Quindici famiglie a rischio di sfratto esecutivo: quale futuro per la casa?
Torna l'emergenza casa ad Alessandria e provincia. Si cercano le contromisure per contrastare un fenomeno in drammatico aumento: sempre più famiglie non sono in grado di pagare l'affitto. Nascerà un fondo di garanzia provinciale ma intanto è giallo sui criteri di assegnazione dei contributi offerti dal Comune.
Torna l'emergenza casa ad Alessandria e provincia. Si cercano le contromisure per contrastare un fenomeno in drammatico aumento: sempre più famiglie non sono in grado di pagare l'affitto. Nascerà un fondo di garanzia provinciale ma intanto è giallo sui criteri di assegnazione dei contributi offerti dal Comune.
La crisi economica dilaga e in qualche caso non costringe solamente a tirare la cinghia sui consumi, ma rischia di togliere perfino uno dei beni e dei diritti fondamentali dell’uomo, così importante da essere sancito dalla nostra Costituzione: la possibilità di avere un’abitazione nella quale vivere. A fine settembre per 15 famiglie ad Alessandria, ultime purtroppo di un lungo elenco, si profila l’incubo dello sfratto esecutivo. Per scongiurare questa possibilità e affrontare in maniera sistemica il problema, sia il Comune che la Provincia promettono interventi che consentano la creazione di una sorta di “fondo di garanzia” da mettere a disposizione dei casi di nuova povertà, così da dare sostegno a chi si trovi temporaneamente non più in grado di pagare un affitto. L’obiettivo dell’invertento è quello di tutelare i padroni degli immobili dal rischio di trovarsi con uno stabile occupato senza ricevere il canone pattuito, incentivando così la possibilità da parte degli stessi di mettere a disposizione a prezzi calmierati i locali ancora sfitti e di non ricorrere alla richiesta di provvedimenti di sfratto.
Il 20 settembre la Provincia di Alessandria convocherà una conferenza stampa, spiega l’assessore Massimo Barbadoro (nella foto), “per rendere pubblici i dettagli dell’Intesa sulle azioni a contrasto della problematica abitativa sul territorio, cioè di un accordo sottoscritto dalla Provincia con i sette comuni centri zona, i sindacati e le Fondazioni Cassa di Risparmio di Alessandria e di Torino, con l’obbiettivo di mettere a disposizione un Fondo di garanzia che faciliti l’incontro tra la domanda abitativa espressa dalle famiglie in condizioni di disagio economico e l’offerta immobiliare sul territorio. In pratica, a fronte di un accordo di canone calmierato, cioè a prezzi ridotti concordati, i proprietari saranno garantiti per 6 mesi in caso di impossibilità da parte degli inquilini di pagare l’affitto, così da evitare lo sfratto. Il tutto – conclude Barbadoro – gestito grazie all’individuazione di un’apposita figura professionale, quella dell’Operatore di Sostegno Abitativo, scelta nell’ambito degli operatori dei Servizi Sociali territoriali, con il compito di accompagnare e facilitare le persone che si troveranno in difficoltà nell’individuazione di offerte immobiliari etiche e sostenibili”.
Dal canto suo, anche il Comune di Alessandria si sta muovendo con misure per contrastare il fenomeno