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Rita Rossa; “mi candido alle primarie, ma mi appello a tutta la città”
Il vice presidente della Provincia ufficializza la sua candidatura per la corsa alla carica di primo cittadino. Il primo confronto sarà all'interno del centro sinistra che ricorrerà alle primarie
Il vice presidente della Provincia ufficializza la sua candidatura per la corsa alla carica di primo cittadino. Il primo confronto sarà all'interno del centro sinistra che ricorrerà alle primarie
Tante le priorità: “culture e saperi, lavoro, impresa, ricerca, rapporto tra città e campagna, welfare – anticipa la Rossa, con la voce che lascia trasparire a tratti emozione, nonostante la sua esperienza da oratrice – Il programma non c’è ancora, però, perchè lo stenderemo dopo aver ascoltato le voci della città”. C’è già un primo calendario di incontri che la candidata intende promuovere: lunedì mattina in piazza Ceriana, al Cristo, giovedì 22 alla Soms, sempre al quartiere Cristo.
“Questo percorso sarà aperto a tutti i cittadini, al di là del colore politico: ogni alessandrina e ogni alessandrino potrà infatti dare, adesso e in futuro, il proprio parere e il proprio contributo al lavoro per far ripartire la nostra città. Il ruolo di una buona amministrazione deve essere, del resto, quello di fare sintesi e rendere riconoscibili le proprie scelte come risposta ai bisogni reali dei cittadini: il Sindaco deve essere il motore primario dello sviluppo di una città.”
Rita Rossa, che a palazzo Rosso ha già ricoperto un incarico di assessore in gioventù, parla già da candidato in corsa, anche se dovrà passare prima il vaglio del gradimento dell’elettorato di centro sinistra. Lo ha ben presente e non manca di ricordare “l’importanza delle primarie, uno strumento nuovo, importante per promuovere la democrazia partecipata in un momento delicato come questo”. Si rivolge alle cittadine, e ai cittadini, alle giovani, e ai giovani. E raccoglie gli applausi dei presenti. Chiede ai compagni di primarie “un confronto sulle idee e sui contenuti” e una campagna elettorale sobria, nei toni e nelle spese.
Conclude con un “forza Alessandria” e si guadagna l’abbraccio, virtuale e reale, della dirigenza del Pd e dei presenti.