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Gli studenti in piazza per dire no alla riforma Gelmini
Si è svolta in Alessandria, come in tutta Italia, una manifestazione studentesca per protestare contro la riforma Gelmini
Si è svolta in Alessandria, come in tutta Italia, una manifestazione studentesca per protestare contro la riforma Gelmini
Si è svolto questa mattina, 7 ottobre, in Alessandria, come in tutta Italia, una manifestazione studentesca per protestare contro la riforma Gelmini.
ll 7 ottobre gli studenti scenderanno nuovamente in piazza in tutte le città italiane per esprimere il loro dissenso alla riforma Gelmini e alla continua distruzione della scuola pubblica. Un settore che ormai da troppi anni si ritrova a pagare i debiti e i privilegi di una classe politica parassitaria e sorda a quelli che sono i reali problemi dei giovani.
Di fronte alla crisi finanziaria che attanaglia tutto il mondo la ricetta proposta dalla triade BCE(Banca Centrale Europea), FMI(Fondo Monetario Internazionale) e governo italiano è una finanziaria che impone tagli a sanità, welfare, cultura e istruzione pubblica. Questa manovra imposta dall’alto vuole che a pagare una crisi creata da banche e potenti siano le classi sociali più deboli che già da anni vivono quotidianamente una condizione di precarietà.
L’uscita dalla crisi economica non può essere fatta di tagli e riduzione dei diritti ma, al contrario, deve essere una possibilità per ricostruire una scuola che metta al centro le esigenze attuali e le prospettive future degli studenti, che ritrovi nella cultura i suoi pilastri, che sia un luogo antirazzista, aperto e di confronto.
Anche in Alessandria si scenderà in piazza, per gridare una rabbia ed un’ indignazione che da troppo tempo vivono nelle pance delle persone, per ribadire che un’uscita alternativa a questa crisi è necessaria, che un’altra scuola è possibile.
Ora basta! Siamo indignati!
Di fronte alla crisi finanziaria che attanaglia tutto il mondo la ricetta proposta dalla triade BCE(Banca Centrale Europea), FMI(Fondo Monetario Internazionale) e governo italiano è una finanziaria che impone tagli a sanità, welfare, cultura e istruzione pubblica. Questa manovra imposta dall’alto vuole che a pagare una crisi creata da banche e potenti siano le classi sociali più deboli che già da anni vivono quotidianamente una condizione di precarietà.
L’uscita dalla crisi economica non può essere fatta di tagli e riduzione dei diritti ma, al contrario, deve essere una possibilità per ricostruire una scuola che metta al centro le esigenze attuali e le prospettive future degli studenti, che ritrovi nella cultura i suoi pilastri, che sia un luogo antirazzista, aperto e di confronto.
Anche in Alessandria si scenderà in piazza, per gridare una rabbia ed un’ indignazione che da troppo tempo vivono nelle pance delle persone, per ribadire che un’uscita alternativa a questa crisi è necessaria, che un’altra scuola è possibile.
Ora basta! Siamo indignati!
Questo il testo con le motivazioni della manifestazione distribuito dalle organizzazioni studentesche.
Il corteo di Alessandria, formato da circa 250 studenti, è partito dai giardini pubblici sul lato di Corso Crime percorrendo le vie del centro cittadino.
Il corteo di Alessandria, formato da circa 250 studenti, è partito dai giardini pubblici sul lato di Corso Crime percorrendo le vie del centro cittadino.