Quasi pronto il cantiere per il nuovo Ponte Meier
L'Amministrazione annuncia che tutto è quasi pronto e che entro due mesi dovrebbe cominciare la costruzione vera e propria del ponte, "opera di grande prestigio che cambierà lo skyline della città". Intanto le polemiche non si placano.
L'Amministrazione annuncia che tutto è quasi pronto e che entro due mesi dovrebbe cominciare la costruzione vera e propria del ponte, "opera di grande prestigio che cambierà lo skyline della città". Intanto le polemiche non si placano.
Da venerdì 23 settembre infatti nell’area davanti a piazza Gobetti ad Alessandria, dopo la consegna dell’ordine di servizio dei lavori nel luglio scorso, è stata avviata la seconda tappa. Una parte del cantiere nei prossimi giorni verrà impiantato lì, ma la parte più importante sarà predisposta in piazza Alba Iulia, vicino alla Chiesa dell’Annunciazione, dopo il ponte Tiziano. Per poter assistere all’inizio della costruzione vera e propria bisognerà però attendere ancora circa sessanta giorni: tanto è infatti necessario perché vengano eseguite le operazioni di premessa al cantiere, come le indagini geognostiche e le piste in alveo, da effettuare prima della palata di ruspa che tolga l’asfalto e crei le condizioni per la realizzazione.
Spiega infatti il sindaco, Piercarlo Fabbio: “teoricamente si poteva partire anche prima, in realtà attendevamo il progetto esecutivo che arriverà tra pochi giorni, si andrà quindi alla conferenza dei servizi intorno al 15 ottobre e poi si potrà dare il via ai lavori. Sarà però un periodo in cui il fiume tenderà a essere in piena e, pertanto, bisognerà aspettare la ‘magra’ invernale”. Il ponte, in acciaio, verrà costruito in più fasi, a partire dalle ‘spalle’, assemblate via via da una parte e dall’altra, mentre l’infrastruttura vera e propria sarà realizzata in officina, poi portata in loco e montata.
“Quello che si vedrà qui – prosegue il sindaco – sarà lo spettacolare montaggio dell’arco che avverrà con due grandissime strutture che piano piano lo faranno combaciare al centro del fiume, e grazie a quest’opera cambierà lo skyline della città. I soldi, a differenza di quanto continuano a sostenere alcuni costruttori di leggende metropolitane, ci sono e per questo abbiamo potuto appaltare l’intervento nel luglio 2010. Adesso abbiamo aperto il cantiere e con gli alessandrini seguiremo tutte le fasi. Io sono tranquillo e, spero, lo siano anche i miei concittadini. Si è deciso di fare il ponte, di finanziarlo, di affidare l’appalto, peraltro europeo e quindi molto complesso. E’ chiaro che un conto e’ asfaltare una strada, un altro costruire il Meier. Ma Alessandria avrà quest’opera ‘firmata’, orgoglio e vanto di tutti gli alessandrini”. Di avviso completamente diverso è l’opposizione, che in più di una circostanza, anche durante i lavori di avvio del percorso per le primarie, ha ribadito compatta che l’opera non era necessaria e che si è trattato più di una speculazione che di un’operazione compiuta per il bene pubblico. Come sempre l’ultima parola spetterà ai posteri, e soprattutto, agli alessandrini.