Il derby finisce nella noia
Tra Casale e Alessandria finisce 0-0, con una sola occasione (Degano) in tutta la partita. Proteste casalesi per un rigore non concesso in chiusura di primo tempo
Tra Casale e Alessandria finisce 0-0, con una sola occasione (Degano) in tutta la partita. Proteste casalesi per un rigore non concesso in chiusura di primo tempo
Finisce in parità, tra mille sbadigli e pochi, timidi applausi, il “derby della verità”. Una partita che ha regalato pochissime emozioni, in netta contrapposizione rispetto a quelle che erano le aspettative della vigilia: il Casale si presentava primo in classifica, fresco di due vittorie importanti e nette contro Lecco e Rimini e di una ormai plasmata organizzazione tattica, da fare invidia anche a diverse squadre di categoria superiore. Con una vittoria,magari netta, nel derby, il Casale avrebbe potuto trovare la definitiva consacrazione come favorita per la vittoria finale. Passando dalle rive del Po a quelle del Tanaro, l’Alessandria arrivava a poche ore dal match con tanti dubbi, incupiti dalle ultime pessime settimane, e la necessità di ritrovare un’identità smarrita e di dimostrare di avere anche sul campo e non solo sulla carta un organico da paura, per la categoria. Desideri, sogni, speranze, aspettative: quando si concentrano, troppe, in una partita sola si sconfina quasi sempre nella noia di match incatenati tra timori e tatticismi. Ovvero, l’esatta riproduzione di quello che è accaduto al Palli, che è stato più un confronto che una partita di calcio: quando mancano i gol, ma addirittura i tiri in porta, definirlo tale sarebbe un sacrilegio. In ogni caso, badando solo al risultato poiché da commentare rimane poco altro, Casale e Alessandria non si fanno male e, dunque, il pareggio è la classica soluzione che accontenta tutti: i nerostellati, che non avevano mai incontrato fino ad oggi un avversario cosi forte e ben organizzato, hanno saputo reggere e non sono mai andati in difficoltà se non nell’occasione (l’unica di tutto il match) capitata sui piedi di Degano nel finale, e dunque possono dire di aver scalato la prima vetta (la seconda sarà domenica prossima contro la sorpresa Giacomense) senza andare in debito d’ossigeno. Buona prova di maturità dunque. I grigi, invece, raccolgono in termini di classifica troppo poco per il progetto “remuntada” e, forse, anche per quanto riguarda il piano di ricostruzione morale del gruppo. Tuttavia, per come è maturato il pareggio in casa della capolista, riuscendo a imbrigliare gli avversari e rischiando di strappare i tre punti pungendo laddove si poteva, i grigi escono dal Palli con una preziosa dose di autostima, che sembrava essere sparita nella notte dei tempi.
PRIMO TEMPO AL CLOROFORMIO – Che il match fosse importante e decisivo per i destini di entrambe le squadre lo si sapeva fin dalla vigilia. Ed infatti ne paga lo spettacolo, soprattutto in un primo tempo nel quale non si registrano interventi degni di nota da parte di Adornato e Servili: il Casale punta a non sbagliare un match che, alla fine dei conti, può terminare sul pari senza troppi danni, mentre l’Alessandria è ancora troppo scossa dalle tre sconfitte consecutive rimediate nelle ultime tre partite e dunque opta per un 4-4-2 molto prudente, votato prima di tutto ad arginare la fantasia del trio Taddei-Siega-Rodriguez e poi, se del caso, a pungere con sporadiche accelerazioni. Ne esce, dunque, un match assolutamente bloccato, con tanti errori di gestione del pallone da parte di entrambe le compagini e senza particolari emozioni. Solo in chiusura della prima frazione di gioco il Casale prova ad accendere la luce, ma prima il tentativo di Iannini dal limite è bloccato agilmente da Servili, poi al 45′ è lo stesso estremo difensore grigionero a trasformarsi in saracinesca e murare in uscita bassa una pericolosa penetrazione di Taddei, che viene travolto insieme al pallone: per il signor Fabbri non ci sono irregolarità e, dunque, le squadre vengono mandate negli spogliatoi tra sbadigli e fischi, apparentemente immotivati, di protesta.
