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Assunzioni comunali: “ci riprovano con l’inciucio”?
LUnione Sindacale di Base torna a chiedere la chiarezza circa la procedura di assunzione di un dirigente comunale ipotizzando una modifica al regolamento che favorirebbe un designato a ricoprire la carica. La replica dalla direzione Risorse Umane del Comune
LUnione Sindacale di Base torna a chiedere la chiarezza circa la procedura di assunzione di un dirigente comunale ipotizzando una modifica al regolamento che favorirebbe un designato a ricoprire la carica. La replica dalla direzione Risorse Umane del Comune
L’Unione Sindacale di Base torna a chiedere la chiarezza circa la procedura di assunzione di un dirigente comunale. Già qualche mese fa, su segnalazione del sindacato, era stato bloccato il bando per l’assunzione di una nuova figura dirigenziale a tempo indeterminato. Ora, secondo Giovanni Maccarino, “ci risiamo… A distanza di pochi mesi dal tentato inciucio riguardo l’assunzione come dirigente presso il comune, per la quale Usb presentò un esposto alla corte dei conti di Torino, diffida al dirigente firmatario della determina e all’amministrazione comunale di procedere nel loro intento, ci riprovano”.
L’Usb denuncia infatti come “il regolamento per l’assunzione sia stato modificato ad hoc”. Come? “guarda caso si richiede come elemento essenziale un master universitario di 150 ore, sempre guarda caso l’amministrazione comunale paga in master ad un unico dipendente con i soldi del contribuente, per poi richiederlo come requisito nel concorso”.
Maccarino non risparmia critiche pungenti: “non prendiamoci in giro – dice – non ci sono soldi per pagare i precari e i servizi sociali, ma ci sarebbero per assumere un nuovo dirigente. Non abbiamo nulla contro la persona singola, è il metodo che non possiamo condividere”.
Il sindacato di base ha quindi intenzione di farsi portavoce, tramite alcuni consiglieri comunali di minoranza, di un “malessere” verso una “metodologia” che non condividono: “abbiamo chiesto che venga presentata una mozione in consiglio comunale in modo tale da capire se a pochi mesi dalle elezioni i consiglieri sono favorevoli a ‘piazzare il solito paraculato’ ignorando altri dipendenti altrettanto meritevoli, penalizzati dal nuovo percorso concorsuale, alla faccia delle meritocrazia brunettiana e sacconaina”.
Tutte circostanze che, però, vengono respinte dalla direzione Risorse Umane del comune. Antonio Pino, affidando la risposta al blog di Ettore Grassano precisa infatti:
“Non esiste (e non è mai esistito) un Regolamento per l’assunzione dei Dirigenti; esiste semmai un Regolamento per le procedure concorsuali e selettive la cui ultima versione è stata approvata con Deliberazione della Giunta Comunale n.67 del 06/04/2011.
E’ da considerarsi falsa l’affermazione di Usb dalla quale risulterebbe obbligatorio possedere esclusivamente un Master universitario di 150 ore per poter accedere alle procedure di selezione per dirigente; semmai la lettura corretta dell’art.5 del sopracitato regolamento è che risulta necessario possedere una attestazione (rilasciata da Università e/o Pubbliche Amministrazioni e/o enti di formazione) dalle quale risulti la frequenza a “corsi formativi” e/o master post universitari della durata complessiva di 150 ore (peraltro requisito richiesto in svariati regolamenti comunali, per esempio quello del Comune di Torino, in linea con i principi introdotti dal Ministro Brunetta il quale prevede, in particolar modo per i dirigenti, selezioni altamente specialistiche).
Poichè sono anche responsabile del Servizio Formazione posso assicurare che molti dei funzionari dell’ente attraverso la partecipazione ai corsi gestiti internamente e/o a quelli esterni raggiungono ampiamente le 150 ore previste e che avrebbero quindi la possibilità di partecipare ad eventuali concorsi pubblici dell’ente.
Ciò premesso il regolamento individua una serie di caratteristiche “comuni” ma sarà l’eventuale bando di concorso che, nello specifico, regolerà (in quanto “lex specialis”) eventuali specifici criteri che i candidati dovranno possedere.
Pertanto, forse, bastava analizzare con più precisione il testo del regolamento o magari chiedere informazioni agli uffici preposti o conoscere meglio la materia, per evitare una “sparata” inutile”.
L’Usb denuncia infatti come “il regolamento per l’assunzione sia stato modificato ad hoc”. Come? “guarda caso si richiede come elemento essenziale un master universitario di 150 ore, sempre guarda caso l’amministrazione comunale paga in master ad un unico dipendente con i soldi del contribuente, per poi richiederlo come requisito nel concorso”.
Maccarino non risparmia critiche pungenti: “non prendiamoci in giro – dice – non ci sono soldi per pagare i precari e i servizi sociali, ma ci sarebbero per assumere un nuovo dirigente. Non abbiamo nulla contro la persona singola, è il metodo che non possiamo condividere”.
Il sindacato di base ha quindi intenzione di farsi portavoce, tramite alcuni consiglieri comunali di minoranza, di un “malessere” verso una “metodologia” che non condividono: “abbiamo chiesto che venga presentata una mozione in consiglio comunale in modo tale da capire se a pochi mesi dalle elezioni i consiglieri sono favorevoli a ‘piazzare il solito paraculato’ ignorando altri dipendenti altrettanto meritevoli, penalizzati dal nuovo percorso concorsuale, alla faccia delle meritocrazia brunettiana e sacconaina”.
Tutte circostanze che, però, vengono respinte dalla direzione Risorse Umane del comune. Antonio Pino, affidando la risposta al blog di Ettore Grassano precisa infatti:
“Non esiste (e non è mai esistito) un Regolamento per l’assunzione dei Dirigenti; esiste semmai un Regolamento per le procedure concorsuali e selettive la cui ultima versione è stata approvata con Deliberazione della Giunta Comunale n.67 del 06/04/2011.
E’ da considerarsi falsa l’affermazione di Usb dalla quale risulterebbe obbligatorio possedere esclusivamente un Master universitario di 150 ore per poter accedere alle procedure di selezione per dirigente; semmai la lettura corretta dell’art.5 del sopracitato regolamento è che risulta necessario possedere una attestazione (rilasciata da Università e/o Pubbliche Amministrazioni e/o enti di formazione) dalle quale risulti la frequenza a “corsi formativi” e/o master post universitari della durata complessiva di 150 ore (peraltro requisito richiesto in svariati regolamenti comunali, per esempio quello del Comune di Torino, in linea con i principi introdotti dal Ministro Brunetta il quale prevede, in particolar modo per i dirigenti, selezioni altamente specialistiche).
Poichè sono anche responsabile del Servizio Formazione posso assicurare che molti dei funzionari dell’ente attraverso la partecipazione ai corsi gestiti internamente e/o a quelli esterni raggiungono ampiamente le 150 ore previste e che avrebbero quindi la possibilità di partecipare ad eventuali concorsi pubblici dell’ente.
Ciò premesso il regolamento individua una serie di caratteristiche “comuni” ma sarà l’eventuale bando di concorso che, nello specifico, regolerà (in quanto “lex specialis”) eventuali specifici criteri che i candidati dovranno possedere.
Pertanto, forse, bastava analizzare con più precisione il testo del regolamento o magari chiedere informazioni agli uffici preposti o conoscere meglio la materia, per evitare una “sparata” inutile”.