L’ospedale mette in rete la ricerca scientifica
Pubblicazione scientifiche, sinergia con il mondo universitario, sperimentazioni cliniche, l'adesione al progetto Medplast. L'Azienda Ospedaliera di Alessandria punta sulla ricerca scientifica per incrementare ancora di più il suo valore
Pubblicazione scientifiche, sinergia con il mondo universitario, sperimentazioni cliniche, l'adesione al progetto Medplast. L'Azienda Ospedaliera di Alessandria punta sulla ricerca scientifica per incrementare ancora di più il suo valore
Una pubblicazione contenente la produzione scientifica dei professionisti dell’Azienda, disponibile anche su internet; una più stretta sinergia con il mondo universitario; la valorizzazione delle sperimentazioni cliniche condotte; l’adesione al progetto Medplast.
Il comune denominatore è la produzione scientifica, a cui l’Azienda Ospedaliera di Alessandria ha deciso di dare maggiore risalto, da un lato per offrire ai pazienti una sempre più efficace risposta, dall’altro per individuare nuove strade e soluzioni, tese a contenere i costi del sistema.
“Prima si lavorava al chiuso dell’ospedale – ha spiegato il direttore generale dell’Azienda Ospedaliera, Nicola Giorgione – ora noi vogliamo aprirci alla città e fare conoscere l’ospedale come una struttura che fa didattica e ricerca. Siamo un’azienda ospedaliera di livello nazionale e questo grazie anche alla nostra ricerca scientifica”.
Il primo passo è la raccolta e la pubblicazioni dei lavori in campo scientifico effettuati dai professionisti dell’azienda, in modo da far conoscere e rendere disponibile ai pazienti ma anche alla comunità scientifica, l’operato svolto dall’azienda. Un modo per accrescerne la considerazione dato il valore della didattica e della ricerca che si svolgono nella struttura. Tutti liberamente consultabili on-line all’indirizzo internet dell’azienda .
Il lavoro raccoglie le pubblicazioni che professionisti dell’Azienda hanno presentato alla comunità scientifica: 283 lavori suddividi tra 52 pubblicazioni su riviste di settore in inglese, 11 articolo su riviste di settore in italiano, 94 abstract presentati a convegni, 126 relazioni e docenze. Questa raccolta si è realizzata dopo un censimento avviato nel febbraio 2011, che ora è resa sistematica in modo da poter aggiornare la sezione del sito dove gli utenti possono trovare questi dati ed effettuare ricerche sui singoli professionisti e sulla struttura. È in programma anche l’avvio una raccolta per le collaborazioni con università, per favorire ulteriori attività formative, l’accoglienza di studenti, tesisti e dottorandi.
Come ha spiegato il direttore Nicola Giorgione: “Abbiamo ritenuto utile raccogliere in modo sistematico le pubblicazioni realizzate dai professionisti, per incrementare la reputazione della nostra Azienda Ospedaliera, ben consci che vive grazie al loro impegno quotidiano. Un impegno che deve essere conosciuto dai pazienti, oggi sempre più attenti nella scelta dei percorsi di cura che le strutture sanitarie possono offrire”.
Altre realtà che testimoniano la rilevanza della didattica e della ricerca nell’Azienda sono la Biblioteca Biomedica che ha digitalizzato il suo catalogo ed è strettamente integrata con la Biblioteca Virtuale Sanitaria della Regione Piemonte, e il numero di sperimentazioni presentate al Comitato Etico Interaziendale. Dal 2003 ad oggi sono stati approvati dal comitato (un organo indipendente dall’ospedale) ben 303 studi, di cui 19 sono stati attivati nel primo semestre 2011; 163 tra queste sperimentazioni sono ancora in corso. Grazie a questi studi possono essere raccolte tutta una serie di informazioni utili per le terapie, i medicinali e i dispositivi che possono servire ai pazienti.
Un ulteriore passo dell’Azienda Ospedaliera di Alessandria è l’attivazione di una collaborazione specifica con il Politecnico di Torino e il Consorzio Proplast. Attraverso il progetto Medplast (sarà presentato giovedi 22 settembre all’interno dell’Azienda) i tre attori si propongono la creazione di una azione di sistema tesa all’ideazione, alla progettazione, allo sviluppo, all’industrializzazione e alla commercializzazioni di dispositivi, sia da impianto che da uso esterno, o strumentazioni di laboratorio ad uso del settore biomedicale. Dall’intesa con Politecnico potrebbe anche nascere uno specifico percorso per la formazione di professionisti in tecnologie biomediche, un settore individuato come uno tra i più promettenti tra cui puntare.