Home
Sciopero Atm, “adesione al 70%”
Secondo l'Unione sindacale di base il 70% dei dipendenti dell'azienda di trasporto locale ha aderito alla giornata di sciopero indetta a livello nazionale. "Lo abbiamo fatto per l'utenza"
Secondo l'Unione sindacale di base il 70% dei dipendenti dell'azienda di trasporto locale ha aderito alla giornata di sciopero indetta a livello nazionale. "Lo abbiamo fatto per l'utenza"
Obiettivo raggiunto, secondo l’Unione sindacale di base. Il 70% circa dei dipendenti Atm avrebbe aderito allo sciopero indetto a livello nazionale per il comparto trasporti locali.
Autobus fermi dalle 8,30 alle 16,30 e poi, nuovamente, dalle 19,30 fino a fine turno. Allo sciopero si è aggiunto un presidio convocato davanti a palazzo Rosso che ha consentito, secondo il portavoce Giovanni Maccarino, di “spiegare le motivazioni che hanno indotto i lavoratori ad incrociare le braccia per l’ennesima volta”.
“Innanzitutto – dicono dall’Usb – lo sciopero è a favore dell’utenza, anziani e studenti, in quanto i tagli previsti dalle finanziarie del governo, imposte dall’unione euro-banche, costringeranno le istituzioni locali e le aziende a privatizzare il servizio con evidenti tagli economici che avranno ricadute negative sui servizi del cittadino e inevitabile aumento della tariffe oltre che a licenziamenti e aumento dei carichi di lavoro”.
A livello locale le motivazioni sono anche legate alla situazione in cui versa Atm, creditrice nei confronti del comune e con difficoltà di liquidità.
Autobus fermi dalle 8,30 alle 16,30 e poi, nuovamente, dalle 19,30 fino a fine turno. Allo sciopero si è aggiunto un presidio convocato davanti a palazzo Rosso che ha consentito, secondo il portavoce Giovanni Maccarino, di “spiegare le motivazioni che hanno indotto i lavoratori ad incrociare le braccia per l’ennesima volta”.
“Innanzitutto – dicono dall’Usb – lo sciopero è a favore dell’utenza, anziani e studenti, in quanto i tagli previsti dalle finanziarie del governo, imposte dall’unione euro-banche, costringeranno le istituzioni locali e le aziende a privatizzare il servizio con evidenti tagli economici che avranno ricadute negative sui servizi del cittadino e inevitabile aumento della tariffe oltre che a licenziamenti e aumento dei carichi di lavoro”.
A livello locale le motivazioni sono anche legate alla situazione in cui versa Atm, creditrice nei confronti del comune e con difficoltà di liquidità.