Cota scomunica Locci? “Non ne so nulla”
La secessione? Se ci credono ancora, alle prossime elezioni vadano pure da soli, sono le dichiarazioni di Emanuele Locci riprese dal giornale nazionale Il Fatto Quotidiano. Espressioni forti e toni duri da parte del gruppo della Giovane Italia. A livello locale la Lega Nord sembra non gradire, soprattutto Cota
La secessione? Se ci credono ancora, alle prossime elezioni vadano pure da soli, sono le dichiarazioni di Emanuele Locci riprese dal giornale nazionale Il Fatto Quotidiano. Espressioni forti e toni duri da parte del gruppo della Giovane Italia. A livello locale la Lega Nord sembra non gradire, soprattutto Cota
“Non ne so nulla – dichiara Locci pochi minuti fa al telefono – Quando ieri sera ho letto ‘Lo spiffero’ mi sono rivolto al sindaco Fabbio, per sapere se almeno lui fosse a conoscenza di questa reazione del presidente della Regione. Ma anche lui si è detto estraneo e non a conoscenza del fatto”. Inoltre Locci aggiunge: “Ho evitato questa mattina di chiamare i dirigenti di partito, perché aspetto di essere avvertito io da loro nel caso ci fosse qualche comunicazione importante da farmi”.
Locci ribadisce quindi che “ufficialmente” non ha ricevuto nessuna comunicazione sulle esternazioni di Cota comparse on line. “Ho comunque mandato un messaggio a Giorgia Meloni, che sicuramente trovandosi a Roma vedrà più spesso di me il presidente della Regione Piemonte, per avere informazioni, nel caso sapesse qualcosa”.
Il consigliere comunale del Pdl, Emanuele Locci, assieme ad altri 8 coordinatori regionali della Giovane Italia, ha elaborato un documento che attacca duramente l’impostazione della Lega Nord. “Secessione? Se ancora ci credono, alle prossime elezioni vadano pure da soli!”, sono le parole del consigliere alessandrino che sono comparse nella giornata di ieri in un articolo del blog di un giornalista (De Cicco) de Il Fatto Quotidiano.
Dal documento traspare un’insofferenza montante verso le recenti bordate del Carroccio: insofferenza che sembra quasi sfociare in una richiesta di rottura dell’asse maggioranza- Lega. “Se la Lega Nord è a corto di risorse per le sue feste paesane, rinunci a qualche pietoso comizio e faccia proposte politiche invece di offendere”.
Sembra che a gettare alcol sul fuoco nel rapporto già da tempo incrinato tra “giovani padani” e “giovani pidiellini del nord” siano state le ultime affermazioni di Bossi, contro alcuni baluardi dei giovani politici che provengono dalle fila di Alleanza Nazionale, come il tricolore. “Tricolore dei somari” è stato definito dal Senatur. La risposta non si è fatta certo attendere: Locci e i rappresentanti di molte altre regioni del Nord della Giovane Italia hanno replicato “in Italia ci sono milioni di somari che vanno fieri della bandiera tricolore”.
Toni molto duri sul piano politico nazionale, quindi. Ma a livello territoriale quale è stata, se c’è stata, la reazione del mondo politico-istituzionale? Abbiamo contattato telefonicamente il “protagonista”, Emanuele Locci che ha parlato di “poche reazioni a livello locale, dal territorio provinciale e regionale. Mentre ben più numerose sono state quelle fuori dalla Provincia, da parte di altre regioni”. In particolare – prosegue il consigliere – non ho percepito grande condivisione dal mio partito per la mia presa di posizione, che definirei valoriale. La reazione è stata di ‘non esagerare’ che non è il momento”.
E invece la reazione dei leghisti? Pare che il consigliere comunale della Lega Nord Roberto Sarti non abbia particolarmente gradito le uscite del compagno che siede tra i banchi della maggioranza insieme a lui. Ma nessuna reazione ufficiale arriva dalla Lega Nord, come conferma Locci. “Non ho ricevuto nessuna critica o reazione diretta. Solo una certa ‘freddezza’ (qualche sguardo storto e una maggiore difficoltà a salutare).
Ma la maggiore soddisfazione per Emanuele Locci arriva dal mondo dell’elettorato e dai cittadini. “Se la questione del tricolore e di altri significati valoriali di cui si caricano i simboli della italianità non ha trovato viva reazione nel mondo politico, altrettanto non posso dire per l’effetto che ha provocato sulla gente“. E prosegue: “Tra ieri sera e oggi una invasione di telefonate e reazioni dal mondo ‘non istituzionale’, dagli alessandrini da cui non mi aspettavo un’attenzione così alta”. Locci ci tiene a sottolineare come la condivisione di queste prese di posizione nei confronti del Carroccio “non sia soltanto da parte di persone che hanno seguito il mio stesso percorso politico, ma anche da coloro che la pensano diversamente, che hanno altri percorsi alle spalle”.
Vedremo se la reazione della Lega, almeno sul territorio, tarderà ancora molto ad arrivare…