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Arenaways: un’iniziativa della Provincia di Torino
Per il presidente Saitta occorre migliorare i servizi pubblici agevolando la concorrenza. Arena ha illustrato gli impedimenti posti dal governo nazionale e regionale
Per il presidente Saitta occorre migliorare i servizi pubblici agevolando la concorrenza. Arena ha illustrato gli impedimenti posti dal governo nazionale e regionale
“Auspico che le diverse forze politiche presenti in Provincia, sia di maggioranza sia di opposizione, mettano a punto una proposta unitaria da presentare alla Regione Piemonte affinché i vincoli che hanno generato la crisi di Arenaways siano superati e sia assicurata la presenza degli operatori privati nel sistema ferroviario piemontese”. Il presidente della Provincia di Torino Antonio Saitta è intervenuto alla riunione della Commissione trasporti del Consiglio provinciale di venerdì 2 settembre, presieduta da Roberto Cermignani, che ha convocato Giuseppe Arena per analizzare le problematiche che hanno generato la crisi di Arenaways, la società ferroviaria alessandrina attualmente in esercizio provvisorio per la gestione di Autozug e Autoslaap, i treni turistici provenienti da Germania e Olanda che fanno scalo alla stazione di Alessandria.
Dopo la dichiarazione di fallimento sono invece sospesi i treni sulla Torino-Milano e i treni-mare che collegano il Piemonte a Livorno.
“Non è possibile che a parole tutti esaltino la concorrenza e poi nei fatti si frapponga ogni sorta di ostacolo all’impresa privata che osa sfidare il monopolio del servizio pubblico – ha proseguito Saitta – La liberalizzazione e la concorrenza possono migliorare la qualità del servizio, ed è un bene per i cittadini e i consumatori. Non per questo, però, le istituzioni debbono rinunciare al loro ruolo di guida e di coordinamento, in modo da garantire i servizi pubblici anche dove per i privati la situazione non è redditizia”.
Giuseppe Arena, facendo riferimento alla sua ampia esperienza di imprenditore dei trasporti anche in campo internazionale, ha illustrato gli impedimenti che sono stati posti alla sua impresa dai governi nazionale e regionale, quali l’impossibilità di compiere il percorso circolare Torino-Milano via Novara e via Alessandria e di effettuare le fermate intermedie tra i due capoluoghi di Regione.
Il presidente Cermignani, che all’inizio dell’incontro ha dato lettura di una missiva in cui l’assessore regionale ai Trasporti Barbara Bonino, invitata all’incontro, comunicava di non poter essere presente per impegni inderogabili di ordine istituzionale, ha sottolineato che la Provincia di Torino, pur non avendo competenze dirette in fatto di trasporto ferroviario, ha sentito il dovere di intervenire nella vicenda per esprimere sconcerto e preoccupazione. “I cittadini, piemontesi e non – ha detto Cermignani – sono stati privati di un servizio alternativo e hanno vista danneggiata la loro libertà di circolazione”.
Dopo la dichiarazione di fallimento sono invece sospesi i treni sulla Torino-Milano e i treni-mare che collegano il Piemonte a Livorno.
“Non è possibile che a parole tutti esaltino la concorrenza e poi nei fatti si frapponga ogni sorta di ostacolo all’impresa privata che osa sfidare il monopolio del servizio pubblico – ha proseguito Saitta – La liberalizzazione e la concorrenza possono migliorare la qualità del servizio, ed è un bene per i cittadini e i consumatori. Non per questo, però, le istituzioni debbono rinunciare al loro ruolo di guida e di coordinamento, in modo da garantire i servizi pubblici anche dove per i privati la situazione non è redditizia”.
Giuseppe Arena, facendo riferimento alla sua ampia esperienza di imprenditore dei trasporti anche in campo internazionale, ha illustrato gli impedimenti che sono stati posti alla sua impresa dai governi nazionale e regionale, quali l’impossibilità di compiere il percorso circolare Torino-Milano via Novara e via Alessandria e di effettuare le fermate intermedie tra i due capoluoghi di Regione.
Il presidente Cermignani, che all’inizio dell’incontro ha dato lettura di una missiva in cui l’assessore regionale ai Trasporti Barbara Bonino, invitata all’incontro, comunicava di non poter essere presente per impegni inderogabili di ordine istituzionale, ha sottolineato che la Provincia di Torino, pur non avendo competenze dirette in fatto di trasporto ferroviario, ha sentito il dovere di intervenire nella vicenda per esprimere sconcerto e preoccupazione. “I cittadini, piemontesi e non – ha detto Cermignani – sono stati privati di un servizio alternativo e hanno vista danneggiata la loro libertà di circolazione”.