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Paper Street Festival: buona conclusione con professionalità e divertimento
Ieri sera buona affluenza soprattutto verso la fine: ecco un bilancio del Festival
Ieri sera buona affluenza soprattutto verso la fine: ecco un bilancio del Festival
Ieri sera, sabato 10 settembre, si è concluso il Paper Street Festival, evento musicale di due giorni incentrato su gruppi emergenti della provincia alessandrina e non solo, insieme a musicisti più esperti e conosciuti a livello locale e nazionale.
Mentre nella serata di venerdì (Piotta l’headliner) l’affluneza di pubblico era stata costante fino a raggiungere i circa 400 partecipanti, nella giornata di sabato, iniziata verso le ore 19 avendo in scaletta nove gruppi (dei quali hanno suonato in otto causa assenza degli Amnesya) , la partecipazione è stata minore, soprattutto fino a metà serata. Dopo le 22 l’affluenza è aumentata, fino ad arrivare a circa 150 partecipanti.
I gruppi hanno riscosso un buon successo: i Nonostante Clizia da Acqui, i milanesi Shiva Racket, i giovanissimi alessandrini Bloody Mary se la sono cavata molto bene. Lo stesso vale per i Vanity, gruppo toscano che per la prima volta ha suonato in Piemonte, e per i Tomakin, Acquesi che hanno proposto alcune nuove canzoni. Massima affluenza con gli headliners di ieri: i Maybe Better, molto conosciuti e apprezzati da tempo nel circuito dei festival e dei locali nell’Alessandrino e non solo. Con loro la serata è decollata: buona musica, partecipazione del pubblico, bella atmosfera. In chiusura, due dj set: Femme Fatale (sul palco venerdì) e Fra Likely (cantante degli Shiva Racket).
L’esperimento è riuscito ancora meglio rispetto all’anno scorso, e nonostante la presenza ieri sera di eventi macroscopici e di larghissima utenza nelle vicinanze (come la Sagra delle Sagre ad Asti e la Notte Bianca genovese) la serata ha avuto una buona riscossione. Bravi ragazzi! Bella occasione di divertimento, conoscenza di nuovi artisti, integrazione fra i componenti dei vari gruppi, voglia di emergere: assolutamente da rifare.
Mentre nella serata di venerdì (Piotta l’headliner) l’affluneza di pubblico era stata costante fino a raggiungere i circa 400 partecipanti, nella giornata di sabato, iniziata verso le ore 19 avendo in scaletta nove gruppi (dei quali hanno suonato in otto causa assenza degli Amnesya) , la partecipazione è stata minore, soprattutto fino a metà serata. Dopo le 22 l’affluenza è aumentata, fino ad arrivare a circa 150 partecipanti.
I gruppi hanno riscosso un buon successo: i Nonostante Clizia da Acqui, i milanesi Shiva Racket, i giovanissimi alessandrini Bloody Mary se la sono cavata molto bene. Lo stesso vale per i Vanity, gruppo toscano che per la prima volta ha suonato in Piemonte, e per i Tomakin, Acquesi che hanno proposto alcune nuove canzoni. Massima affluenza con gli headliners di ieri: i Maybe Better, molto conosciuti e apprezzati da tempo nel circuito dei festival e dei locali nell’Alessandrino e non solo. Con loro la serata è decollata: buona musica, partecipazione del pubblico, bella atmosfera. In chiusura, due dj set: Femme Fatale (sul palco venerdì) e Fra Likely (cantante degli Shiva Racket).
L’esperimento è riuscito ancora meglio rispetto all’anno scorso, e nonostante la presenza ieri sera di eventi macroscopici e di larghissima utenza nelle vicinanze (come la Sagra delle Sagre ad Asti e la Notte Bianca genovese) la serata ha avuto una buona riscossione. Bravi ragazzi! Bella occasione di divertimento, conoscenza di nuovi artisti, integrazione fra i componenti dei vari gruppi, voglia di emergere: assolutamente da rifare.