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Cure palliative in pediatria, per una vita migliore
Un concerto della Polifonica di Serravalle Scrivia venerdì 7 ottobre e un convegno, sabato 8, con i migliori medici a livello nazionale per parlare di "care", di assistenza del malato con la partecipazione costante della famiglia, con un unico obiettivo: "dare una vita migliore"
Un concerto della Polifonica di Serravalle Scrivia venerdì 7 ottobre e un convegno, sabato 8, con i migliori medici a livello nazionale per parlare di "care", di assistenza del malato con la partecipazione costante della famiglia, con un unico obiettivo: "dare una vita migliore"
“Non si tratta solo di un convegno, ma di un progetto comune tra Aso, Asl Avoi (Associazione volontari ospedalieri per l’infanzia) e Enti amministrativi come Comune, Provincia e Regione, per creare 5 nuovi posti letto per le cure palliative dei piccoli ricoverati dell’Ospedale Infantile di Alessandria“.
Con queste parole del sindaco Piercarlo Fabbio si è aperta la conferenza stampa di presentazione del convegno “Le cure palliative in pediatria: la ‘care’ tra ospedale e territorio” che si terrà sabato 8 ottobre presso l’Azienda ospedaliera di via Venezia.
“Un convegno di altissimo livello – prosegue il primo cittadino – che raccoglierà insieme i migliori medici a livello nazionale e che rappresenta però la ‘copertina patinata’ di una necessità che punta ad una sempre maggiore attenzione alla struttura ospedaliera del territorio”. “Alessandria e l’ospedale infantile vantano una lunga storia e una tradizione in merito ai programmi di assistenza per le cure palliative”. Il comune farà quindi la sua parte nella raccolta di risoerse per cercare di trovare “fisicamente” questi nuovi posti letto.
E’ il dottor Maurizio Cremonte della Neuropsichiatria infantile dell’Aso Alessandria a spiegare come “negli ultimi 10 anni abbiamo accompagnato oltre una decina di bambini nella malattia”. Si perché le cure palliative non si rivolgono soltanto ai malati oncologici, ma anche a quelli neurologici e neuromuscolari, cioè a tutti coloro che non hanno un percorso di guarigione ma solo un accompagnamento ad una “vita migliore”, determinato dall’assistenza. “Questo è realizzabile – prosegue il dottor Cremonte – con una diminuzione dei ricoveri ospedalieri per questi bambini e una maggiore assistenza in strutture “ponte” o addirittura a domicilio, con un sostegno anche solo telefonico tra le famiglie e i medi e i paramedici dell’ospedale infantile”.
Oggi le difficoltà di accoglienza nella struttura dell’ “ospedaletto” dipendono dai lavori di ristrutturazione, ma vi sono altre strutture con le quali il reparto collabora come l’Hospice di Alessandria. La speranza, sostenuta anche dal dottor Fernando Pesce, direttore del dipartimento pediatrico, è quella di “creare un progetto intermedio tra l’ospedale e il territorio, che con il supporto della città e delle sue Istituzioni possa portare alla formazione di un’area all’ospedale infantile di appoggio alle famiglie, un ambiente umano e umanizzato, che non sia più determinato solo dal ‘volontariato'”.
Come prologo al convegno di sabato, si terrà un concerto, venerdì 7 ottobre alle 21 alla Cattedrale di Alessandria, ad opera della Polifonica di Serravalle Scrivia, complesso sinfonico corale di più di 150 elementi che vantano di un repertorio che spazia dal sacro al profano. Il concerto e il convegno sono stati dedicati a due figure- simbolo di riferimento per le cure palliative e per il “care” (l’assistenza con il coinvolgimento e la presenza costante della famiglia vicino): il dottor Dante Besana, primario del reparto di Neuropschiatria dell’Ospedale Infantile e il giovane Cassien, scomparso poco tempo fa, che da anni era diventato la mascotte dell’infantile.
Con queste parole del sindaco Piercarlo Fabbio si è aperta la conferenza stampa di presentazione del convegno “Le cure palliative in pediatria: la ‘care’ tra ospedale e territorio” che si terrà sabato 8 ottobre presso l’Azienda ospedaliera di via Venezia.
“Un convegno di altissimo livello – prosegue il primo cittadino – che raccoglierà insieme i migliori medici a livello nazionale e che rappresenta però la ‘copertina patinata’ di una necessità che punta ad una sempre maggiore attenzione alla struttura ospedaliera del territorio”. “Alessandria e l’ospedale infantile vantano una lunga storia e una tradizione in merito ai programmi di assistenza per le cure palliative”. Il comune farà quindi la sua parte nella raccolta di risoerse per cercare di trovare “fisicamente” questi nuovi posti letto.
E’ il dottor Maurizio Cremonte della Neuropsichiatria infantile dell’Aso Alessandria a spiegare come “negli ultimi 10 anni abbiamo accompagnato oltre una decina di bambini nella malattia”. Si perché le cure palliative non si rivolgono soltanto ai malati oncologici, ma anche a quelli neurologici e neuromuscolari, cioè a tutti coloro che non hanno un percorso di guarigione ma solo un accompagnamento ad una “vita migliore”, determinato dall’assistenza. “Questo è realizzabile – prosegue il dottor Cremonte – con una diminuzione dei ricoveri ospedalieri per questi bambini e una maggiore assistenza in strutture “ponte” o addirittura a domicilio, con un sostegno anche solo telefonico tra le famiglie e i medi e i paramedici dell’ospedale infantile”.
Oggi le difficoltà di accoglienza nella struttura dell’ “ospedaletto” dipendono dai lavori di ristrutturazione, ma vi sono altre strutture con le quali il reparto collabora come l’Hospice di Alessandria. La speranza, sostenuta anche dal dottor Fernando Pesce, direttore del dipartimento pediatrico, è quella di “creare un progetto intermedio tra l’ospedale e il territorio, che con il supporto della città e delle sue Istituzioni possa portare alla formazione di un’area all’ospedale infantile di appoggio alle famiglie, un ambiente umano e umanizzato, che non sia più determinato solo dal ‘volontariato'”.
Come prologo al convegno di sabato, si terrà un concerto, venerdì 7 ottobre alle 21 alla Cattedrale di Alessandria, ad opera della Polifonica di Serravalle Scrivia, complesso sinfonico corale di più di 150 elementi che vantano di un repertorio che spazia dal sacro al profano. Il concerto e il convegno sono stati dedicati a due figure- simbolo di riferimento per le cure palliative e per il “care” (l’assistenza con il coinvolgimento e la presenza costante della famiglia vicino): il dottor Dante Besana, primario del reparto di Neuropschiatria dell’Ospedale Infantile e il giovane Cassien, scomparso poco tempo fa, che da anni era diventato la mascotte dell’infantile.
A QUESTO LINK sarà possibile, sabato 8 ottobre, assistere alla trasmissione video in diretta del convegno.