma il bello è che di quel ponte agli alessandrini non importa nulla. Intanto in viale Tivoli (lo cito solo perché ci passo spesso: ma nella fraschetta è pure peggio) c’è un buco transennato che è diventato una voragine, e nessuno interviene. Alessandria è abbandonata a se stessa, ma adesso basta.
Siamo realisti Rattazzo: diciamo che Crescere Insieme ottiene un buon risultato, ma non va al ballottaggio. Al secondo turno sta con il centro sinistra?
Mica è scontato, sa? L’equivoco di Crescere Insieme come lista di sinistra va sfatato. Certo, Vincenzo Costantino, che è tra noi la persona di maggior esperienza politica, arriva dal Pci e dintorni. Io stesso, pur senza aver mai militato a tutto tondo, fui da ragazzo vicino al Psi. Ma altri hanno storie diverse, e diversi di noi semplicemente non hanno mai fatto politica in precedenza. Quindi ci confronteremo davvero con tutti, e su basi di serietà. Voglio essere chiaro: io compromessi non ne faccio, non ho certo intenzione di andare a contrattare con nessuno qualche piccolo incarico di sotto governo. Piuttosto dopo il primo turno si dice “liberi tutti”, e ognuno fa le proprie scelte. Del resto questa usanza di indirizzare il proprio elettorato ha fatto il proprio tempo.
Come si vive al Cristo?
Si vive bene, nel senso che del Bronx della mitologia degli anni Settanta non è rimasto nulla. Ma è una vera cittadina, con più di 25 mila abitanti, largamente deficitaria sul fronte dei servizi comunali. Non bastano un po’ di fioriere nelle vie principali. Ci sono interi sobborghi, come Casalbagliano, Villa del Foro e Cantalupo, completamente abbandonati a se stessi. Mancano persino i trasporti essenziali, per chi è senz’auto è una tragedia.
Lei cosa farebbe?
Non io, ma noi di Crescere Insieme abbiamo un progetto ambizioso per rilanciare il centro storico alessandrino, e al contempo integrare le periferie: dal Cristo, agli Orti, alla Fraschetta. E’ possibile che Alessandria, comune vastissimo e con meno di 100 mila abitanti, abbia così tanti problemi di trasporti, e di inquinamento da mezzi privati e pubblici? Allora noi diciamo: ATM così com’è non funziona, e al contempo il nostro comune ha tante piccole stazioni ferroviarie periferiche quasi abbandonate. Perché non pensare ad una nuova società di trasporti, pubblico/privata, organizzata su un trasporto su gomma tramite mezzi leggeri e poco inquinanti (pulmini, non i carrozzoni dell’ATM di oggi), e al contempo su trenini ecologici che collegano costantemente tutto il territorio comunale? Naturalmente con un flusso di navette da e verso il centro, e ampi parcheggi esterni per le auto. E’ un progetto ambizioso, che darebbe lavoro, ridurrebbe l’inquinamento e rilancerebbe al contempo il commercio cittadino, che è in ginocchio. So di cosa parlo, mia moglie è nel settore.
E’ un’idea di nuovo trasporto pubblico di cui ha parlato di recente anche l’ing. Bressan, già assessore della giunta Scagni. E la stessa Scagni, a quanto si legge, potrebbe essere una sua rivale al primo turno…contatti?
Nessuno, anche se ci conosciamo bene: siamo stati a scuola insieme, coetanei, classe di ferro 1955. Naturalmente le auguro buona fortuna, ma ognuno farà la propria corsa.
Lei Rattazzo è tifoso dei Grigi?
Tifosissimo: da ragazzo attraversavo tutta la città a piedi per andare al Moccagatta la domenica, era un rito e un appuntamento irrinunciabile. Da qualche anno soffro in silenzio, da casa. Mi spiace che da tanto tempo manchino imprenditori seri, e alessandrini, in grado e con la voglia di rilanciare davvero l’Alessandria calcio. La politica, poi, ormai cerca di metterci sopra il proprio cappello, con esiti in genere disastrosi. Del resto, sia la sconfitta ai play out che la retrocessione, per come sono maturate, sono state un segnale evidente di quanto poco peso non solo la squadra, ma la città abbia a livello nazionale. E purtroppo noi tifosi lo sappiamo bene, e continuiamo a ingoiare bocconi amari…