Politiche sociali: scoppia la polemica sul “meeting per disabili”
La commissione congiunta Politiche Sociali e della Salute ha affrontato il tema della disabilità e della possibilità di un "meeting", dopo l'approvazione del Consiglio comunale della mozione di Giuseppe Bianchini. Ma le risorse per questo evento ci sono? "Non siamo meno sensibili al tema, solo perché non ci sono fondi", replica l'assessore Secco
La commissione congiunta Politiche Sociali e della Salute ha affrontato il tema della disabilità e della possibilità di un "meeting", dopo l'approvazione del Consiglio comunale della mozione di Giuseppe Bianchini. Ma le risorse per questo evento ci sono? "Non siamo meno sensibili al tema, solo perché non ci sono fondi", replica l'assessore Secco
“L’obiettivo è quello di creare un evento che gratifichi non solo i disabili, ma anche le loro famiglie. Di creare una, o più giornate dedicate a loro”, sottolinea Bianchini che trova l’appoggio del consigliere Paolo Berta (Pd), che da tempo sottoscrive questa battaglia, e dall‘architetto Testa, dell’ufficio Disability Manager.
E’ proprio Paola Testa a sottolineare l’importanza di una “giusta” organizzazione della manifestazione, anche in base al tono che gli si vuole dare. “Credo sia necessario promuovere una giornata di festa che però integri i disabili con il resto della società civile. Quindi sono per non circoscrivere questa giornata alle persone di una categoria, che è una forma mentis che dovrebbe essere superata”.
D’accordo con l’architetto testa anche Di Donna, dell’associazione Aias: “l’importante è inserire i nostri disabili tra i normodotati, senza distinzioni, come nell’ambito spoetivo ci dimostrano molti nostri atleti, non solo a livello locale , ma anche internazionale”. Di Donna riporta l’esempio dei Cissaca Bulls, “che la nostra associazione segue da tempo”, che insieme ad atleti come La Barbera, hanno portato il nome alessandrino all’estero”.
La preoccupazione di Di Donna, viste le ultime vicende che hanno visto coinvolto il Cissaca e le Associazioni di assistenza sotto l’aspetto economico, è che questa iniziativa possa essere strumentalizzata dai politici come “spot” pubblicitario, visto che per organizzare questi eventi servono anche risorse.
Questa preoccupazione viene sostenuta anche dalla parte politica della minoranza, presente in aula. Il consigliere Paolo Bellotti (nella foto), con una similitudine, accenna alla situazione di disagio economico dell’amministrazione attuale, che nonostante tutto continua a sponsorizzare questa “aria di festeggiamenti” in tutta la città. “Sembra di essere sul Titanic, dove si pensa ad organizzare la festa, quando in realtà non sci si accorge che si sta finendo contro un iceberg, cioè si sta affondando”. Bellotti precisa “di non essere contrario all’iniziativa a prescindere e di non farne nemmeno una questione prettamente economica”, ma critica la linea politica che l’amministrazione sta tenendo in materia di politiche sociali. “Questo evento ha un senso se si va nella direzione di sostegno alle associazioni che operano nel settore dell’assistenza e del sociale e che, come si apprende in questi giorni, sono in grave crisi finanziaria, tanto da non riuscire a pagare nemmeno i propri dipendenti” (il riferimento è alla situazione del Cissaca, dell’Aristor, dell’Aias, dell’Azimut ndr).
Il riferimento economico viene anche dall’intervento del consigliere Paolo Berta (nella foto), che riportando le parole del presidente della Regione, Roberto Cota, nel corso della manifestazione dell’altro giorno a Torino (presenti Berta e Rovito per il comune di Alessandria), ha parlato di mancanza di fondi e di risorse: “Signori – avrebbe confermato Cota – qui non c’è un euro!”.
Berta allora riporta alla memoria il grande sostegno di passate amministrazioni, degli anni 1991-1992-1993, all’associazione Idea: 20 milioni totali di contributo da parte del Comune, della Provincia, della Regione e della Cassa di Risparmio. “Oggi queste possibilità non ci sono più, ma ci deve essere la volontà politica di occuparsi di questi temi. Vogliamo la vera integrazione”, replica Paola Berta.
Politica “del fare” è quella promossa da Paola Testa del Disability Manager, sostenuta anche dall’assessore Gabrio Secco: “creso che sensibilità e politiche sociali possano essere affronatate anche con difficoltà economiche”. E prosegue: “Le risorse di oggi non sono quelle delle passate amministrazioni, ma non per questo siamo meno sensibili. Ora bisogna scegliere se fare comunque, o se non fare solo perché ci sono meno risorse economiche”. Da parte della Giunta, quindi, piena disponibilità ad “agire”, come spiega anche il presidente della commissione Salute, Roberto Sarti: “Qui nessuno vuole o pensa di strumentalizzare questa iniziativa. E comunque ci sono tante altre direzioni per provare a reperire fondi, come ad esempio le associazioni attive su questi temi, ad esempio il Rotary”.