DEGANO, LAMPO NEL BUIO – La sostanza non cambia nemmeno nella ripresa: l’Alessandria, che comunque qualitativamente fa un enorme passo in avanti rispetto alle ultime prestazioni, è tatticamente ben quadrata e non concede praticamente nulla ad un Casale che, a sua volta, certamente non soffre il confronto contro la squadra più forte fino a questo momento incontrata sul proprio cammino. I nerostellati non riescono mai a rendersi pericolosi, anche perchè pagano la scarsa vena creativa di un Taddei certamente in ombra rispetto alle ultime apparizioni. Il Casale, dunque, scopre di essere forse eccessivamente dipendente dalle lune del singolo, che per quanto obiettivamente di categoria superiore catalizza l’intera manovra offensiva: per fortuna dei casalesi, il capitano è quasi sempre in palla, ma in giornate come questa la fase offensiva nerostellata sembra essere in catalessi. L’Alessandria, dal canto suo, regala l’unica emozione di tutto il match: Degano, a 15′ dalla fine, ha tra i piedi la palla del match, ma non riesce ad andare oltre alla fucilata su un prodigioso Adornato in uscita. In ogni caso, occasione sprecata a parte, con il punticino raccolto al Palli, prezioso più per il morale che per la classifica, per i grigi finalmente si intravede la luce in fondo al tunnel.
LA PARTITA
1T
8′ – Ammonito Garrone
38′ – Ammonito Barbagli
39′ – Pericolosa punizione di Taddei, Servili respinge con i pugni
42′ – Iannini si smarca al limite dell’area e prova il destro rasoterra, Servili blocca
45′ – Taddei penetra in area ed elude l’intervento di Viviani, Servili esce basso travolgendo palla e corpo dell’attaccante. Per l’arbitro non è rigore, anche se il capitano nerostellato protesta vivacemente
2T
6′ – Taddei dal limite pesca in lob Iannini, che da defilato sulla sinistra prova il cross che attraversa tutta l’area piccola e termina a lato
11′ – Sostituzione per l’Alessandria: esce Cuneaz, entra Simeoni
13′ – Cross di Ciancio che pesca Artico in area, ma il tentativo di testa della punta esce abbondantemente a lato
18′ – Sostituzione per l’Alessandria: esce Segarelli, entra Menassi
24′ – Lancio in profondità per Martini, che nel cuore dell’area prova l’acrobazia al volo ma la palla termina alta sopra la traversa
27′ – Doppia sostituzione per il Casale: escono Iannini e Crocetti, entrano Capellupo e Curcio
30′ – Occasionissima per l’Alessandria: Degano pescato in posizione regolare si ritrova solo davanti ad Adornato, bravissimo a parare basso il rasoterra del centrocampista grigionero
32′ – Ammonito Siega
35′ – Vignati stacca più alto di tutti su punizione di Taddei, palla alta sopra la traversa
40′ – Sostituzione per il Casale: esce Rodriguez, entra Peluso
40′ – Sostituzione per l’Alessandria: esce Degano, entra Motta
TABELLINO
CASALE – ALESSANDRIA: 0-0
CASALE (4-4-2): Adornato; Garrone, Gonnella, Vignati, Naglieri; Siega, Iannini (27’st Capellupo), Gambadori, Samon Rodriguez (40’st Peluso); Taddei, Crocetti (27’st Curcio) (a disp.: Pomat, Ciccomascolo, Napoli, Agnesina) All.: Buglio
ALESSANDRIA (4-4-2): Servili; Ciancio, Viviani, Cammaroto, Barbagli; Cuneaz (11’st Simeoni), Segarelli (18’st Menassi), Roselli, Degano (40’st Motta); Artico, Martini (a disp.: De Marco, Procida, Miceli, Pandiani) All.: Manueli
ARBITRO: Fabbri (De Franco – Tolfo)
NOTE: giornata soleggiata, terreno di gioco in buone condizioni, spettatori 1000 circa. Ammoniti: Garrone, Siega, Barbagli Angoli: 1-3 Recupero: 5’st