Con il “Progetto lavoro” ricollocati 57 lavoratori
La commissione Politiche sociali si è occupata di "politiche del lavoro" con la relazione dell'assessore Forno sui risultati ottenuti in un anno e mezzo di lavoro in questo campo e sui progetti futuri per il 2011
La commissione Politiche sociali si è occupata di "politiche del lavoro" con la relazione dell'assessore Forno sui risultati ottenuti in un anno e mezzo di lavoro in questo campo e sui progetti futuri per il 2011
Si tratta di occupazione, di collocazione professionale, di politiche di inserimento dei giovani e dei disoccupati nel mondo del lavoro. E’ stata questa la tematica affrontata dalla commissione Politiche Sociali questa mattina a Palazzo Rosso.
Un documento scritto, che è stato illustrato dall’assessore al Lavoro Giancarlo Forno. “La relazione si articola in una prima parte (premessa) che tratta i compiti istituzionali e gli sviluppi portati avanti da questa amministrazione in questo settore, fortemente colpito da un disagio socio economico evidente. La seconda parte riporta i vari campi di operatività del servizio nell’arco di tempo compreso tra gennaio 2010 e giugno 2011”.
Tra le attività svolte, c’è lo “sportello ricerca occupazionale e imprenditorialità”, la “ricollocazione professionale” che ha portato ad un ricollocamento di 57 candidati (su 230 convocati) nel mondo dell’impresa, e i “cantieri di lavoro” suddivisi in 4 progetti di occupazione temporanea (5 mesi) che hanno occupato 37 lavoratori nelle strutture comunali.
Nel documento si parla anche di “progetto inclusione sociale e tavolo di disagio” che ha messo in evidenza 58 casi di categorie di disagio sociale grazie al lavoro degli sportelli sociali del Sert, del Cissaca, del Centro di salute mentale, dell’Uepe.
L’operato dell’assessorato al lavoro guarda anche le politiche giovanili: all’interno delle politiche del lavoro rientrano anche il “Progetto giovani” basato su tirocini lavorativi preassuntivi, il servizio di “tirocinio formativo e orientamento degli studenti”, le “borse di studio” (5 erogate nel 2009 e 3 nel 2010), e infine il “servizio civile nazionale” che ha portato all’inserimento di 21 candidati, 11 dei quali ancora in servizio oggi. Nel corso della commissione è stato dato ampio spazio non solo al “passato”, ma anche alle prospettive e ai progetti futuri.
“Progetto lavoro 2011”, previsto per questo ultimo trimestre 2011, prevede la possibilità di inserimento nel mondo del lavoro per le persone disoccupate in difficoltà economico-sociali particolari.
“Si tratta di corsi di formazione professionali – spiega Forno – tesi alla riqualificazione del personale, nella speranza di agevolare il loro reinserimento nel mondo occupazionale”.
L’amministrazione comunale interverrà con risorse economiche per la durata del corso: 800 euro mensili. Un esperimento “pilota” di 5 assegni per la durata di 3 mesi, “già previsti nel bilancio 2010, come spese di progetto”, spiega l’assessore. Che precisa: “all’inizio le spese per il materiale di lavoro sono di totale competenza del Comune. Ma al termine del progetto, diverse voci di queste attività ricevono il contributo e il sostegno economico anche della Provincia e della Regione.
Il dibattito in aula viene acceso dal vicepresidente Enrico Mazzoni, che chiede “se alla fine c’è uno sbocco nel mondo del lavoro o se il corso termina lì”. “l’obiettivo – risponde Forno – è di riuscire a dare un po’ di “sollievo” ai disoccupati in cambio di una loro prestazione di lavoro. Mentre nel servizio “borse lavoro” il collegamento con le aziende è diretto, per altri tipi di progetto non c’è un filo diretto con l’azienda e il contatto con l’ambito lavorativo avviene successivamente, grazie all’operato degli sportelli”.
Un altro aspetto di forte interesse è stato quello portato all’attenzione dal capogruppo Pd, Gianni Ivaldi: “Ci sono tavoli di lavoro comuni per le politiche del lavoro cui il Comune partecipa insieme ad altri Enti sul territorio provinciale?”.
“Per rispondere a questa domanda dovrei dilungarmi molto – interviene l’assessore Forno – Possiamo dire però che rispetto al quadro generale, l’amministrazione ha due ambiti di lavoro in materia: quello istituzionale, cioè di costi che fino ad oggi ha visto una buona collaborazione con altri Enti, come la Provincia, e quello progettuale, ossia di concretizzazione dei progetti in esame che dipendono sempre molto dai settori lavorativi che aprono le loro porte ai candidati”.