Riequilibrio approvato. Ma senza Lega
Il documento di riequilibrio di bilancio è stato approvato ieri sera in Consiglio comunale. I consiglieri della Lega non si presentano in aula e Fabbio fa distribuire un comunicato: "alleanza confermata"
Il documento di riequilibrio di bilancio è stato approvato ieri sera in Consiglio comunale. I consiglieri della Lega non si presentano in aula e Fabbio fa distribuire un comunicato: "alleanza confermata"
Il riequilibrio passa con 18 voti favorevoli (su un totale di 26 presenti in aula), 6 contrari, 2 astenuti (Rovito e Prigione de La Destra) e alcuni consiglieri tra i banchi dell’opposizione, del gruppo consigliare del Pd, che hanno deciso di non esprimersi, non votando. “Il riequilibrio è approvato” conclude il vicepresidente Micò, in sostituzione di Cuttica di Revigliasco, assente.
Mentre era in corso la discussione, con alcuni esponenti della minoranza che chiedevano spiegazioni su “una assenza come quella della seconda componente della maggioranza (Lega) per una votazione così importante” dall’ufficio di gabinetto del sindaco veniva emanato un comunicato stampa, dal titolo “Pdl unità nazionale” a nome del coordinamento cittadino del Pdl che si era riunito nella giornata di ieri. Nel documento si legge “Il coordinamento cittadino Pdl ribadisce l’importanza dell’alleanza con la Lega Nord, confermando per le prossime elezioni comunali di Alessandria il sostegno alla candidatura a sindaco di Piercarlo Fabbio. Non condivide le dichiarazioni di qualche esponente del centro destra in merito all’unità del Paese, considerando la Lega Nord come alleato leale e indispensabile alla vittoria a livello nazionale, regionale e locale”. Probabilmente non si aspettavano che la Lega “desse buca”, anche se, come riportato all’attenzione dal capogruppo Priano e da qualche “frecciatina” di Locci nel corso delle due rispettive dichiarazioni di voto, la motivazione è senza dubbio relativa al “fatto politico accaduto qualche giorno fa” e non, come si potrebbe pensare, alla “contrarietà nei confronti di questo riequilibrio di bilancio”.
Gli emendamenti presentati la scorsa seduta dal consigliere Bellotti non hanno raccolto il favore dell’aula. La maggioranza si è però rivelata molto “sensibile” su un tema come quello della “passerella del Cavalcavia” dichiarando di reinserire il finanziamento per questa opera nella prossima “variazione” di bilancio che si farà subito dopo il riequilibrio.
Ma molte altre sono state le tematiche affrontate nel corso della discussione: alcune hanno già un lungo trascorso e vengono riportate all’attenzione in ogni occasione. Sono il caso Teatro Comunale, il ponte Meier, i servizi alla cultura e all’educazione, la viabilità con la costruzione di alcune opere pubbliche fondamentali. Ma è anche la questione del presunto “falso bilancio preventivo 2011” – sostiene Bellotti – che viene rinsaldato da un “falso riequilibrio”, della poca chiarezza della lettera della Camera di Commercio per l’acquisto dell’area parcheggio da 800 mila euro, che fa pensare che ciò che manca sia “l’accertamento” dei documenti e delle reali possibilità di questa amministrazione in termini finanziari e di gestione.
“Se non riesci a convincerli, confondili” è lo slogan utilizzato dal capogruppo Ivaldi per la non realizzazione delle opere e la propaganda che però viene fatta con i manifesti affissi per la città.
Mentre Mazzoni che in altre occasioni e in relazione al bilancio preventivo aveva parlato di” libro dei sogni”, questa volta rincara la dose parlando di “escamotage nella seduta del Consiglio in seconda convocazione”, senza la quale la maggioranza non ci sarebbe stata.
Una critica comune dai banchi della minoranza (Mazzoni, Brusasco, Abonante) è la difficoltà di reperimento della documentazione richiesta agli uffici, relativa a cantieri in corso d’opera in città oppure al bilancio delle aziende partecipate del Comune, come la Sital.
Anche questo “restringimento del’indice di chiarezza e di correttezza di questa amministrazione – dichiara Brusasco (Pd) – che si è chiusa sempre più in se stessa e che ha creato grosse difficoltà a reperire delle semplici documentazioni, hanno inciso parecchio sulla mia decisione di dimettermi da presidente della commissione Bilancio”. Il collega Barberis, a nome della minoranza, esprime la più totale “indisponibilità” alla sostituzione del presidente della commissione Bilancio, sottolineando l’impossibilità di trovare una collaborazione con questa maggioranza. A riportare i toni sull’argomento oggetto della votazione, il riequilibrio, è stato Abonante che ha chiesto di spiegare “come si è riusciti a passare da una spesa corrente del 2010 di 87 milioni agli oltre 120 milioni del 2011, senza nemmeno sfruttare, qualora fosse vera, questa crescita per pagare i creditori (Aristor, Cissaca)?“.
Dall’altra parte della barricata, il consigliere Bocchio accusa la minoranza di “superficialità” negli interventi della discussione, “senza alcuna espressione in merito ai dati, ma solo considerazioni demagogiche”. Considerazioni in merito arrivano anche da Maconi: “Desidero non sentire più banalità in Consiglio, pensiamo al riequilibrio e non solleviamo più temi che sono delle ‘baggianate‘ “. Il riferimento è ad opere che già la giunta Scagni aveva promosso come il ponte sulla Bormida o la questione dell’ospedale e che non sono mai state realizzate. Poi, da consigliere Pdl in Provincia, Maconi rivela: “La Provincia sanerà il suo debito con il Comune per diversi milioni di euro”.
La replica della Giunta non si distanzia molto dalle considerazioni già esposte tra le file della maggioranza. Il sindaco Fabbio parla di “temi consueti portati alla ribalta dalla minoranza”, come il ponte Meier “che si farà, mettetivi il cuore in pace”, la caserma Valfré, che è solo in sospeso, ma che verrà atribuita al Comune, la questione della Guardia di Finanza sui documenti del Bilancio, “mentre delle tematiche davvero importanti di cui solitamente le forze politiche si appropriano, qui non vengono discusse!”.
Ancora più stringato e deciso è l’assessore al Bilancio, Luciano Vandone, che nella replica ribadisce come “le risorse presenti nel documento di riequilibrio siano vere, siano certe e consolidate in attesa del riassetto finale del bilancio”. E per coloro che continuano ad accusare la poca chiarezza sulla transazione con la Camera di Commercio degli 800 mila euro inseriti nel riequilibrio, Vandone consiglia “chi non crede all’attendibilità della proposta, faccia querela al falso, con tutte le conseguenze che seguono!”.