Aumentano i casi di scippo: arrestato l’autore del “furto di collane”

Proseguono senza sosta le operazioni di controllo del territorio della squadra mobile della Questura di Alessandria, finalizzate al contrasto della microcriminalità. Nella giornata di martedì 30 agosto i controlli hanno portato all’arresto di Hicham Benzitoune, 33enne marocchino residente a Cassine autore di uno scippo ai danni di una donna nel centro città, ad Alessandria.
La comunicazione ufficiale è avvenuta ad opera del Capo di Gabinetto della Questura di Alessandria, Athos Vecchi e del Sostituto Commissario della Squadra Mobile, Gandolfo Russo.
L’uomo è stato fermato in flagranza da una pattuglia della Mobile, grazie all’aiuto di un cittadino brasiliano che ha pedinato lo scippatore dopo aver assistito all’aggressione a danno di una donna albanese in via Chenna ad Alessandria.
Gli agenti della Squadra Mobile, nel pomeriggio (17,30 circa) di martedì 30 agosto, hanno notato un magrebino correre affannosamente inseguito da un altro giovane in bicicletta nella zona di corso Monferrato. Insospettiti hanno raggiunto e bloccato i due uomini, riuscendo così a ricostruire rapidamente l’accaduto.
Hichman Benzitoune aveva aggredito in centro città, poco prima di essere fermato, una donna che stava chiudendo la propria bicicletta con il lucchetto, strappandole dal collo due catenine in oro. L’uomo sarebbe però stato visto da un cittadino brasiliano che ha così iniziato il pedinamento dello scippatore, attirando l’attenzione delle forze dell’ordine.
Come spiega il Sostituto Commissario, Gandolfo Russo, “nei mesi estivi, tra luglio e agosto, è fortemente aumentata questa tipologia di reato in città: furti con strappo (comunemente chiamati scippi) di collanine d’oro, ad opera di magrebini”. Questi numerosi episodi (circa 5 nell’arco dei due mesi) hanno indotto ad aumentare i servizi di controllo, soprattutto nel centro città.
Il 33enne marocchino è stato arrestato grazie alla collaborazione del giovane brasiliano, al riconoscimento da parte della donna aggredita e dalla confessione stessa dello scippatore che ha dato indicazioni sul luogo nel quale si era disfatto della refurtiva, che infatti, in un primo momento, non era stata trovata dalla pattuglia della Mobile.
L’uomo è stato condotto in carcere ed è a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. Nei suoi confronti sono in atto ulteriori indagini ed accertamenti, allo scopo di verificare se lo stesso soggetto possa essere l’autore degli altri episodi avvenuti in Alessandria, nelle ultime settimane, con le medesime modalità.
L’ipotesi investigativa più plausibile al momento è quella che si tratti della stessa persona, visto la concentrazione geografica e temporale, ma si stanno analizzando tutti gli elementi a disposizione delle Autorità, come il riconoscimento identificativo attraverso le fotografie anche da parte delle altre vittime di scippo.